Tempia e ceci alla maniera di Petronilla

Tempia e ceci alla maniera di Petronilla

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Questo piatto milanese si preparava tradizionalmente il 2 novembre nel giorno dei morti.

É vecchia usanza, in ogni casa milanese, allestire proprio nello stesso giorno nel quale si devono commemorare quanti già dormono al Cimitero, un certo piatto nutrientissimo, e grassissimo, e tuttaltro che facile ad essere digerito; ma un piatto oltre ogni dire gustoso, prelibato, e veramente degno della ghiotta Milano. Qualora, dunque, il vostro marito sia lombardo o, non essendolo, apprezzi i piatti speciali, purchè egli abbia eccellente l’appetito e sano lo stomaco, alla prossima ricorrenza preparategli, per il pasto del mezzodì, la milanesissima pietanza.
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Comperate 1/2 chilogrammo di ceci; mondateli; rammolliteli tenendoli per 2 giornate in una insalatiera coperti d’acqua alla quale avrete aggiunto un cucchiaino colmo di soda, di quella stessa soda che, per sgrassare i piatti, comperiamo dal droghiere. Giunto il giorno, comperate una zampetta e un chilogrammo di testa di maiale, cercando di aver la vera tempia con il relativo orecchio e, possibilmente, non la parte con il suo relativo occhio, e non la mascella con il suo carico di denti.

Non scordando il brago¹ del porcile, lavate tutto per bene: e togliete alla zampetta unghie e peli. Tre ore prima del mezzodì, mettete a fuoco, nella più capace delle vostre pignatte, un cuccchiaio di burro; fatelo imbrunire; aggiungete poi una gamba di sedano, 3 carote, mezza cipolla finemente affettate e, dopo 5 minuti, anche 3 pomidoro tagliati a grossi pezzi e mondati dai semi (oppure un cucchiaio di salsa stemperata in una scodellina d’acqua). Tosto che le verdure saranno rosolate, aggiungete anche i ceci scolati; copriteli d’acqua; e lasciate lentamente bollire per un’ora abbondante, senza mai rimestare.

Quando sentirete, fra due vostre dita, che per l’infusione e la bollitura i ceci sono già per bene rammolliti, mettete nella pignatta anche tempia e zampa, giusto sale, poco pepe, parecchia acqua bollente fino a tutto ricoprire, e lasciate lentamente e continuamente bollire per più di un’ora ricordando che ogni rimescolamento è vietato e che si deve aggiungere, qualora sia necessario, acqua solo e sempre bollente!
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Eccovi dunque, per il dì dei morti, il milanesissimo piatto tradizionale, che ha in sè minestra e pietanza, e del quale… sia chi lo gusta per la prima volta, sia chi, almeno una volta all’anno, lo esige sulla propria mensa… sempre dice: “Pesantuccia veramente, ma… che squisito!”

¹Brago: fango, mota, poltiglia.
Tempia e ceci alla maniera di Petronilla

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

 

Minestra di pasta e ceci alla toscana

Minestra di pasta e ceci alla toscana

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Rustico e dalle mille versioni (con pomodoro o senza, brodoso o asciutto, con pasta di semola o all’uovo, con solo ceci o con altre verdure) è questo un piatto della tradizione contadina con origini lontanissime.

Tempo di ammollo dei ceci: 24h.  Tempo di preparazione: 10′   Tempo di cottura: 3h. 30′
 Ingredienti per 4 persone

200 gr. di ceci 200 gr. di pasta di semola corta (ma va benissimo anche la pasta all’uovo come le tagliatelle spezzettate o i maltagliati), 2 spicchi d’aglio, 4 pomodori pelati, 1 rametto di rosmarino, 50 gr. d’olio e.v.o., sale e pepe nero macinato al momento.

 Preparazione

Mettete i ceci in acqua fredda per 24 ore., quindi scolateli e fateli cuocere, senza sale, in 2 litri d’acqua a pentola coperta su fuoco molto basso e costante, senza mescolarli, per circa tre ore,.
Preparate intanto un soffritto con metà dell’olio a disposizione, l’aglio e il rametto di rosmarino, aggiungete i pomodori sminuzzati,, il sale e un po’ di pepe macinato, lasciate cuocere 10 minuti, poi togliete aglio e rosmarino.
Accertata la cottura dei ceci, raccoglietene metà circa con un mestolo forato e passateli al setaccio; rimetteteli nella stessa pentola e unitevi anche il soffritto e la pasta che farete cuocere assieme ai ceci (aggiungendo un po’ di acqua se occorre). Regolate il sale e pepate.
Servite caldo, ma non bollente, cospargendo con il rimanente olio crudo la minestra nei piatti e (facoltativo) una manciata di formaggio grattugiato.

Vino

Chianti a 19° (Toscana), Bonarda a 19° (Lombardia), Merlot a 19° (Friuli), Montepulciano d’Abruzzo

Altre zuppe toscane

Pasta e ceci con maltagliati di pasta all’uovo, Fonte e ricetta

Pasta e ceci con maltagliati di pasta all’uovo.jpg

 Minestra di pasta e ceci alla toscana
 “Pasta e ceci con maltagliati di pasta all’uovo” by Rollopack – Own work. Licensed under CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons –
Farinata di ceci, la ricetta tradizionale

Farinata di ceci, la ricetta tradizionale

 Farinata nella provincia di Imperia  

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Lo street food della cucina ligure

Ecco qui  la ricetta tradizionale della Farinata di ceci ligure, l’ho trovata in web e l’ho cercata per preparare la Farinata di ceci con la zucca che, se vi va, potete provare anche voi.

Ingredienti 

500 g di Farina di ceci 1500 ml di Acqua Olio extravergine di oliva q.b. Pepe q.b. Sale q.b.

Preparazione

Lavorate la farina di ceci con l’acqua (le proporzioni sono 1 parte di farina e 3 d’acqua) e mescolate per amalgamare bene il composto che dovrà risultare liquido e privo di grumi. Aggiungete un pochino di sale e mezzo bicchiere d’olio. Fate riposare per circa due ore mescolando di tanto in tanto per non far decantare la farina.

Ungete una teglia, preferibilmente di rame e versateci il composto rigirando la teglia in maniera che si distribuisca uniformemente fino ad ottenere un impasto di mezzo centimetro di spessore. Mettete in forno molto caldo e fate cuocere per 40 minuti fino a che non si formi una crosta dorata sulla superficie. Spolverate di pepe, tagliate e fette e servite.

 Accorgimenti

Al momento di infornare assicuratevi che il forno sia molto caldo, in maniera che la farina di ceci si cuoca velocemente e non s’indurisca.

Idee e varianti

Potete preparare la farinata di ceci cospargendola col rosmarino prima di infornarla, oppure con stracchino o gorgonzola aggiunti a metà cottura. Ottima anche con la salsiccia, i carciofi o la zucca, la farinata di ceci può diventare un piatto da variare secondo i gusti e le occasioni.

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File:La Farinata della Riviera italiana.jpg

Farinata di ceci, la ricetta tradizionale
 “Di Salvatore Mazza (Farinata) [CC BY-SA 2.0
 “Di Samuele Silva (Farinata) [CC BY-SA 2.0 
Farinata di farina di ceci con la zucca

Buonissima la Farinata di farina di ceci con la zucca!

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Lo street food della cucina ligure

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“Molte ore trascorse attorno alle grandi cucine nella pietra fresca delle antiche case, sulla costa, molte ore per ottenere i più tipici piatti della cucina genovese che si vantano di tempo, abilità, pazienza e genio: perchè le famose torte salate, oggi tanto di moda, hanno la celebre antenata nella torta pasqualina, una squisita torta salata che si preparava nelle feste pasquali. Ripiene sono tutte le squisite verdure della Ligura: le melanzane, i pomodori, i peperoni. E i pesci; prendere un pesce economico come le sarde e farne una raffinatezza ripiena è tipico della Liguria.”

Una specialità genovese è la Farinata di ceci, dalle origine antichisssime, che è una torta salata molto bassa e che qui è chiamata fai. Gli ingredienti sono semplici e poveri, ma il risultato è molto goloso.
È conosciuta anche a Pisa con l’appellativo di cecìna, a Livorno come torta, a Nizza, in Francia, è chiamata socca ed è diffusa anche nel Basso Piemonte, in particolare nella Provincia di Alessandria, dove spesso è conosciuta con l’appellativo di belécauda. Viene preparata anche in Sardegna, soprattutto a Sassari, dove viene chiamata fainè e spesso, cotta con altri ingredienti come cipolle, acciughe, salsiccia e spolverata con pepe nero.

  • Farinata di ceci,
  • Farinata bianca fatta con la farina di grano
  • La farinata di zucca è una preparazione storica culinaria a base di sfoglia di farina di grano e ripieno di zucca, presente da tempo nella cucina genovese, è normalmente venduta in ambito tradizionale in negozi “di pronto consumo” tipici, detti “Fainotti”, la farinata di zucca si ritiene originata nel quartiere genovese di Sestri Ponente, e si è propagata in esercizi nelle zone limitrofe.

Quella che segue è la ricetta di una farinata che unisce due varianti. Una ricetta facilissima, sanissima e adatta ai bambini e anche a chi soffre di intolleranza al glutine essendone priva.

Ingredienti per 4 persone

200 gr di farina di ceci, 400 g di polpa di zucca, 1 porro, 300 ml di acqua, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 cucchiaio di rosmarino, 1 pizzico di sale e pepe.

Preparazione

Preparate la zucca eliminando i semi e la buccia. Tagliatela a pezzetti e cuocetela in forno per 30 minuti a 200 gradi; lasciatele intiepidire.

Tritate il porro e rosolatelo in olio evo.

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Preparate l’impasto per la torta.
stemperate la farina di ceci con l’acqua fredda. mescolate bene, affinchè non si formino grumi. La consistenza sarà giusta quando facendo scorrere la pastella sul mestolo vi lascerà un velo leggero. Lasciate riposare per una notte (o non meno di 4-5 ore) coperto e fuori dal frigorifero, rimestando di tanto in tanto.

Durante il riposo si formerà una schiuma sulla superficie che andrà tolta. Dopo aver schiumato, unite al composto il porro e la zucca, mescolate bene. Versate il composto in una larga teglia (possibilmente di rame) e coperta di olio d’oliva. Mescolate leggermente in modo che l’olio si distribuisca su tutta la superficie, quindi infornate in forno già caldo a 220 gradi per 30 minuti, quando avrà preso un bel colore dorato.

Se volete potete passarla al grill per 10 minuti per rendere la superficie più colorata.
Una volta sfornata cospargete la superficie con sale e pepe, potete anche distribuire sopra anelli di cipolla e foglioline di rosmarino. Tagliatela a pezzi e servitela calda.

Vino

Prosecco, Il Cinque Terre e il Cinque Terre Sciacchetrá DOC, Il Colli di Luni DOC bianco e gli altri vini bianchi liguri.

farinata ceci zucca

 Farinata di farina di ceci con la zucca
Maestro Martino - Ogni ragion torte: castagne farro ceci

Maestro Martino – Per far ogni ragion torte: di castagne, di farro, di ceci

 
«Il Libro de Arte Coquinaria» 1450-60 – CAPITOLO IV – PER FAR OGNI RAGION TORTE
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Per fare torta di castagne.
Farai cocere le castagne allesso et un pocho pistate le passarai per la stamegna con un pocho di bon lacte, giungendoli tutte l’altre spitiarie¹ et cose che intrano² nel pieno et compositione de la torta del farro sopra scripta³ et farala gialla con lo zafrano.

  • ¹spitiarie = spezierie
  • ²intrano = entrano
  • ³sopra scripta = la ricetta precedente della torta di farro

Per fare torta di farro.
Netta molto bene il farre et fallo cocere in bono brodo grasso, et cavalo fore ad asciucchare como s’è ditto del riso. Et pigliarai una libra di cascio frescho, et meza libra di bon cascio vecchio, facendo pistare l’uno, et l’altro grattare como s’accostuma di fare. Et haverai una ventrescha di porcho, o una tetta di vitella tanto cotta che quasi sia disfatta et ben battuta con il coltello, giongendoli de bone spetie et del zuccharo se ti piace, et quindici ova con un pocho di zafrano. Et mescolate bene tutte queste cose inseme solo con la crosta di sotto le mitterai a cocere in la padella. Et quando ti pare che sia presso che cotta habi de le lasangne ben secche et mettile di sopra et spesse; et lasciarai cocere un pocho più, et fornita che sia de cocere, gli metterai di sopra del zuccharo et acqua rosata.

Per fare torta di ceci.
Farai cocere una libra de cici rosci, pistali molto bene, et col suo brodo et con un pocha d’acqua rosata gli passarai per una stamegna bene stretta; et habi una libra de amandole ben mondate et bianche piste molto bene, perché non se vogliono passare per la stamegna; et con esse se vol pistare doi once de uva passa et tre o quattro fiche secche, item un’oncia et meza di pignoli rotti un pocho et nonpisti, giognendoli del zuccharo, dell’acqua rosata, de la cannella, et del zenzevero, mescolando bene tutte queste cose inseme. Et per farla prendere l’incorporarai de la farina d’amitto o dill’ova del luccio como è ditto di sopra, et mettirala accocere con una crosta di sotto; et quando ti pare presso che cotta gli mettirai suso del zuccharo et dell’acqua rosata, et darali anchora di sopra una bona calda di foco. Et nota che questa torta vole essere bassa.

Per fare torta di pesce, fecatelli et lacte di pesce.

Per fare altre torte.
Similemente secondo i tempi et le stagioni poterai fare torte di rape, et etiamdio di pera cotte prima stagionate molto bene sotto la bragia, et etiamdio co le poma cotogne poterai fare tagliandole prima in quarti o in pezi, mondandole et nettandole bene; et dentro le farai allessare in bono brodo. Et se più ti piacesse le poterai etiamdio cocere sotto la brascia, che forse seriano meglio, passandole sempre per la stamegna et giongendovi le altre cose sopra ditte como s’è ditto con la zuccha.

 Maestro Martino – Ogni ragion torte: castagne farro ceci