Omurice_with_Demi-glace_Sause_in_Osaka,_Japan

Salsa demi-glace, Salsa spagnola

.Omurice (frittata asiatica di riso fritto) in salsa demi-glace

Auguste Escoffier 1934 Flamarion Ma Cuisine

SAUCES DE BASE

p. 13-14 SAUCE BRUNE, DITE «SAUCE ESPAGNOLE»
Pour obtenir un litre de Sauce Brune, préparer 100 grammes de roux comme il est indiqué; dès qu’il est cuit à point, retirer la casserole hors du feu, laisser refroidir le roux quelques instants et le délayer, avec 1 litre de fonds brun, en se servant d’un fouet à blancs d’oeufs de façon à obtenir une liaison lisse sans grumeaux; faire prendre l’ébullition à la sauce en continuant à remuer avec le fouet ou avec une spatule. La tenir ensuite sur le côté du feu, en ébullition lente et régulière. Y joindre une mirepoix ainsi préparée : 30 grammes de lard de poitrine détaillé en petits dés; 30 grammes d’oignon, 50 grammes de carotte, coupés en dès; brindille de thym, petite feuille de laurier, quel¬ ques queues de persil. Faire fondre le lard dans une casserole plate avec 30 grammes de beurre, ajouter les légumes et arômes préparés; les faire légèrement ris¬ soler. Continuer l’ébullition pendant 3 heures, en y ajoutant de temps à autre quelques décilitres de fonds brun froid, pour en faciliter le dé¬ pouillement de la sauce. Ce dépouillement sera d’autant plus rapide que le fonds sera plus ou moins saturé des sucs des viandes employées pour la préparation de ces fonds. Arrivée au point voulu, passer la sauce à la passoire fine dans une terrine, en pressant légèrement la mirepoix, et la vanner jusqu’à presque complet refroidissement. Tenir en réserve.

SALSA BRUNA, DENOMINATA “SALSA SPAGNOLA”
Per ottenere un litro di Salsa Bruna, preparare 100 grammi di roux come indicato; non appena sarà cotto al punto giusto, togliete la padella dal fuoco, lasciate raffreddare il roux per qualche istante e diluitelo con 1 litro di brodo bruno, aiutandovi con una frusta a neve fino ad ottenere una consistenza liscia e senza grumi; portate a bollore la salsa continuando a mescolare con la frusta o una spatola. Quindi tienilo sul fuoco, facendo bollire lentamente e costantemente. Aggiungere un mirepoix preparato così: 30 grammi di pancetta tagliata a cubetti; 30 grammi di cipolla, 50 grammi di carota tagliata a dadini; rametto di timo, piccola foglia di alloro, qualche rametto di prezzemolo. Sciogliere la pancetta in una padella con 30 grammi di burro, aggiungere le verdure preparate e gli aromi; rosolateli leggermente. Continuare la bollitura per 3 ore, aggiungendo di tanto in tanto qualche decilitro di brodo bruno freddo, per facilitare la rimozione del sugo. Questo conteggio sarà tanto più rapido quanto più il fondo sarà più o meno saturo dei succhi delle carni utilizzate per la preparazione di tali fondi. Arrivati al punto desiderato, passate la salsa attraverso un colino a maglie fitte in una terrina, pressando leggermente il mirepoix, e vagliatela fino a raffreddamento quasi completo. Tenere di riserva.

p. 13 – SAUCE DEMI-GLACE
La sauce appelée « Demi-Glace » est la Sauce Espagnole complétée au dernier moment avec une addition de fonds de veau brun un peu corsé ou de fine glace de viande.

SALSA DEMIGLACE
La salsa denominata “Demi-Glace” è la salsa spagnola completata all’ultimo momento con l’aggiunta di brodo di vitello marrone leggermente forte o di glassa di carne pregiata.

Portail de la cuisine française

  • La salsa demi-glace è una salsa francese ottenuta da un roux bruno (fondo bruno) addensato.
    Letteralmente significa semi-glassata, è una salsa di colore bruno, dalla consistenza vischiosa e cremosa, considerata nella cucina classica internazionale una salsa di base che può essere di manzo o di selvaggina, a seconda della carne di partenza. Può essere usata da sola, oppure come preparazione per poi comporre altre salse derivate come la cacciatora, la bourguignonne, la finanziera, la ginevrina e così via. La ricetta originale della salsa demi-glace è stata messa a punto dal cuoco francese Escoffier nell’Ottocento.
    Uso. Indicata per piatti a base di carne rossa, come il filetto di manzo, il petto d’anatra o di oca, la sella di cervo o di altra selvaggina.

Demiglace

  • La salsa spagnola, detta anche salsa bruna per il caratteristico colore, viene considerata una salsa base poiché costituisce in cucina la base di partenza di numerose altre salse. È una delle 5 salse madri della cucina internazionale
    1. salsa vellutata
    2. salsa olandese
    3. salsa besciamella
    4. salsa spagnola o fondo bruno
    5. salsa di pomodoro

    Poiché la preparazione della salsa è molto laboriosa, in particolare per la preparazione del fondo bruno, e lunga, richiedendo almeno un paio di giorni, per ragioni di praticità è invalso l’uso di una ricetta semplificata che utilizza brodo o estratto di carne, pur non essendo ovviamente altrettanto saporita. […].

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/e/ed/Sauce_Spagnole-09.JPG

Arrosto con patatine fritte e salsa spagnola

Ricette tratte da Il grande libro della Cucina Francese di A. Escoffier.

Salsa demi-glace 

La salsa chiamata demi-glace è la salsa spagnola a cui si aggiunge all’ultimo momento del fondo bruno di vitello saporito, o della raffinata glassa di carne.

Salsa demi-glace con salsa di pomodoro

Aggiungere alla formula precedente un terzo del suo volume di salsa di pomodoro.

Salsa spagnola o fondo bruno

per ottenere 1 litro di salsa bruna: preparare 100 gr. di roux come indicato; quando è pronto, togliere la casseruola, lasciare raffreddare il roux qualche istante e diluirlo con 1 litro di fondo bruno, servendosi di una frusta, in modo da ottenere una crema liscia, senza grumi; far bollire la salsa, continuando a mescolare con la frusta o con una spatola.Tenerla poi sull’angolo del fornello a ebollizione lenta e regolare. Aggiungervi una “Mirepoix” .

File: Salsa alla crema di pollame, 2006.jpg

Mirepoix è il nome francese per il battuto (soffritto) misto…

La cucina francese

LIBRI Escoffier-Ma_cuisine Il grande libro della cucina francese 19341 of 4 – 1   2   3    4   

Omurice with Demi-glace Sause in Osaka, Japan.jpg Demiglace.jpg
Pasta e cicerchie

Pasta e cicerchie

La cicerchia è un legume, quasi dimenticato, simile al cece. I semi, uno diverso dall’altro, sono commestibili; sono grandi quanto i piselli, ma schiacciati e sono contenuti in un baccello. Le cicerchie hanno un sapore misto tra le fave ed i piselli e si trovano in vendita solo secche. Vanno sottoposte ad un lungo ammollo in quanto contengono un aminoacido tossico resistente alla cottura; procedete così:

  1. Mettete le cicerchie in acqua tiepida da 8-12 a 24 ore in abbondante acqua.
  2. Cambiate l’acqua almeno 3 volte, poi scolatele bene.
  3. Versatele in abbondante acqua tiepida (1 litro per 100 gr. di cicerchie) e lessate per 20 minuti su fuoco basso.
  4. Passati i 20 minuti, scolate le cicerchie e versatele nuovamente in acqua, che questa volta sarà bollente.
  5. Lessate le cicerchie su fuoco basso per 2 ore. Salate verso fine cottura.

File:Cicerchia marsicana.jpg

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 200 gr. di cicerchie
  • 200 gr. di pasta di semola corta (ma va benissimo anche la pasta all’uovo come le tagliatelle spezzettate o i maltagliati),
  • 2 spicchi d’aglio,
  • 4-5 pomodorini,
  • sedano, carota, cipolla per il soffritto,
  • 50 gr. d’olio e.v.o,
  • sale e pepe nero macinato al momento.
Preparazione

Mettete in ammollo le cicerchie per 24 ore, cambiando l’acqua 2-3 volte. Scolate bene le cicerchie e versatele in abbondante acqua tiepida e lasciate su fuoco dolce per 20 minuti. Scolatele e versatele in abbondante acqua bollente e fatele lessare per 2 ore, poi scolatele.

Nel frattempo preparate un soffritto con metà dell’olio a disposizione, l’aglio, il sedano , la carota e la cipolla tritati, il sale e un po’ di pepe macinato, lasciate cuocere 10 minuti, poi togliete aglio.
Accertata la cottura delle cicerchie, raccoglietene metà circa con un mestolo forato e passatele al setaccio; rimettetele nella stessa pentola e unitevi anche il soffritto e la pasta che farete cuocere assieme alle cicerchie (aggiungendo un po’ di acqua se occorre). Regolate il sale e pepate.

Servite nei piatti la minestra calda, ma non bollente, cospargendo con il rimanente olio crudo e (facoltativo) una manciata di formaggio grattugiato.

pasta cicerchie pomodorini

Zuppa ricca di cicerchie con castagne secche e cicoria

Zuppa di cicerchie con pomodorini e peperoncino

Pasta e cicerchie

pappardelle lepre ragù 2

Due ricette dell’Artusi per le Pappardelle con la lepre

Domenico Romoli, detto il Panunto, scalco (o maestro di cucina) e autore di “La singolar dottrina” del 1564, è il primo a fornirci la ricetta di lepri con pappardelle:
.
“… fate che il brodo sia nero e pieno di sangue, e se il suo non basterà, pigliatene uno di porco. Quando sarà schiumata, mettavisi buona quantità di pepe acciaccato, e come è cotta, cavatela, e mettasi tutto il brodo in una cazzuola bene stagnata, e quando comincia a bollire, mettetevi delle lasagne sottili, delicate e morbide: e di esse farete le scudelle, mangiando la carne con savor di peverata.”
.
Cap. LVI – p. 151.  Lepre con pappardelle
libri romoli il panunto pappardelle lepre

Clicca sull’immagine per ingrandire

Le pappardelle con la lepre, come altre ricette di cacciagione, era uno dei piatti preferiti dal maestro Giacomo Puccini. Grande buongustaio, amava la cucina toscana, in modo particolare la cacciagione e i prodotti del lago, apprezzando piatti come il risotto alla tinca, la folaga e i tordi e i colombacci, come da lui stesso scritto nelle lettere indirizzate a Isola Nencetti Vallini, sua cuoca preferita.

₉₅. PAPPARDELLE COLLA LEPRE IArtusi: Giugno - Nota pranzo I

La carne della lepre, essendo arida e di poco sapore, ha bisogno in questo caso, di venire sussidiata da un sugo di carne di molta sostanza per ottenere una minestra signorile. Eccovi le dosi di una minestra per cinque persone che, per tante, a mio avviso, deve bastare una sfoglia di tre uova, tagliata a forma di pappardelle larghe un dito, con la rotella smerlata, oppure per grammi 500 o 600 di strisce di pasta comprata.

I due filetti di una lepre, che possono pesare in tutto grammi 180 a 200, compreso i rognoni

  • Carnesecca, grammi 40.
  • Mezza cipolla di mediocre grandezza.
  • Mezza carota.
  • Un pezzo di sedano lungo un palmo.
  • Odore di noce moscata.
  • Parmigiano, quanto basta.
  • Una cucchiaiata di farina.
  • Sugo di carne, decilitri 6.

mirepoix soffritto battuto 3mirepoix soffritto battuto 2mirepoix soffritto battuto 4

I filetti spellateli da quella pellicola che li avvolge e tagliateli a piccoli dadi, poi fate un battuto con la carnesecca, la cipolla, il sedano e la carota. Tritatelo ben fine con la lunetta e mettetelo al fuoco con la terza parte del detto burro e con la carne di lepre, condendola con sale e pepe. Quando la carne sarà rosolata, spargeteci sopra la farina e poco dopo bagnatela e tiratela a cottura coi detto sugo. Prima di servirvi di questo intingolo aggiungete il resto del burro e la noce moscata.

Le pappardelle o strisce che siano, cotte nell’acqua salata, levatele bene asciutte e conditele sul vassoio, senza rimetterle al fuoco, con parmigiano e l’intingolo suddetto.

In mancanza dei filetti servitevi dei coscetti.

1 lepre-dolce-forte

₉₆. PAPPARDELLE COLLA LEPRE II

Eccovi un’altra ricetta più semplice per condire con la stessa quantità di carne di lepre la medesima quantità di paste.

Fate un battuto con grammi 50 di prosciutto, più grasso che magro, un quarto di cipolla, sedano, carota e pochissimo prezzemolo. Mettetelo al fuoco con grammi 40 di burro e quando avrà soffritto, buttateci i pezzi della carne interi e conditeli con sale e pepe. Fatela rosolare e poi, per cuocerla, bagnatela a poco a poco con brodo e sugo di pomodoro o conserva, in modo che vi resti abbondante liquido; quando la carne è cotta levatela asciutta e tritatela non tanto minuta con la lunetta.

Fate, come dicono i Francesi, un roux o, come io direi, un intriso con grammi 30 di burro e una cucchiaiata di farina e quando avrà preso sul fuoco il color biondo, versate nel medesimo la carne tritata e il suo sugo, aggiungendo altri 30 grammi di burro e l’odore della noce moscata; poi con quest’intingolo e con parmigiano condite la minestra. Non mi rimproverate se in queste minestre v’indico spesso l’odore della noce moscata. A me pare che ci stia bene; se poi non vi piace sapete quello che avete a fare.

Pellegrino Artusi La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.

1 pastasciutta-al-sugo-di-cinghiale-L-EUF49w3 pastasciutta-al-sugo-di-cinghiale-L-519lUe4 pastasciutta-al-sugo-di-cinghiale-R-JBSOtB

Ricette con la lepre

Lepre alla romagnola

La rinascimentale Lepre in dolce e forte

Lepre in umido con polenta