Lasagne ar biondo Tevere ricetta di Aldo FABRIZI

Lasagne ar biondo Tevere….chebbontà!! Ricette e considerazioni in versi di Aldo FABRIZI

LASAGNE AR BIONDO TEVERE7 tagliatelle lasagne tevere

‘Sto piatto è proprio ‘na consolazione;
‘gni gracioletto rissomja a ‘na fravola
che appena messo in bocca ve se sfravola
come si fusse panna ar zabbaione.
E nun dico ‘n’esagerazione,
ma ‘gni quarvorta me lo vedo a tavola
divento come l’orco de la favola,
che se divora tutto in un boccone.
Cocete assieme, dentro a un tigamino,
un trito de presciutto e de vitella,
noce moscata, buro, dado e vino.
Lessate in acqua e latte le lasagne,
condite co’ reggiano e mozzarella ¹
e da la gioia ve verà da piagne.

  • ¹A pezzetti, e acciocché si sciolga occorre che la terrina nella quale si condisce la pasta sia caldissima, cosa che si ottiene o tenendo la terrina sulla pentola durante la cottura o riempiendola d’acqua bollente all’ultimo momento. Comunque, il metodo più sicuro è quello di cuocere la salsa in un recipiente grandino, per poterci poi insaporire la pasta, ben scolata, facendo attenzione che le mollichine di mozzarella non si raggrumino, formando… er solito malloppo.
La ricetta
Ho tritato grossolanamente il prosciutto e la carne di vitella; ho spezzettato la mozzarella. In un tegame capiente ho fatto sfrigolare il burro e vi ho fatto rosolare il trito di prosciutto e vitella.
Ho versato e poi fatto sfumare il vino bianco, quindi ho condito con dado e con un bel pizzico di noce moscata. Ho lasciato cuocere a fuoco moderato per 15-20 minuti circa.

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1 tagliatelle lasagne tevere2 tagliatelle lasagne tevere3 tagliatelle lasagne tevere

 

 

 

 

Nel frattempo ho portato ad ebollizione abbondante acqua salata mista a latte, quindi ho buttato la pasta. Una volta cotta l’ho scolata bene e l’ho versata nel sugo di prosciutto e carne. Ho mescolato, poi ho aggiunto la mozzarella spezzettata ed il parmigiano grattugiato. Ho mescolato delicatamente facendo attenzione a non fare raggrumare i formaggi per non formare…”er solito malloppo” come dice il poeta!.

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Risultato: squisito, una vera goduria. “Sto piatto è proprio ‘na consolazione; ‘gni gracioletto rissomja a ‘na favola che appena messo in bocca ve se sfravola come si fusse panna ar zabbaione”.

Ricette-sonetto di Aldo FABRIZI

la pastasciutta A Fabrizi 1974 libri

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 Aldo Fabrizi (Roma, 1905 -1990) è stato un attore, sceneggiatore, regista e poeta italiano. Di umile famiglia (la madre gestiva un banco di frutta e verdura a Campo de’ Fiori) a undici anni rimase orfano del padre Giuseppe, morto in un grave incidente. Costretto ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della numerosa famiglia, che comprendeva anche cinque sorelle – tra le quali Elena Fabrizi (1915-1993), in seguito soprannominata sora Lella – si adattò a fare i lavori più disparati. Appassionato di gastronomia amava in modo particolare cucinare la pasta e, sulla pasta e le sue tante e diverse ricette, scrisse anche alcune  poesie in dialetto romanesco.

“… che cor guanciale poi se chiama GRICIA”, la ricetta-sonetto di Aldo Fabrizi

La Matriciana mia, la ricetta-sonetto di Aldo Fabrizi

  Aldo Fabrizi – La pastasciutta 1974
pasta avanzata romanella spaghetti

La “Romanella”, Ricette e considerazioni in versi di Aldo Fabrizi – Ricicliamo la pasta avanzata

Non buttiamo la pasta avanzata, la possiamo riciclare per il giorno dopo. Ci sono diverse soluzioni per riproporla in modo gustoso e non buttarla nell’immondizia.

  • Pasta (io avevo gli spaghetti col tonno) avanzata croccante.
    Ungete una padella antiaderente di giusta misura, con olio o burro. Versate la pasta, ricoprite con pangrattato e una manciata di parmigiano grattugiato. Rimescolate bene. Attenzione, a non bruciarla. Fate bene rosolare, mescolando, su fuoco vivace finchè la pasta risulterà croccante.
  • Pasta avanzata in forno
    Se di pasta ne è rimasta una quantità considerevole: mettetela in una teglia, ricopritela di besciamella e/o formaggio grattugiato e pane grattugiato. Se vi va potete aggiungere anche delle verdure. Gratinate in forno a 200 gradi circa.
  • Frittata di pasta
    Se la quantità di pasta è poca: sminuzzatela e amalgamatela con delle uova. Aggiungete il sale, il pepe, formaggio grattugiato e noce moscata.
  • Torta salata di pasta avanzata
    Foderare una teglia con pasta sfoglia. Mescolare la pasta con panna, uova sbattute, sale e pepe. Farcire la pasta sfoglia e cuocetela in forno a 200 gradi per 15 minuti circa.

Romanella, spaghetti avanzata

La “Romanella”. Le ricette-poesie di Aldo Fabrizi

I
Mì nonna, benedetta indó riposa,
se comportava come ‘na formica
e puro si avanzava ‘na mollica
l’utilizzava per un’antra cosa.

Perciò er dovere primo d’ogni sposa,
pure che costa un’oncia de fatica,
è d’esse sempre, a la maniera antica,
risparmiatrice, pratica e ingegnosa.

Si avanza un po’ de pasta, mai buttalla:
se sarta co’ un po’ d’acqua solamente,
pe’ falla abbruscolì senz’abbrucialla.
E la riuscita de ‘sta Romanella¹
che fa faville e che nun costa gnente
dipenne da ‘na semplice padella.

II
Mò l’urtima invenzione è ‘na padella,
che quello che se còce poi se stacca,
mastice, colla, pece e ceralacca,
se rivorteno come ‘na frittella.

‘Sta novità sarà ‘na cosa bella,
ma dato che la Pasta nun attacca
in pratica sarebbe ‘na patacca²
perché dev’esse mezz’abbruscatella.

Vedete, er gusto nun dipenne mica
dar fatto che diventa più odorosa,
ma dar sapore de padella antica³.

E detto questo, porca la miseria,
fò a meno de la chiusa spiritosa,
perché ‘sto piatto qui è ‘na cosa seria!

¹Rimaneggiatina, rifacimento, aggiustatella.
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²Una buggeratura, una patacca: come quando una moneta falsa (che vale un’ acca) si paga per antica.
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³Di quelle vecchie padelle di ferro che in certe famiglie si tramandano da una generazione all’ altra, con la preghiera di non lavarle mai con acqua. Arcaiche, fedeli, nere, care padelle di casa, nelle quali non attacca più niente, e non per il velo di una sostanza chimica che non si sa di che accidente è fatto, ma per la patina dell’ uso e del tempo che l’ hanno trasformata in un pezzo d’ antiquariato, in un oggetto sacro, che ricorda le cose buone di un’ epoca poetica… basta! Scriverò una poesia intitolata La padella de nonna e se non darà brividi di commozione, parola mia, me la darò in testa!
Aldo Fabrizi – La pastasciutta 1974

Ricette-sonetto di Aldo FABRIZI

la pastasciutta A Fabrizi 1974 libri

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 Aldo Fabrizi (Roma, 1905 -1990) è stato un attore, sceneggiatore, regista e poeta italiano. Di umile famiglia (la madre gestiva un banco di frutta e verdura a Campo de’ Fiori) a undici anni rimase orfano del padre Giuseppe, morto in un grave incidente. Costretto ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della numerosa famiglia, che comprendeva anche cinque sorelle – tra le quali Elena Fabrizi (1915-1993), in seguito soprannominata sora Lella – si adattò a fare i lavori più disparati. Appassionato di gastronomia amava in modo particolare cucinare la pasta e, sulla pasta e le sue tante e diverse ricette, scrisse anche alcune  poesie in dialetto romanesco.
telline spaghetti

Spaghetti alle telline (arselle), Ricette e considerazioni in versi di Aldo Fabrizi

Spaghettini a l’odor de mare  

Spaghetti telline, la ricetta-sonetto Aldo Fabrizi

«Scallate a secco un chilo de telline (o arselle),
appena che so’ aperte e so’ scolate¹,
staccatele dar guscio (che buttate)
e dateje tre o quattro sciacquatine.²
Friggete l’ajo a fette fine fine
cor foco basso, quanno so’ indorate,
metete le telline e ce schiacciate
un paro d’alicette senza spine.³
C’è chi le fa cor sugo; a me me pare
che questa sia ‘na giunta negativa,
perchè je leva quell’odore de mare.
Però p’avè ‘st’odore c’è ‘no scoio,
si nun se pesca a un mijo da la riva
l’odor de mare … puzza de petroio.»

¹Il liquido che cacciano va filtrato attraverso un panno e va versato nella padella dopo che l’aglio si sarà imbiondito. Di solito le telline contengono poco liquido, specie se sono piccine, e in questo caso vi consiglio di non comprarle e ripiegate sulle vongole.

²In modo che non resti più nessuna traccia di sabbia.

³Io per far prima, uso la pasta d’acciughe, anche perchè le “fu” spine la rendono più saporosa, e non dimenticate il prezzemolo e il peperoncino. E per la filtratura, mi servo di quei fazzolettini di tulle ancora profumati di confetti che mi vengono inviati (molto spesso) con tanti abbracci, mille bacetti e una speranzella.

Aldo Fabrizi – La pastasciutta 1974

Ricette-sonetto di Aldo FABRIZI

la pastasciutta A Fabrizi 1974 libri

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 Aldo Fabrizi (Roma, 1905 -1990) è stato un attore, sceneggiatore, regista e poeta italiano. Di umile famiglia (la madre gestiva un banco di frutta e verdura a Campo de’ Fiori) a undici anni rimase orfano del padre Giuseppe, morto in un grave incidente. Costretto ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della numerosa famiglia, che comprendeva anche cinque sorelle – tra le quali Elena Fabrizi (1915-1993), in seguito soprannominata sora Lella – si adattò a fare i lavori più disparati. Appassionato di gastronomia amava in modo particolare cucinare la pasta e, sulla pasta e le sue tante e diverse ricette, scrisse anche alcune  poesie in dialetto romanesco.
Tellines - Donax trunculus - nord Finistère - 001.JPG

Telline o Arselle

Clams, Mumbai seafood 02.jpg

Vongole

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Che differenza c’è tra le vongole e le telline?
Le vongole sono più grandi e panciute, con una conchiglia irregolare, con striature concentriche di colore grigio. Le telline o arselle, presentano una conchiglia cuneiforme,  liscia e più colorata

Come mantenere le telline per il giorno dopo?
Come le vongole, le telline devono essere acquistate vive e si possono conservare in frigo per un giorno avvolte in un panno umido. Prima di utilizzarle, è necessario eliminare gli eventuali residui di sabbia..

Come congelare le telline con il guscio? Per conservarle in congelatore, però, bisogna prima cuocere le telline in padella per farle aprire, aspettare che si raffreddino e poi metterle nel contenitore che andrà riposto in freezer.

Spaghetti alle telline

Spaghetti con telline e alici

Le telline si pescano al tramonto con le mani: si immerge la mano nell’acqua fino a toccare la sabbia e se ne ricava un pugno ed infine si apre la mano; se si è fortunati si trova la tellina. I pescatori usano un setaccio che raccoglie le telline e le separa dalla sabbia. Le telline hanno un delicato sapore di mare che si abbina perfettamente con pasta e risotti, ma sono ottime anche per il sauté o per insaporire secondi piatti e zuppa di pesce. Prima di utilizzarle, è necessario eliminare gli eventuali residui di sabbia. Il procedimento è lo stesso delle vongole: vanno immerse per qualche ora in una bacinella con acqua di mare o acqua salata e poi sciacquate. L’operazione può essere ripetuta se la sabbia è molta.

Per la ricetta degli spaghetti con telline, spurgare per 3 ore o più le telline in una ciotola di acqua con g 20 di sale, cambiando l’acqua ogni 30′, finché non rilasceranno più sabbia.

Ingredienti

  • 360 gr. di spaghetti
  • 1 kg. di telline (arselle)
  • 2 filetti di alici
  • un mazzetto di prezzemolo
  • uno spicchio d’aglio
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • Olio extravergine d’oliva (evo)
  • Sale e pepe

Preparazione

È fondamentale la freschezza delle telline; la loro cottura non deve durare troppo altrimenti diventano dure e gommose. Poichè gli spaghetti saranno ripassati in padella, toglieteli dall’acqua qualche minuto prima.

  1. Sciacquate le telline in abbondante acqua fredda e sale. Scolate dall’acqua.
  2. In una padella larga, a fuoco medio, aggiungetele alici schiacciate, olio, aglio e i gambi del prezzemolo. Versate le telline e sfumate con il vino bianco. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere pochissimi minuti. Togliete il coperchio e spegnete il fuoco.
  3. In abbondante acqua salata, lessate gli spaghetti, scolateli e amalgamateli, con le telline e il loro liquido di cottura. Riaccendete la fiamma  e cuocete per un paio di minuti, mescolando spesso. Spegnete il fuoco. Spolverate con prezzemolo tritato e servite.
buomissimo.it

Risotto per la Quaresima con caperozzoli (o vongole o arselle) alla maniera di Petronilla

Pasta all’ acquamarina, Ricette e considerazioni in versi di Aldo Fabrizi

La “Romanella”, Ricette e considerazioni in versi di Aldo Fabrizi – Ricicliamo la pasta avanzata


Spaghetti telline, la ricetta-sonetto Aldo Fabrizi [[File:Amiata2009Mauro042.jpg|Amiata2009Mauro042]]