Bombe_Alaska,_Shashlik_Restaurant,_Singapore

Baked Alaska o Bombe Alaska Flambé, ricetta per tortine monoporzioni

Baked Alaska , noto anche come Bombe Alaskaomelette norvégienne, omelette sorpresa o omelette sibérienne a seconda del paese. Il dolce americano “Baked Alaska” fu presumibilmente coniato nel 1876 da Delmonico’s , un ristorante di New York City, per onorare l’ acquisizione dell’Alaska da parte degli Stati Uniti dall’Impero russo nel marzo 1867.  

La ricetta originale del ristorante si chiamava “Alaska Florida” (suggerendo estremi di freddo e caldo).

Questo dessert  è un composto da una base di  sponge cake (pan di spagna) o Christmas pudding, uno strato di gelato ghiacciato e uno strato di meringa da cuocere prima di servire: dopo essere stato riposto in freezer, l’intero dolce viene poi messo nel forno caldissimo per un breve periodo, il tempo necessario a rassodare e caramellare la meringa ma non abbastanza da iniziare a sciogliere il gelato.

Pan di Spagna

Pan di Spagna

Christmas-pudding

Christmas-pudding

Meringa

Meringa

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Un altro metodo comune per dorare la meringa è il metodo flambé. Per prepararla in casa e per chi è alle prime armi, per praticità è consigliabile preparare tortine monoporzioni negli stampini dei muffin; inoltre, una volta pronta la base di gelato, meglio non ricoprire con la meringa, ma mettere l’albume montato sul retro delle formine così da spostarlo dopo. Questi trucchetti, che ho letto nel blog Paese che vai…, permettono di avere in tavola un ottimo dolce.

bomba alaska, baked alaska

La ricetta per tortine monoporzione di Paese che vai, Ricetta che trovi, che ringrazio

Ingredienti e dosi

Pan di spagna

  • 2 uova
  • 50 gr. di zucchero
  • 50 gr. di farina

Cuore di gelato

  • 200 gr. di gelato alla panna
  • 200 gr. di gelato alla fragola

Meringa

  • 8 albumi d’uovo
  • 150 gr. di zucchero

Bagna per il flambé

  • 2 bicchierini di liquore (brandy)

Preparazione

« Sì, già vedendo gli ingredienti ci si può spaventare ma affrontando ogni livello con calma si riesce ad arrivare in fondo non stressati, ok, stressati pochissimo… Riporterò sia i passaggi per le monoporzioni e i trucchetti che ho osato io ma anche la ricetta originale che magari questo inverno proverò a fare anche io.

Per prima cosa ricoprire le forme dei muffin con della pellicola trasparente che servirà per estrarre il gelato senza problemi. Quindi con il gelato un po’ morbido fare uno strato di gelato alla panna e uno di gelato alla fragola nelle formine. Mettere in freezer.

Nel frattempo preparare il pan di spagna montando le 2 uova con lo zucchero e una volta spumoso aggiungere la farina. Stendere in una teglia con un altezza di 5 mm e cuocere in forno caldo 200°C per 12 minuti. Togliere dal forno e tagliare dei tondi da mettere sopra i 2 strati di gelato in freezer.

Questi passaggi iniziali si possono anche fare con una tortiera unica, meglio una forma tonda o da budino.

Quando si sarà rassodato il gelato si potranno girare tortine così da avere alla base il pan di spagna e da liberare la teglia da muffin per i prossimi passaggi.

Montare a neve fermissima i bianchi d’uovo con lo zucchero. Ora, la ricetta originale dice di spalmare il composto sulle tortine/sulla torta, rimettere in freezer, accendere il forno con il grill e cuocere il tutto fino a che le punte delle meringhe saranno dorate (6 o 7 minuti), o evitare il grill e usare un cannello e rimettere in freezer fino al momento di servire. Io con questo caldo, non mi posso permette di togliere dal freezer il gelato perché si scioglierebbe ancora prima di raggiungere il forno quindi giro la teglia dei muffin, ricopro di carta forno e spalmo la meringa sulle forme dei muffin al contrario e quindi griglio.  Poi sposterò ogni “cappello” sulla sua tortina.

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Foto e ricetta di Paese che vai, Ricetta che trovi

Il flambé: scaldare poco l’alcool, quindi portare in tavola le torte e fare il grande effetto: un cucchiaio/mestolo a manico lungo pieno di liquore, gli do fuoco con un accendino a punta lunga (FATE ATTENZIONE è PERICOLOSO) e verso quel liquido sulla tortina. Una volta bruciato tutto l’alcool il fuoco si spegnerà.

ATTENZIONE AL FLAMBé: se lo fate per la prima volta e non siete tanto esperti ci sono delle accortezze da evitare, tipo dar fuoco ai liquori lontano dalle persone, non dare fuoco all’intera pentola ma ad un cucchiaio per volta, attenzione anche al modo con cui si da fuoco cioè accendino lungo o fiammifero lungo.

Un’altra piccola cosa da fare è evitare di servire la torta in piatti di plastica o di carta.»

ciliegie giubileo e gelato Baked_Alaska_(5097717743)

Baked Alaska con Cherries Jubilee

 

Strawberry Pavlova, Torta Pavlova alle fragole, mirtilli e lamponi

Dolce al caffè con Pan di Spagna senza uova e gli amaretti casalinghi della Petronilla

Old Fashioned Christmas pudding

 Sgconlaw – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=148593036
carolina torta mimosa

Gelato Mimosa senza gelatiera

 Ingredienti per 4 persone

Per il gelato alla vaniglia

  • 500 ml. di panna fresca zuccherata,
  • 3 uova,
  • 100 gr. di zucchero,
  • estratto di vaniglia.

Per il pan di Spagna

  • 75 gr. di farina 00,
  • 150 gr. di zucchero,
  • 75 gr. di fecola di patate,
  • 6 Uova.
 Preparazione
  • Preparate il gelato alla vaniglia (la ricetta è di Misya)
    Montate i tuorli con lo zucchero. Montate gli albumi a neve. Montate la panna. Riunite i tre composti in un contenitore e amalgamate il tutto delicatamente, aggiungendo l’estratto di vaniglia. Mettete il composto in freezer per almeno 2 ore (secondo quanto tempo il composto rimane in freezer potete deciderete se servirlo come gelato o come semifreddo). Prima di servire il gelato, lasciatelo ammorbidire fuori dal freezer per qualche minuto.

Assemblate il dolce

Con l’aiuto di due cucchiai formate delle chenelle e adagiatele sul piatto di portata formando un fiore. Ricoprite le chenelle di gelato alla vaniglia con le briciole di pan di Spagna. Potete rifinire il decoro con rametti di mimosa.

gelato mimosa_tn

La Torta Mimosa è buona tutto l’anno…

Sparkling Cocktail MIMOSA

Banana Split

Banana Split

Stati Uniti d'America La Banana split è un dessert di frutta e gelato tra i più famosi al mondo. A causa della forma della banana, che ne costituisce l’ingrediente irrinunciabile, viene servito in un piatto stretto e lungo denominato barchetta (boat) .

Preparazione

Sbucciate una banana e tagliatela a metà in senso longitudinale. Disponetela in un piatto preferibilmente di forma allungata. Sulla banana mettete del gelato (la ricetta tradizionale vuole che siano aggiunte tre palline: una alla fragola, una al cioccolato e una alla vaniglia) ricoperto da panna montata.
Altre gustose guarnizioni per il gelato possono essere le noccioline sbriciolate, il caramello, fettine di ananas, lo sciroppo d’acero, quello al cioccolato o ancora quello all’amarena e le ciliegie. Molti ristoranti e pasticcerie aggiungono anche del maraschino alla panna montata o alle noccioline.

Storia
La ricetta della banana split fu brevettata nel 1904 da David Evans Strickler, studente dell’Università di Pittsburgh, che all’epoca lavorava nel bar del padre, a Latrobe in Pennsylvania, occupandosi prevalentemente di bibite e cocktails. Secondo la tradizione, Stickler perfezionò un dessert ideato alcuni anni prima da un venditore di gelati di Boston, che aveva il difetto di essere composto con banane non sbucciate.
Tuttavia tutti i cittadini di Latrobe lo accreditano come l’inventore del celebre dolce, tanto che nel 2004 è stato celebrato il centesimo anniversario dall’invenzione della Banana split.
L’invenzione della banana split è reclamata anche dalla città di Wilmington, in Ohio: qui nel 1907 il ristoratore Ernest Hazard, deluso dalle proposte ricevute dal proprio personale, al quale aveva chiesto di inventare un nuovo dolce da sottoporre al giudizio dei clienti, preparò da solo un dessert, tagliando longitudinalmente una banana ed aggiungendo del gelato come ripieno. In ricordo di quell’episodio ogni anno a Wilmington si tiene il “Banana Split Festival”, una vera e propria palestra culinaria in cui tutti possono sbizzarrirsi nella preparazione del dolce.
Indipendentemente dalla sua invenzione, al successo e alla diffusione della banana split contribuì in modo decisivo la catena di ristoranti Walgreens, fondata a Chicago nel 1901: il fondatore Charles Walgreen, incluse presto la banana split nel menù e in breve tempo essa divenne un elemento distintivo della catena.
Da Wikipedia- https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9f/Traditional_Banana_Boat.jpg

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banana split
Banana Split Di Sodanie Chea from Norwalk, Ca, United States (Ghirardelli Banana Split) [CC BY 2.0, attraverso Wikimedia Commons
1024px-Rose_dessert_with_profiteroles,_September_2007

…e i Profiteroles si riempiono di un voluttuoso gelato!

Il profiterole è un dolce di origine italiana, ottenuto con un bignè riempito di crema pasticciera, crema chantilly, panna o gelato, e poi ricoperto con una crema di cioccolato o di caramello.
La presentazione più comune di questo dolce avviene disponendo i singoli profiteroles in una “montagnetta” chiamata croquembouche. I profiteroles sono utilizzati anche come guarnizione per la torta Saint Honoré.
La parola (anche pronunciata prophitrole, profitrolle, profiterolle) esiste dal sedicesimo secolo, ma il suo significato originale sia in inglese che in francese non è chiaro, anche se in seguito ha assunto il significato di una specie di panino “cotto sotto la cenere”. L’attuale significato è attestato chiaramente solo dal diciannovesimo secolo.
Ingredienti e dosi per 15 profiteroles.

Per la pasta da bignè o Pasta Choux:

  • 65 gr. di farina,
  • mezzo cucchiaino di sale,
  • 50 gr. di burro,
  • 3 uova,
  • 2 cucchiai di latte

Per il ripieno:

  • gelato al cioccolato,
  • gelato alla crema,
  • panna montata.

Per decorare.

  • Crema di burro al cioccolato.
Tempo di preparazione: 35 minuti. Tempo di cottura: 25-30 minuti.

Forno: 200°C.

Preparazione

Mischiate, su un foglio di carta oleata, la farina con il sale. Mettete in una casseruola il burro con 1,2 dl. di acqua e, a fuoco basso, fatelo sciogliere, poi alzate la fiamma e portate il liquido a ebollizione. Appena alzerà il bollore, togliete la casseruola dal fuoco, versatevi la farina con il sale e mescolate energicamente. Quando il composto sarà ben amalgamato, rimettete la casseruola su fuoco medio e, mescolando continuamente, cuocete finchè il composto formerà una palla e si staccherà dalle pareti del contenitore sfrigolando.

Toglietelo allora dal fuoco e lasciatelo raffreddare per alcuni minuti; poi unite 2 uova, uno alla volta e sbattete bene. Imburrate una placca del forno e copritela con un foglio di carta oleata. versate il composto in una tasca per dolci con beccuccio liscio da 2 cm. e spremete, direttamente sulla placca, 15 pezzetti di pasta delle dimensioni di una noce, a una distanza di 4 cm. l’uno dall’altro. In una terrina sbattete l’ultimo uovo con il latte e usatelo per spennellare i pezzetti di pasta. Mettete la placca in forno già caldo, alla temperatura indicata, per 15-20 minuti, finchè i bignè saranno dorati. Pochi minuti prima di toglierli dal forno con uno stecchino forate appena ogni bignè per permettere la fuoriuscita del vapore. Togliete quindi i bignè dal forno, lasciateli raffreddare, poi tagliateli a metà nel senso orizzontale.

Procedendo velocemente, e con l’aiuto di un cucchiaio, mettete sulla metà inferiore di ogni bignè, il Gelato o la panna montata e richiudete con l’altra metà.

Mettete in freezer i profiteroles per 10 minuti finchè il gelato si sarà rassodato. Serviteli coperti con Crema di burro al cioccolato.

da Cucinare benissimo 1982

Rose dessert with profiteroles, September 2007.jpg Profiteroles by Istelleinad.jpg