Linguine allo scoglio

Linguine allo scoglio

Frutti di mare e crostacei sono gli ingredienti base di questo primo piatto che appartiene al patrimonio culturale della regione Campania, ma che non manca mai nel menù dei ristoranti di pesce di tutta Italia.

Oggi l’ho preparato anch’io  e posso sinceramente dire che è stato un vero successo!

 Linguine allo scoglio
Ingredienti per 4 persone:
  • 400 gr. di linguine (o spaghetti),
  • 8 gamberoni,
  • 300 gr. di calamari,
  • 300 gr. di cozze,
  • 300 gr. di vongole,
  • 350 gr. di pomodorini ciliegini,
  • 3 spicchi d’aglio,
  • Prezzemolo tritato q.b,.
  • ½ bicchiere di vino bianco,
  • Olio extravergine di oliva q.b,
  • Sale q.b.
Preparazione:

Lavate le cozze e fate spurgare le vongole in acqua salata per eliminare i residui di sabbia. Tagliate i calamari ed eliminate i filamenti dai gamberoni. Lavate i pomodorini e tagliateli a metà. Mettete le vongole in un tegame a fiamma vivace, coprite con un coperchio e lasciate che si dischiudano. Fate la stessa cosa con le cozze.
Sbucciate due spicchi d’aglio, tagliateli a metà e fateli soffriggere in un tegame con l’olio. Aggiungete i calamari tagliati, fate sfumare con del vino bianco e aggiungete del prezzemolo per dare gusto. Coprite e lasciate cuocere una decina di minuti, dopodiché aggiungete ai calamari i gamberoni puliti e proseguite la cottura.

linguine scoglio linguine scogliolinguine scoglio (2)linguine-

.

.

.

.

Sbucciate uno spicchio d’aglio, tagliatelo a metà e fatelo rosolare con dell’olio in una padella piuttosto capiente. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà e fateli cuocere qualche minuto in modo che si ammorbidiscano. Incorporate poi i calamari e i gamberoni e le cozze e le vongole con un po’ della loro acqua di cottura per dare più gusto al piatto.
Cuocete le linguine in abbondante acqua salata, scolatele uno/due minuti prima della cottura e completatene la cottura nella padella con il pesce. Fateli saltare due minuti in modo che si insaporiscano bene, spolverate con del prezzemolo e servite.

Accorgimenti:

Se ne avete la possibilità comprate il pesce fresco. In questo modo il gusto del piatto verrà esaltato.

Idee e varianti:

Potete aggiungere agli ingredienti 4 scampi, che farete cuocere in una padella con un filo d’olio e praticando un taglio sull’addome dopo averli puliti e tolto i filamenti. Darà maggior gusto alla pietanza e potrete usarli come ulteriore decorazione del piatto.

gustissimo.it

linguine scoglio (3)

 Linguine allo scoglio
pasta paccheri fagioli cozze

Pasta e fagioli con le cozze

Esistono numerosi varianti, con o senza peperoncino, con o senza pomodorini, la preparazione di base è la stessa

«Di questa ricetta esistono due varianti, una è quella di Pozzuoli l’altra è quella Torrese.
Differenze fra le due ricette differenziano di poco e fondamentalmente sono quasi del tutto identiche. Confesso mi piacciono entrambe. nella prima versione si usa il peperoncino, nella seconda no. Poi è tale tradizionale questa ricetta che ognuno ha una propria versione. Punti fermi sono la pasta (mischiata o i tubetti) le cozze¹ e i fagioli (chi usa i borlotti, chi i cannellini, chi gli occhioni)..»

Ingredienti per 6 persone
  • 500 grammi di fagioli (uso quelli secchi che faccio rinvenire, dalla sera prima nell’acqua alla quale aggiungo un pizzico di bicarbonato);
  • 4 spicchi d’aglio;
  • un chilo di cozze;
  • olio d’oliva extra vergine;
  • pomodorini freschi;
  • 300 grammi di pasta (paccheri, formati diversi, avanzi);
  • prezzemolo.
Preparazione

Mettete a lessare i fagioli in una pentola dove prima avrete fatto indorare un paio di spicchi d’aglio nell’olio d’oliva. Quando l’aglio è imbiondito toglietelo e aggiungete i fagioli e fare lessare bene (aggiungo un po’ di cotica di prosciutto).
Mentre si lessano i fagioli fate aprire le cozze a vapore (oppure facendole aprire in una pentola larga dove con un filo d’olio avete fatto soffriggere l’aglio.

Passate l’acqua uscita dalle cozze che sguscerete. A questo punto in una pentola mettete dell’olio extravergine e fate imbiondire un paio di spicchi d’aglio che avrete schiacciato con la lama di un coltello (a questo punto io aggiungo anche il peperoncino) e quando gli spicchi saranno imbionditi toglieteli (se c’è anche il peperoncino toglietelo) e aggiungete le cozze sgusciate e il liquido che avete passato. A questo punto si aggiungono i pomodorini, ma c’è anche chi preferisce farla in bianco e quindi elimina in questo passaggio i pomodori.

Fate soffriggere per cinque minuti e aggiungete i fagioli con l’acqua nella quale sono stati lessati.

pasta fagioli cozze (2)pasta fagioli cozze (3)pasta fagioli cozze.

.

.

.

Aggiungete la pasta e aggiustate di sale (questa operazione deve avvenire  solo alla fine quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati). Servire il piatto ben caldo con prezzemolo tritato.

  • La ricetta si prepara in quasi tutto il meridione e quindi esiste anche una versione «siciliana» e una «calabrese». Ad onor del vero ogni località rivierasca ha tra le sue ricette questa specialità che davvero è molto buona. Cambiano il tipo di pasta, la guarnizione (c’è chi conserva alcune cozze senza sgusciarle con le quali guarnisce il piatto) l’uso di questo o quell’ingrediente. A questo punto l’unico consiglio che posso dare è quello di dare spazio alla fantasia come avviene per altri piatti caratteristici della cucina mediterranea”.
corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Vino

I consigli di ropa55  Cookaround Administrator: ropablog. “Chardonnay giovane passato in legno piccolo”-

Un ringraziamento a
Mulino bianco: “Confesso che anche per me, che sono di Afragola e dunque dell’entroterra, è una bestemmia mescolare legumi e cozze (non prodotti ittici in genere, dato che adoro le seppie con i ceci o i fagioli), e questo piatto, assaggiato sì e no un paio di volte, non mi ha mai entusiasmato .A dire il vero ero convinto che fosse un piatto dell’entroterra perché l’ho conosciuto in un ristorante situato dalle parti del Taburno, basso Sannio (credo Bonea, comune noto per avere un sindaco che quando fu eletto per la prima volta aveva 18 anni appena compiuti e frequentava il quarto anno di liceo scientifico), e la seconda volta che l’ho incontrato, che credo fosse pure l’ultima, mi pare fosse a un matrimonio sempre da quelle parti. Tanto premesso, a vedere ‘ste immagini mi viene voglia di addentare il monitor, nonostante il caldo. Avrei solo un dubbio: sicura che i fagioli usati nel procedimento siano quelli freschi e non quelli secchi? Io non ho mai messo a bagno i fagioli freschi, perché contenendo già acqua non vanno reidratati e già risultano molto teneri.”
Barone Zazà:
Cara Pati, lo sai che a casa mia, a Napoli, prepariamo un’ulteriore variante, coi fagioli cannellini e i pomodorini del piennolo e peperoncino??

pasta-fagioli-cozze-4

Fettuccine con bottarga di muggine della Sardegna

Fettuccine con bottarga di muggine della Sardegna

Spiaggia di Spalmatore, Isola di La Maddalena, Sardegna 
In Sardegna e in Sicilia, sia la bottarga di muggine (cefalo) che di tonno, è consumata grattugiata come antipasto o come condimento per la pasta soprattutto sugli spaghetti,
Come antipasto la bottarga viene tagliata obliquamente a fettine e cosparsa con un filo d’olio d’oliva; oppure viene servita su crostini imburrati.
Un ottimo antipasto può essere costituito da mucchietti di ricotta frullata in un mixer e poi cosparsi con bottarga grattugiata, poggiati su crostini imburrati (..)
¹La bottarga non è indicata per essere cucinata è meglio utilizzarla cruda, unendola al piatto già pronto. La Bottarga si prepara in tutte le zone costiere del mediterraneo, non solo in Italia; dalla Provenza alla Tunisia, alla Sicilia. La Sardegna è il luogo dove la produzione è più significativa, grazie agli stagni salmastri diffusi in tutta la regione, che costituiscono l’habitat più adatto per i muggini. Gli acquisti migliori di bottarga in questa regione si fanno presso le pescherie di Alghero, Oristano e Carloforte; in Sardegna si trovano anche delle preparazioni casalinghe di pronto consumo: le sacche ovariche, lasciate immerse per qualche ora in acqua e sale, vengono appese all’aperto senza pressarle fino a quando non sono essiccate. Il vino ideale da consumarsi in abbinamento alla bottarga è la Vernaccia di Oristano, oppure dei vini bianchi dal gusto morbido come il Vermentino; se la bottarga concorre alla preparazione di piatti particolarmente raffinati, il miglio abbinamento è con un vino spumante brut, se si apprezzano i vini stranieri consigliamo uno Sherry secco. fonte: www.gbianchi.it/news/la-bottarga/

File:Bottarga z parmice.JPG,

 Ingredienti per 4 persone
  • 380 gr. di fettuccine (o spaghetti),
  • 60 gr. di bottarga¹ di muggine grattugiata (meglio se a pezzo intero da grattugiare al momento),
  • due manciate di cozze pronte da cucinare,
  • pomodorini,
  • un porro medio,
  • prezzemolo tritato,
  • olio extra vergine d’oliva,
  • pepe nero.
Preparazione

Grattugiate la bottarga, tritate il porro ed il prezzemolo e mettete a lessare la pasta.
Fate dorare il porro tritato nell’olio, aggiungete quindi metà della bottarga e metà del prezzemolo tritato, il pepe macinato e 1 o 2 bicchieri di acqua di cottura della pasta. Mescolate bene la salsa, unite le cozze e i pomodorini e fate insaporire. Quando la pasta sarà cotta al dente scolatela, poi versatela nella padella con il sugo. Mescolate e fate insaporire. Il tutto dovrà essere cremoso qunidi, se occorre, aggiungete altra acqua di cottura della pasta.
Condite con il prezzemolo e la bottarga rimasti e servite.

fettuccine-con-bottarga-di-muggine-della-sard-L-MiADmU    taglliatelle_con_stridoli_5_    taglliatelle bottarga

Vino

La Vernaccia di Oristano  (abbinamento classico) è un vino che riesce ad accompagnare la bottarga senza che questa predomini. Si può, comunque, utilizzare anche: Vermentino di Gallura, Chardonnay del Sud di gran corpo e gradazione, Zibibbo secco di Pantelleria (Tp).

Fettuccine con bottarga di muggine della Sardegna 
 Fettuccine con bottarga di muggine della Sardegna Bottarga z parmice.JPG
cozze fritte senza pastella (2)

Come pulire le Cozze e friggerle senza pastella

Cozze fritte senza pastella con salsa “Tarator” o “Midye Tava”. byTakeaway
¹Come pulire le cozze:

Eliminate le cozze con gusci rotti o aperti. Mettete le altre in una bacinella o altro recipiente e, nel lavello, spazzolatele a una a una sotto acqua fredda corrente. Raschiatele con il coltello per eliminare le incrostazioni sui gusci; eliminate anche, stringendolo fra lama del coltello e polpastrello del pollice e tirando, il ciuffetto di peli che sporge da una parte. Sciacquate le cozze nella bacinella, facendovi scorrere acqua fredda abbondante; scolatele con le mani e procedete alla cottura.

Cozze fritte senza pastella

Ingredienti per 6 persone
  • 1 kg. di cozze,
  • 2 uova, farina q.b.,
  • burro (oppure olio per friggere),
  • cipolla tritata,
  • prezzemolo tritato,
  • sale.
 Preparazione

Pulite le cozze molto bene. Mettetele in un tegame e passatele al fuoco, senza aggiungere altro, perchè si aprano. E’ bene gettare quelle che rimangono chiuse.

Friggetele in abbondante burro (o olio bollente) con la cipolla tritata. Servitele calde e croccanti cosparse con prezzemolo tritato e accompagnate da salse:

cozze fritte SENZA pastella

Come pulire le Cozze e friggerle con la pastella

Gebakken mosselen.jpg [[File:Gebakken mosselen.jpg|Gebakken_mosselen]]
Blaaskjell paa toast 1356.jpg [[File:Blaaskjell paa toast 1356.jpg|Blaaskjell_paa_toast_1356]]
Paella_cabo_polonio

La paella alla valenciana è una ricetta tradizionale della cucina spagnola

Già nei ricettari medievali viene menzionato il riso, ma è alla fine del XVIII che troviamo la prima ricetta della paella valenciana. Nel manoscritto “Avvisi e istruzioni per il cuoco principiante di Josep Orri del 1790, è scritto:

“Si tens aigua que i age bullit peix, és bona, conta una lliura de arròs per maitadella de aigua per fer-lo a la valenciana, però a la catalana, maitadella y mitja per lliura”. Farem un arròs a la catalana, caldós, molt especiat, al gust barroc. L’acompanyarem de bon vi de bóta, quelcom de verd i postres barroques. Amb cafès que ens portaran aromes del nou món, encetarem una tertúlia amb una experta en cuina històrica com és la historiadora Montserrat Coberó.

“Se hai dell’acqua in cui è stato bollito il pesce, è buona, conta una libbra di riso per ogni maitadella d’acqua per farla alla valenciana, ma alla catalana una maitadella e mezza per libbra.” Faremo un riso alla catalana, brodoso, molto piccante, dal gusto barocco. Lo accompagneremo con del buon vino sfuso, qualcosa di verde e dolci barocchi. Con i caffè che ci porteranno gli aromi del nuovo mondo, inizieremo una conversazione con un esperto di cucina storica come lo storico Montserrat Coberó.

Dinar barroc Espurnes Barroques

File:Mixed Paella.jpg

Enciclopedia della donna 1962

Una cucina ricca di spezie, di erbe aromatiche, di fritture all’olio d’oliva, un’armonia di sapori ottenuta con gli ingredienti più disparati, una girandola di piatti colorati r “infuocati” come la terra che rappresentano, così si può definire la cucina spagnola.

Non è certo una cucina fatta per stomachi delicati, ma chi, girando per la Spagna, si lascia tentare dalle infinite ricette di quest o quella regione, scoprirà che due elementi vengono in aiuto alla digestione, il clima e i vini prelibati che accompagnano i pasti della tavola spagnola.

UN PIATTO UNICO

Non sapremmo come meglio definire la paella, una pietanza fra le più tipiche della cucina iberica e che da sola può costituire un intero pasto. La paella (pron. paéglia) da noi viene sempre definita “valenciana” (pron. valensiàna) ma, in realtà in Spagna le paellas sono diverse.

Nella zona di Valencia si coltiva il miglior riso ed è forse per questo che la paella di quella regione è considerata la “vera” paella. La paella dovrebbe essere sempre preparata in un recipiente da potersi presentare in tavola. La teglia tradizionale (paellera) è di ferro o di rame stagnato con manici sottili e fondo leggermente concavo. in mancanza del recipiente adatto, potrete usare la classica padella in ferro.

File:L'Estimat - Paella 2.jpg

La ricetta

 Ingredienti  e dosi per 4 persone

La paella nasce come “piatto di recupero”, e quindi può essere personalizzata a seconda degli ingredienti reperibili o di stagione. La ricetta della paella valenzana prevede, oltre al riso, la rosolatura di carne marinata (pollo e coniglio), verdure verdi come fagiolini o taccole, pomodori, piselli, peperoni e fagioli, ai quali si aggiungono lumache, brodo e spezie, come zafferano e rosmarino.

  • 1 pollo
  • 150 gr. di carne magra di vitello
  • 150 gr. di carne magra di maiale
  • 150 gr. di calamaretti
  • 200 gr. di mitili o peoci o cozze
  • 400 gr. di riso¹
  • 5 granzeole²
  • 150 gr. di salsicce
  • 100 gr. di “chorizo”³
  • 3 grossi peperoni gialli o rossi
  • 1 bicchiere e ½ di olio
  • ½ kg. di pomodori
  • ½ cipolla
  • 3 spicchi di aglio
  • 1 foglia di alloro
  • pepe e sale
  • zafferano
  • 1 litro di brodo
¹Il riso più adatto per la paella è quello “senia” o “bomba, una varietà pregiata, il cui chicco è corto o rotondo. è perfetto perché assorbe tanta acqua, pur tenendo la cottura. In alternativa si può usare anche quello carnaroli. o arborio Buttatelo a pioggia nella pentola prima di aggiungere brodo e verdure.
²Granzeolagrancevola , comunemente chiamata granséola, è un crostaceo.
³Chorizo:  indica numerosi tipi di insaccati a base di carne bovina, suina e speziati con paprica, tipici della penisola iberica e di alcune ex colonie spagnole.

.

    

Preparazione
Pulite le cozze
  • Eliminate le cozze con gusci rotti o aperti. Mettete le altre in una bacinella o altro recipiente e, nel lavello, spazzolatele a una a una sotto acqua fredda corrente. Raschiatele con il coltello per eliminare le incrostazioni sui gusci; eliminate anche, stringendolo fra lama del coltello e polpastrello del pollice e tirando, il ciuffetto di peli che sporge da una parte. Sciacquate le cozze nella bacinella, facendovi scorrere acqua fredda abbondante; scolatele con le mani e procedete alla cottura.

Tagliate a pezzi piccoli (10 o 12) il pollo, tagliate a cubetti la carne di maiale e quella di vitello e fate rosolare nel tegame con la metà dell’olio. Quando saranno ben coloriti, toglieteli dal tegame e metteteli in una casseruola grande; nel tegame dove sarà rimasto l’olio mettete i calamari tagliati ad anelli lasciandoli colorire e unendoli poi al pollo e alle carni nella casseruola.

Sempre nello stesso tegame aggiungete altro olio, la cipolla tritata e l’aglio e, quando la cipolla sarà dorata, mettete nel tegame i pomodori (senza buccia né semi) a pezzi, e nello stesso tempo togliete l’aglio. Condite con pepe e sale, unite la foglia di alloro e lasciate cuocere per mezz’ora questa salsa che unirete poi nella casseruola col pollo.

Fate lessare le salsicce e il “chorizo” e tagliateli poi a fette, fate arrostire sulla gratella i peperoni spellati, e tagliateli a striscette unendo il tutto al pollo. Coprite tutti gli ingredienti, messi nella casseruola con il brodo bollente e lasciate cuocere per mezz’ora.

Intanto lessate le granzeole e tagliate la polpa a pezzetti, fate cuocere i mitili o peoci e tenete tutto da parte.

Mettete mezzo bicchiere d’olio nella teglia o paella, quando è caldo gettatevi il riso mescolando bene perchè si imbeva del condimento e poi, col brodo di cottura delle carni, preparate ill risotto unendo, dopo cinque minuti, tutti gli ingredienti già cotti e mezza cartina di zafferano.

Mescolate e passate il recipiente in forno per cinque minuti; servite poi la paella caldissima.

 Accorgimenti

Tenete pronto del brodo di pesce caldo in più così, se la vostra paella tendesse ad asciugarsi eccessivamente, potrete aggiungerne qualche mestolo durante la cottura.

 Idee e varianti
  • Potete utilizzare il peperoncino in polvere al posto del peperoncino intero. Si possono aggiungere anche vongole, gamberi, gamberetti e seppie.
  • Tenete da parte qualche cozza con il guscio, potrete usarle per decorare la paella. Se preferite, potete sgusciare gli scampi e i gamberoni per utilizzare il loro carapace per fare il brodo. In alcune versioni della paella di pesce si utilizzano anche i fagiolini.
  • In questa ricetta il tempo di cottura dei piselli è calcolato in base a piselli precotti. Si possono comunque utilizzare quelli freschi, tenendo presente che quindi i tempi di cottura si allungheranno.
  • Terminata la cottura, potete aggiungere delle scorzette di limone grattugiate.
  • La variante più comune è quella a base di frutti di mare (paella de marisco), diffusasi sulle coste mediterranee, che sostituisce la carne con crostacei e molluschi, come mitili, scampi e seppie, e il brodo con il (fumetto di crostacei).
  • Altre varianti, pur mantenendo gli ingredienti base come riso e zafferano, mescolano frutti di mare e carne assieme, solitamente pollo e coniglio, costituendo la paella mista (paella mixta).
  • Arròs negre,
  • Fideuà,
  • Arroz con pollo,
  • Arroz con costra
 Vini consigliati 
I pesci  

libri enciclopedia_donna

Il pesce abbonda in Spagna: dal Mediterraneo alle coste dell?Atlantico, esso appare spesso nella cucina tradizionale, solo o misto al riso e alle carni. Il merluzzo fresco e il baccalà vengono preparati in molti modi e una delle ricette più famose è il “bacalao a la vizcaina” (pron. bacalao a la vitscaina) preparato specialmente per la festa del Giovedì Santo.
I calamari sono una delle specialità della cucina locale e vengono preparati anche farciti, immersi in una salsa nera ottenuta con il loro “inchiostro”.
Si utilizzano anche Le “angùlas”, le anguille appena nate, che corrispondono alle nostre “cèche”.

Menù per un Fine anno a Barcellona

presentazione Di Titiicola – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=55343921 cottura Di Jan Harenburg – Opera propria, CC BY 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=62147856 L’Estimat – Paella 2.jpg [[File:L’Estimat – Paella 2.jpg|L’Estimat_ _Paella_2]]https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mixed_Paella.jpg
Riso in insalata di mare

Riso in insalata di mare

 Ingredienti per 4 persone
  • 600 gr. di: cozze, vongole, gamberetti, seppioline (oppure misto di mare per risotti surgelato),
  • un cespo di lattuga,
  • 200 gr. di riso Fino Ribe Parboiled,
  • Pomodorini
  • due spicchi d’aglio,
  • basilico,
  • olio,
  • sale e pepe.
  Preparazione

Cuocere il riso:
lessare, al dente, il riso in abbondante acqua salata, scolare e farlo raffreddare sotto l’acqua corrente per fermare la cottura.

Preparare il condimento:
Spazzolare e lavare le cozze e le vongole. Metterle in largo tegame e tenere sul fuoco fin quando le conchiglie si saranno aperte. Sgocciolarle, lasciare raffreddare e staccare i molluschi dalle valve. Lavare le seppioline e i gamberetti. Cuocerli per 5 minuti, scolare e sgusciare i gamberetti. Unire tutto in una padella e fare insaporire in poco olio con gli spicchi d’aglio.

mare3.mare11mare21

.

.

.

Preparare il nido di insalata verde:
Lavare il cespo in acqua fredda (per lavare il cespo di lattuga senza sciuparlo: immergerlo, tenendolo capovolto e muovendo avanti ed indietro; ripetere cambiando ogni volta l’acqua). Lasciarlo capovolto sullo sgocciolatoio. Asciugarlo delicatamente. Eliminare le foglie esterne e sciupate. Pareggiare il torsolo con un coltellino facendo attenzione a non staccare le foglie.
 Eliminare la parte centrale del cespo tirandolo con le mani dopo averla incisa alla base. Spezzettare con le mani la parte tolta che, verrà aggiunta all’insalata. Adagiare il cespo di lattuga su un piatto da portata e allargare le foglie centrali così da formare una coppa.

mare31insalata di mare (3)mare6.

.

.

.

Confezionare l’insalata:
Mettere in una insalatiera il riso cotto al dente, il pesce, le foglioline centrali della lattuga, il basilico spezzettato, i pomodorini tagliati a spicchi. Regolare il sale ed il pepe. Mescolare delicatamente. Versare l’insalata di riso nella “coppa” di lattuga. In caso di necessità e per praticità (picnic), l’insalata può essere presentata dentro un’insalatiera.

Vino

Fiano (Campania), Müller Thurgau (Trentino Alto Adige),Riesling (Friuli), Etna bianco (Sicilia), Vernaccia (Sardegna), Trebbiano di Romagna.

¹Come pulire le cozze:
Eliminate le cozze con gusci rotti o aperti. Mettete le altre in una bacinella o altro recipiente e, nel lavello, spazzolatele a una a una sotto acqua fredda corrente. Raschiatele con il coltello per eliminare le incrostazioni sui gusci; eliminate anche, stringendolo fra lama del coltello e polpastrello del pollice e tirando, il ciuffetto di peli che sporge da una parte. Sciacquate le cozze nella bacinella, facendovi scorrere acqua fredda abbondante; scolatele con le mani e procedete alla cottura.
.
Cottura del riso
  • Il riso cuoce in una quantità di liquido (brodo o acqua salata) pari ad almeno tre volte il suo peso.
  • Il riso continua a cuocere anche quando viene tolto dal fuoco occorre. Nel caso si voglia interrompere immediatamente la cottura, occorre farlo raffreddare sotto l’acqua fredda corrente oppure immergere il recipiente di cottura, in un altro pieno d’acqua fredda.
  • Dosi consigliate per preparare i piatti di riso:
  • Minestre in brodo: 50 gr. a persone
  • Minestre asciutte: 70 gr. a persona
  • Antipasti, risotti, contorni e dolci: 90 gr. a persona.
Riso in insalata di mare
 Riso in insalata di mare