Torta con un Cuore all'interno

Torta con un Cuore all’interno

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Ingredienti e dosi

Per la torta bianca
250 gr. di farina, 125 gr. di zucchero, 3 uovo, 100 gr. di burro, 1 bustina di lievito, un bicchiere di rum o cognac,1 pizzico di sale.
 
Per la torta al cioccolato
250 g di farina, 200 g di zucchero100 g di olio1 yogurt bianco2 uova1 bustina di lievito, una bustina di vanillina, 50 gr. di cacao amaro.

Preparazione

Preparate la torta bianca
In una terrina cominciate a lavorare il burro con un cucchiaio di legno finchè non diventerà morbido. Aggiungete un po’ alla volta lo zucchero, mescolando finchè l’impasto non diventerà bianco
Aggiungete ora a una a una le uova intere. Sempre mescolando aggiungete la farina un po’ alla volta, il lievito, il pizzico di sale e il bicchiere di liquore. Preparate lo stampo ben imburrato e versatevi dentro il composto. Fate cuocere in forno medio (200°) per circa 30 minuti, provando la cottura con uno stecchino: quando esce dalla pasta pulito e asciutto, il dolce è cotto. Sfornare freddo.
Con uno stampino ricavare dalla torta bianca tanti cuori e togliere loro, delicatamente, la crosticina. Con la torta che rimane potete preparare un buona “Zuppa Inglese”.

Torta con un Cuore all’interno (2) Torta con un Cuore all’interno (9)Torta con un Cuore all’interno (3).Torta con un Cuore all’interno (4)

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Preparare il composto per la torta al cioccolato
In una terrina cominciate a lavorare il burro con un cucchiaio di legno finchè non diventerà morbido. Aggiungete un po’ alla volta lo zucchero, mescolando finchè l’impasto non diventerà bianco.
Aggiungete ora a una a una le uova intere. Sempre mescolando aggiungete la farina un po’ alla volta, il lievito, il cacao amaro, il pizzico di sale e il bicchiere di liquore.

Torta con un Cuore all’interno (5) Torta con un Cuore all’interno (6) Torta con un Cuore all’interno (7) Torta con un Cuore all’interno (8).

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Preparate uno stampo rettangolare, da plumcake, bene imburrato e versatevi dentro una parte del composto al cioccolato. Accostate il più possibile (per evitare che l’impasto cuocendo, entri tra l’uno e l’altro) i cuoricini ricavati dalla torta bianca, per tutta la lunghezza dello stampo e coprite con il resto dell’impasto al cioccolato.
Guarnite con alcuni cuori di pasta bianca e spolverizzate con abbondante zucchero. Così facendo si formerà una deliziosa crosta che, più zucchero verrà messo più sarà spessa.
Infornate in forno già caldo e fate cuocere in forno medio (200°) per circa 30 minuti, provando la cottura con uno stecchino: quando esce dalla pasta pulito e asciutto, il dolce è cotto. Sfornare freddo.

Variante

Il cuoricino interno potrà essere di altri colori se anzichè la tortabianca, si preparerà:

  • Torta di carote (questa ricetta prevede il cacao, ma basterà non aggiungerlo e si otterrà una torta arancio)
  • Torta di menta (il cuoricino sarà di un bel verde)
  • Oppure usare la torta al cioccolato per il cuore e la torta bianca per l’esterno.

Torta con un Cuore all’interno (7)

 Torta con un Cuore all’interno
Pastine dell'amore » alla maniera di Petronilla

Per San Valentino, le « Pastine dell’amore » alla maniera di Petronilla

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Sebbene si dica e si scriva che il Carnevale è ormai morto e seppellito; e sebbene se ne sia già cantato persino il “miserere”, pure è ben difficile che, ligi alle vecchie tradizioni familiari e… nazionali, non si voglia festeggiare il nostro italianissimo Carnevale almeno almeno con una di quelle festicciole casalinghe che fanno tanto felici i nostri ragazzi e i loro amici. Ebbene, se voleste fare all’economica un po’ di baldoria in casa, e presentare piatti di dolci, dolcissimi, pasticcini… eccomi a ricordarvi i cenci, le pastine frolle, i biscotti, ed i bignè, che vi ho già insegnato a fabbricare; e a dirvi come potreste anche preparare un bel piatto di quelle paste che si chiamano dell’amore, e alle quali, specialmente, corre sempre la mano allorché ci troviamo innanzi alla bacheca del pasticciere.
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Naturalmente, perché gli amori casalinghi possano dare l’illusione di essere stati comperati, bisognerebbe acquistare dal cartolaio le adatte scodelline di carta bianca pieghettata, e dal droghiere le ostie lievemente abbrustolite, dolci, quadrate o rotonde, e che, abbinate, dovranno poi contenere la dolcissima pasta.
Qualora non si potessero avere né scodelline né ostie, si potrà o rinunciarvi, o fabbricar alla meglio quelle, e sostituire queste, con i coni da lattemiele che vendono i lattai, oppure con biscotti savoiardi (o pan di Spagna) ritagliati a quadrati. Provveduto tutto… si cucinino sodi 5 uova. In un’insalatiera, e con cucchiaio di legno, si schiaccino i torli. Si sbuccino gr.125 di mandorle dolci che si saranno messe, per pochi minuti, in acqua calda per toglierne facilmente la bruna pelle; e si asciughino sulla stufa o nel forno. Si pestino le mandorle nel mortaio con altrettanto zucchero, ma non più di un cucchiaio delle une è un cucchiaio dell’altro ad ogni pestata.

Si setaccino, di mano in mano, per setaccio fino, e di mano in mano si raccolga il passato sul piatto. Si ripesti ciò che sarà rimasto su setaccio; si risetacci; e si ripeta l’operazione una terza volta. Si uniscano ai torli, prima la dolcissima farina di mandorle setacciata, poi gr. 10 di cioccolata trita, infine un po’ di raschiatura di limone, mezzo etto di burro. Si mescoli e si impasti con quel goccio di liquore (rosolio, maraschino, cognac o anche… marsala) che sarà necessario.
Si spalmi con il dolcissimo impasto in alto strato un’ostia; se ne sovrapponga un’altra; con il coltello si livelli e lisci la pasta tutt’ingiro; e questa infine si cosparga dei pezzettini di mandorle trite rimasti sul setaccio.
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Vi assicuro che, se poteste avere ostie e scodelline, nessuno potrebbe supporre che i vostri dolci dell’amore non siano stati fabbricati in una pasticceria; e che – se anche non poteste avere né queste né quelle – ognuno vedendo, ammirando, mangiando, gustando, dirà che quei coni… che quei biscotti… sono veramente tanti dolci amori!

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Pastine dell’amore alla maniera di Petronilla
Di Sarah Katzenell (originally posted to Flickr as goodies) [CC BY-SA 2.0, attraverso Wikimedia Commons
Dolce cuore facile facile

Un dolce cuore facile facile

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Questa torta è veramente facilissima e veloce da preparare e permetterà di fare un figurone anche a chi non ha manualità in cucina. Bella da presentare anche per le feste del Papà e della Mamma.

Ingredienti e dosi per una tortiera di cm. 25×26

300 gr. di farina 00, 100 gr. di cocco grattugiato, 200 gr. di burro, 150 di zucchero semolato, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci, acqua di rose per alimenti, colorante alimentare rosso, zucchero a velo.

Occorrente: 1 stampo per torte a forma di cuore, 1 stencil per torte con cuoricini.

Preparazione

Mescolate il burro a pomata con lo zucchero, incorporate quindi le uova e mescolate bene.Diluite 10 g. di colorante alimentare rosso in 14 g. di acqua di rose (le quantità possono variare secondo l’intensità di colore che volete ottenere) e versatelo nel composto; mescolate bene per amalgamare uniformemente il tutto.Incorporate la farina 00, la farina di cocco e il lievito. Mescolate bene per amalgamare il tutto.

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Montate il composto con le fruste elettriche.
Imburrate la tortiera (se userete uno stampo in silicone questa operazione non occorrerà) e versatevi il composto livellandolo bene.Infornate in forno già caldo a 170 gradi per 30 minuti circa.

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Sfornate e lasciate intiepidire per una decina di minuti, quindi togliete la torta dallo stampo e lasciate raffreddare completamente.Quando la torta sarà raffreddata, posizionatevi sopra lo stencil con i cuoricini e spolverizzate con lo zucchero a velo, quindi toglietelo delicatamente per non far sfumare i decori ottenuti.

Variante

Tagliate la torta a metà orizzontalmente. Bagnate le due metà con acqua di rose diluita con acqua zuccherata. Farcitela con panna e richiudete. Ricoprite con glassa.

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Apparecchiare decorare la tavola SAN VALENTINO

Apparecchiare e decorare la tavola di SAN VALENTINO

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La festa di San Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. Tale tradizione fu diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al Santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono. Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:

  • Una di esse narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: «…dal tuo Valentino…».
  • Un’altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d’affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini.
  • Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall’amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.

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Di © Nevit Dilmen, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18357513
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Confezionare i regali San Valentino: LEI e LUI

Confezionare i regali per San Valentino: per LEI e per LUI

↑Nella foto sopra, tutto è giocato sui toni del bianco e del rosso, ma con un pizzico di nero.

↓Nelle foto sotto, i regali sono avvolti in fascinosi foulard (Furoshiki).

Furoshiki  

Come confezionare regali con foulard (5)Come confezionare regali con foulard

 

 

 

 

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Come confezionare regali con foulard-regali-

Proposte originali per San Valentino.

Confezionare i regali per LEI

LEI gradirà un regalo avvolto in carta delicatamente fiorita. Rose e fiori antichi infiocchettati da nastri e organza.

Clicca sulle immagini per vederle ingrandite

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Confezionare i regali per LUI

 Per LUI sono più indicate incarti a tinta unita con materiali ricercati come la carta pergamena o la carta di riso. I fiocchi saranno a colori vivavi ed in contrasto ma tutti rigorosamente di raso.

Come confezionare le bottiglieCome confezionare le bottiglieCome confezionare le bottiglie

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La festa di San Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. Tale tradizione fu diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al Santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono. Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:
  • Una di esse narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: «…dal tuo Valentino…».
  • Un’altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d’affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini.
  • Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall’amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.
“A (136)” di Aysha butti – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
Confezionare i regali San Valentino: LEI e LUI
Menù di Pesce San Valentino

Menù di Pesce per San Valentino

Gustav Klimt, Il Bacio (particolre)

Menù

Antipasti
Antipasto di frutti di mare
Antipasto di Salmone
Primi
Riso con petali di rosa
Maccheroncini all’aragosta
Secondi
Salmone in crosta
Orata al forno in nido di patate
Nidi di carciofi
Sorbetto al limone
Dolce
Un dolce cuore facile facile
Dolci alla Nutella

Riso con salmone e petali di rosaMaccheroncini all'aragostaSalmone in crosta di saleOrata al forno con patate alla pugliese

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Antipasto di frutti di mare
Disponete sul piatto i frutti di mare già aperti, i ricci tagliati in due, i gamberi lessi e il limone a spicchi. A parte servite il pepe nel macinino: ognuno se ne servirà.

Antipasto di Salmone
Amalgamare in una ciotola il succo di due limoni insieme all’olio di oliva e al pepe. Lasciare riposare per 10/15 minuti. Intingere le fette di salmone nel guazzetto di limone preparato in precedenza ed adagiarle ad una ad una su di un piatto da portata. Cospargere sopra ilprezzemolo tritato. Accompagnare con crostini e burro fresco.

Nidi di carciofi
per 2 persone
4 carciofi, 100 gr. di mozzarella, tagliata a dadini, 2 filetti d’acciuga, dissalati e tagliati in due, olio q. b., prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di pangrattato, 1 cucchiaio di parmigiano o pecorino grattugiato, sale e pepe.
Togliere le foglie dure ai carciofi, tagliarli a 3/4, pareggiare i gambi (il rimanente dei gambi verrà cotto con i carciofi) e metterli in una terrina con acqua fredda acidulata con succo di limone. Riunire in una terrina la mozzarella, il formaggio grattugiato, il pangrattato, il prezzemolo, il sale ed il pepe. Lavorare con il cucchiaio fino a formare un composto omogeneo. Dopo aver lavato i carciofi sotto l’acqua corrente, sgocciolarli ed aprire le foglie al centro per mettervi il composto ottenuto e, sopra ad ognuno, poco filetto di acciuga. Adagiare i carciofi riempiti in una teglia e versare un po’ di olio. Bagnare fino a metà carciofo con acqua fredda aggiungendo i gambi rimasti.
Coprire la teglia e metterla su fuoco moderato e cuocere per circa 1 ora. Passare, quindi, la teglia scoperta in forno a 180 gradi per 15 minuti. I carciofi così cucinati possono essere serviti sia caldi che freddi.

Sorbetto al limoneDolce cuore facile facileCrostata alla NutellaServire il Vino ad ogni vino il suo bicchiere Abbinamento cibo-vino

 

 

 

 

Menù di Pesce San Valentino
Menù di Carne San Valentino

Menù di Carne per San Valentino

Antonio Canova, Amore e Psiche

Menù

Antipasti
Crostini misti, Crostini al tartufo
Crostini al paté di porcini con tartufo nero e salamino
Primi
Penne ubriache
Secondi
Anatra all’arancia
Asparagi in abbraccio di salse
Dolce
Fragole ricoperte di cioccolato
Torta con un Cuore all’interno
Dolci alla Nutella

Crostini al paté di porcini con tartufo nero e salaminotartine menu-di-carne-san-valentino Penne ubriache di papà MarioAanatra all'arancia.

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.Crostini misti
Pane, paté di olive nere, formaggio, pomodori maturi, olio e sale.
Lavare il pomodoro e tagliarlo a dadini. Condire con sale e olio. Ridurre le olive snocciolate in una crema morbida.
Affettare il pane a fette sottili e tostarle in forno. Condire le fette di pane con il pomodoro, il paté di olive, il formaggio. I crostini farciti di formaggio vanno ripassati per 2 minuti al grill e serviti caldi. Disporre i crostini nel piatto di portata alternando i colori

Crostini al tartufo
Prendete a preferenza i bastoncini di pane e tagliateli a fette diagonali: in mancanza di essi preparate fettine di pane a forma elegante, arrostitele appena e così a bollore ungetele col burro. Sopra di esse distendete i tartufi preparati nel modo descritto al n. 269 e bagnateli coll’intinto che resta.
269.
Prendete un tegamino di metallo, versate nel medesimo tant’olio che appena ne ricuopra il fondo, distendete un suolo di fettine di tartufi, spargendovi sopra pochissimo parmigiano grattato e una presa di pangrattato. Ripetete la stessa operazione per tre o quattro volte, secondo la quantità, e per ultimo condite con olio, sale, pepe e qualche pezzettino di burro, il tutto a piccole dosi perché non nausei. Mettete il tegame al fuoco e quando avrà alzato il bollore annaffiate con un ramaiolino di sugo di carne o di brodo e un po’ d’agro di limone. Ritirate presto dal fuoco questo intingolo e versatelo sopra i petti già rosolati nel modo anzidetto. Non avendo i tartufi, servitevi di funghi secchi rammolliti tritati all’ingrosso, e se manca l’agro di limone ricorrete al sugo di pomodoro o alla conserva.
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Asparagi in un abbraccio di salse
per 2 persone:
500 gr. di asparagi, 1 frutto di mostarda trittao finissimo, 1 cucchiaio di salsa Rubra, 1/2 cucchiaino di salsa Worchester, 3 cucchiai di mayonese, qualche goccia di cognac, sale.
Raschiare leggermente gli asparagi per non sciuparli, legarli in mazzetto e lessarli in piedi in abbondante acqua bollente e salata. La cattura varia, dal momento della ripresa dell’ebollizione, da 12 a 14 minuti per gli asparagi piccoli e 18 a 20 minuti per quelli grossi. In una ciotola mettere la mostarda ed aggiungere la salsa Rubra, la Worchester, la mayonese ed infine il cognac. Mescolare con una frusta ogni volta che verrà aggiunto un ingrediente in modo che il tutto si amalgami bene. Sgocciolare gli asparagi, slegarli e disporli nel piatto di portata: coprirli per tre quarti con la salsa “di salse”. Servire, volendo, con uova sode a spicchi.

Fragole ricoperte di cioccolato Клубника_в_шоколадеTorta con un Cuore all'internoCrostata alla NutellaServire il Vino ad ogni vino il suo bicchiere Abbinamento cibo-vino.

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Menù di Carne San Valentino
Menù afrodisiaco San Valentino

Menù afrodisiaco per San Valentino

 Menù

Antipasti
Salade Gourmet con Foie gras
Cocotte di patate e funghi
Primi
Pasta alla créme
Penne in Salsa Rosa
Secondi
Tournedos au poivre rose
Bollito in Salsa Pearà
Dolci
Fragole ricoperte di cioccolato e Dolci alla Nutella

Salade Gourmet con Foie
Insalatina con foie gras
Fagiolini lessati su un letto di insalatina Valerianaconditi un olio, sale e salsa Dijon. Ricoperti con fettine sottili di foie gras e un giro di pepe.

Accompagnare gli antipasti con vino bianco: Soave

Pasta alla créme
Fondere nel burro il Taleggio e il Gorgonzola. Condire con la salsa la pasta lessata e spolverizzare con pepe.
 
Penne in Salsa Rosa
200 gr di pasta, 100 gr di pomodori da sugo, 50 gr di panna liquida da cucina, olio d’oliva, aglio, senape, pepe e sale q.b.
Cuocere la pasta al dente, scolatela e conditela con un filo di olio d’oliva per non farla incollare; quindi mescolate con cura e lasciate raffreddare. Preparate la salsa rosa: scottate i pomodori in acqua bollente, sbucciateli e passateli al setaccio; mescolate al passato di pomodori la panna, un cucchiaino di senape, 1/2 spicchio di aglio. Aggiustate di sale e pepe; quindi mescolate la salsa alla pasta.
Accompagnare i primi con vino bianco Soave

Tournedos au poivre rose
Medaglioni al pepe rosa
Prendete un bel tournedos (medaglione di filetto spesso 3 cm) del peso di circa 150 gr. sgrassatelo e paratelo perfettamente, quindi salatelo ed infarinatelo leggermente. Fatelo rosolare in un saltiere con un po’ di burro , e, quando sara’ ben rosolato da ambe due i lati, eliminate ilburro cotto rimasto in padella. Unite una decina di grani di pepe rosa e bagnate con un bicchierino di buon brandy, fate flambare ed aggiungete qualche goccia di sugo di vitello. Togliete il filetto dal saltiere “tirate”(fate addensare) la salsa aggiungendo una noce di burro crudo o se preferite pochissima panna. Versare sul filetto che avremo lasciato rosa all’interno,e servire ben caldo.

Bollito in Salsa Pearà
Salsa Pearà
400 gr di pane raffermo grattugiato, 200 gr divisi in parti uguali di: midollo di bue, midollo di vitellone e midollo di maiale, mezzo litro di brodo di manzo, 40 gr di burro, pepe per metà macinato sottilissimo, il restante macinato ranuloso.Raccogliere il brodo non sgrassato di un buon pezzo di manzo lesso. Prendere il pane raffermo e renderlo biscotto in forno, senza bruciarlo. Prendere una pentola di cotto o di ferro smaltato e porre a fuoco lento il midollo di bue, di vitellone e di maiale oppure solo di manzo, e scioglierlo da crudo.

Si può usare anche il midollo tolto dagli ossibuchi bolliti. Mescolare al burro. Quando il midollo si sarà fuso con il calore, versare un mestolo pieno di brodo per persona, ben bollente, in modo da non interrompere la continuità di cottura. dopo qualche minuto di bollitura, versare un pugno di pane grattugiato per persona, lasciando bollire molto lentamente per almeno un’ora e mezza, due ore. un quarto d’ora prima di ritirare dal fuoco, aggiungere il pepe sottile e granuloso. a questo punto, per dare la giusta consistenza cremosa alla pearà , aggiungere del brodo o del pane grattugiato. Tenere presente che raffreddando anche di poco, cambia la consistenza dell’impasto.

Se è di consistenza densa in piena cottura, raffreddando, l’impasto sarà certamente troppo consistente e viceversa. portare a tavola a temperatura più calda possibile, eventualmente aiutandosi con uno scaldatore a fiamma o a piastra. E’ da tenere ben presente che anche il midollo tende, perdendo calore, a consolidarsi. Salsa di gradevolissimo gusto, che lascia alla volontà di ognuno la quantità del pepe. Non esagerare nel gusto piccante del composto. complemento perfetto per lessi misti e per il cappone lesso, anche in occasioni di festività , perfetto complemento anche per crostini di polenta ben brustolata sulla brace.
Accompagnare i secondi con vino Amarone

Ccocotte di patate e funghiFragole ricoperte di cioccolato Crostata alla NutellaServire il Vino ad ogni vino il suo bicchiere Abbinamento cibo-vino

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Menù afrodisiaco San Valentino

 

Torta salata al salmone e caviale

Torta salata al salmone e caviale

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 Ingredienti e dosi per 10-12 persone

per la pasta
400 gr. di farina, 300 gr. di burro, 4 uova, 20 gr. di lievito di birra, 1 cucchiaino di zucchero, 1/2 dl. di latte tiepido, 20 gr. di burro per imburrare lo stampo, sale e pepe.

per farcire
240 gr. di caviale (meno care, le uova di lompo), 100 gr. di burro morbido, 300 gr. di salmone affumicato tagliato sottile, 6 cucchiai di panna liquida, 8 cucchiai di panna montata. 240 gr. di tonno al naturale, 50 gr. di pistacchi tritati.

Preparazione

Preparare la pasta:
fare sciogliere il lievito con il latte tiepido. Unire gli ingredienti ed impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo e molto morbido. Versare la pasta in uno stampo, imburrato, di 24 cm. di diametro con i bordi alti. Fare lievitare per non meno di 2 ore: deve raddoppiare di volume. Cuocere in forno a 180 gradi per 45 minuti. Raffreddare. Tagliare la pasta orrizzontalmente in 4 strati.

Preparare una mousse di salmone:
passare al setaccio 200 gr. di salmone con 3 cucchiai di panna liquida e unirvi 4 cucchiai di panna montata.

Prepararre una mousse di tonno: nello stesso modo di quella al salmone..

Spalmare il primo strato di pasta con la mousse di tonno, il secondo con la mousse di salmone e il terzo con il burro morbido e il caviale. Coprire con l’ultimo disco di pasta e spalmare la superficie e i lati con burro morbido. Fare aderire sui lati i pistacchi tritati.
Guarnire la superficie con il salmone rimasto facendo scendere leggerrmente le fettine sui lati. Mettere la torta in frigo per 2-3 ore e toglierla 20 minuti prima di servire.

Si conserva in frigorifero per 1 giorno.

  “Regali dalla mia cucina”
Ingedienti per la Torta salata al salmone e caviale
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Maccheroncini all'aragosta

Maccheroncini all’aragosta

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E’ un piatto molto raffinato e costoso, da preparare per ospiti esigenti e per veri buongustai.

Ingredienti e dosi per 4 persone

400 gr. di maccheroncini, 200 gr. di polpa di aragosta, 120 gr. di burro, 1 dl. di panna liquida, 30 gr. di tartufo (facoltativo), 30 gr. di farina, 1/4 di l. di latte, sale, pepe, noce moscata grattugiata, parmigiano grattugiato q.b.

Preparazione

La polpa di aragosta deve essere già lessata e fredda. Con 50 gr. di burro, la farina e il latte preparate una salsa besciamella fluida ed insaporitela con la noce moscata. Toglietela dal fuoco e mescolatevi la panna, del parmigiano grattugiato

Cuocete la pasta al dente in abbondante acqua salata, conditela subito con la salsa preparata caldissima e con dell’altro parmigiano. Disponetela sul piatto di portata e copritela con la polpa d’aragosta tagliata a piccoli medaglioni e con delle fettine sottili di tartufo (facoltativo).

La  Buona Tavola 1986

Aragosta

In un pranzo che vuol essere importante, va servita sgusciata. Si mangia con le posate da pesce. Quando è servita con il guscio è accompagnata dall’apposito schiaccianoci per rompere le chele e dalle speciali forchettine a due denti per estrarne la polpa, nel far questo si tiene il guscio fermo con la sinistra e con la destra si usa la forchetta: è necessario individuare il punto più adatto per staccare la polpa, questa operazione va fatta con garbo e disinvoltura.

Ricette
  1. Homard à l’américaine.
  2. Ronde de homard.
  3. Homard au fruits exotiques.
  4. Homard Thermidor.
Maccheroncini all’aragosta
Tanti cuori con amore

Tanti cuori con amore per tante occasioni

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Per San Valentino Chi non si commuoverebbe nel ricevere una deliziosa composizione floreale a forma di cuore con rose rosse, simbolo sgargiante dell’amore, soprattutto in occasione di San Valentino?

Per la Festa della Mamma. Una così bella composizione, sarà molto gradita anche alla mamma, alla nonna, alla zia: le rose saranno rosa o di altro colore delicato. Altrettanto gradita sarà, se verranno utilizzati fiori “meno impegnativi” come, per esempio, il cuore di erica e fiori (tutorial con foto della maestra fiorista Beate Walther che dimostra come costruire step by step un coloratissimo cuore per la Festa della Mamma).

Cuori per il prossimo San Valentino! 37 Foto immaginidivertenti.org

 I motivi a cuore svolgono un ruolo importante nelle decorazioni. Favoriti dal movimento Arts and Crafts¹, una corrente artistica che si diffuse in Inghilterra intorno al 1880, i cuori in passato venivano incisi soprattutto sugli schienali delle sedie di legno. I motivi a cuore sono anche associati allo stile country americano e vengono applicati a stencil sulle pareti o sui mobili. Semplici, dalle forme arrotondate e graziose, i cuori, costituiscono un bellissimo modello da disegno: si possono ottenere facilmente, tagliandoli sulla carta oppure sul tessuto, ricavandoli da un semplice modello disegnato.

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cuore 1riso petali di rosa

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.¹Arts and Craft Movement (movimento delle arti e dei mestieri) è stato un movimento artistico per la riforma delle arti applicate, una sorta di reazione colta di artisti ed intellettuali all’industrializzazione galoppante del tardo Ottocento. Questa corrente artistica si prefiggeva di rivalutare l’artigianato e la singola opera nei confronti della produzione in serie. Le radici di pensiero di questo movimento si sviluppano dalle considerazioni di Augustus Pugin sull’enfatizzazione dello stile gotico, quale unico stile che contiene i principi della cristianità e, di conseguenza, della purezza e dell’onestà, incapace di nascondere la struttura. Seguace di Pugin fu John Ruskin, il quale afferma che il nuovo stile deve nascere sulle orme del lavoro medievale, caratterizzato dalla semplicità del lavoro dell’uomo e pertanto, concettualmente in contrapposizione alla freddezza dell’industria. Il lavoro che Morris propone si basa sulle orme delle antiche corporazioni medievali. Il Medioevo viene visto come un periodo positivo, con una società più coesa e quindi modello anti-industriale. La sua produzione, di tappeti, tessuti, mobili, metalli, quindi nasce come anti-industriale, e con una forte componente collaborativa (morris disegna e riprogetta mobili,rossetti li dipinge,lo stesso morris crea decorazioni geometriche bidimensionali che hanno la caratteristica di essere riprodotte serialmente in quanto sono standardizzate e codificate) tuttavia pone le basi dei principi del design moderno, perché è una produzione eclettica, ariosa molto più moderna dell’industria del tempo; nonostante questo, è destinata a fallire per i suoi costi elevati e per l’impossibilità di distribuire i suoi prodotti ai vari strati sociali.
cuore regalino-confezionatoTanti cuori con amore
Luci e atmosfere: le candele Christmas pudding

Luci e atmosfere: le candele

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Le candele sono quasi certamente la più antica forma di luce artificiale inventata dall’uomo.

In Egitto erano note già nel 3000 a.C.; in Europa, nel Medioevo, i religiosi fabbricavano con la cera d’api candele per le funzioni solenni; nel secolo scorso, con la cera di paraffina e il perfezionamento degli stoppini, nasceva la produzione seriale delle candele bianche, più pulite e durevoli.

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Il tremolio del fuoco che arde nel camino e quello della fiamma delle candele sembrano essere portatori di messaggi magici. Non vi è di più spiccatamente natalizio di un candeliere di ottone o di vetro con delle candele rosse accese e il fuoco di un caminetto che scoppietta allegramente. Candele e caminetto creano un’atmofera calda, accogliente e di intimità e il loro fuoco attrrae per la sua danza ipnotica. Il tremolio di una fiamma ha un effetto irresistibilmente calmante e piacevole; la luce del fuoco è perennemente mobile e un elemento da non sottovalutare è quello dato a livello sensoriale: la luce del camino e delle candele ha un livello più basso di luminosità rispetto alla luce artificiale, non abbaglia, fa fantasticare ed abbellisce ogni ambiente. Un altro aspetto da non sottovalutare è il colore che solitamente è bello, dorato e caldo.

Non aspettate di festeggiare qualche anniversario in un ristorante romantico per pranzare a lume di candela. Accendetene più di una sulla vostra tavola e mettetene tante in soggiorno. Illuminate la casa con mille colori e forme, subito l’atmosfera si farà per incanto più misteriosa e fiabesca.

Non aspettate Natale o Capodanno per inserirle nel vostro arredamento, ma usatele per sottolineare le vostre serate. Raggruppatele sui tavoli o dovunque vi piaccia. Create luci a diverse altezze. ottimo anche l’effetto “candele più luce artificiale”, in questo caso però lasciate che siano le candele a prevalere. Se vi piace il colore sbizzarritevi con l’azzurro, il viola, il verde, così inusuali. Oppure accostate candele gialle a candele rosse e arancio ne enfatizzerete l’effetto caldo, di fiamma che brucia.

Il Centrotavolacandele-natale (3)

Potete realizzare un centrotavola natalizio creando un gruppo di candele di forme e altezze diverse tutte dello stesso colore ma in tonalità variabili. Fissatele con un po’ di cera liquefatta su un piatto o su un piccolo vassoio, che nasconderete ad arte con dei rametti di agrifoglio o di altro sempreverde. Date brillantezza alla composizione con tocchi d’oro argento: potete farlo o con dei lievi spruzzi di polvere lucente, sia con dei nastrini arricciolati a spirale.

Oro splendente. Anche gli oggetti più comuni acquistano fascino se raccolti attorno a un gruppo di candele impreziosite da tanti palloncinioro e da un centrino lucente.

Sicurezza innanzitutto
Il rischio di incendio attribuibile alle candele è piutttosto basso a meno che non vengano accostate a materiali infiammabili, quali foglie, fiori essiccati o ghirlande di carta. Sono consigliabili, comunque, certe precauzioni:

  • fissate saldamente le candele al candeliere, per evitare che si inclinino o cadano;
  • accertatevi che i candelieri siano ben saldi e fuori dalla portata dei bambini;
  • controllate sempre di aver spento tutto prima di uscire dalla stanza;
  • per ragioni di sicurezza, le candele vanno spente prima che siano consumate troppo.

Acquistate un piccolo spegnitoio: se soffiate forte sulla fiamma la cera calda rischia di finire sulla tovaglia o sui mobili.

La scelta delle candele
Le candele danno un tocco particolare ad ogni serata, dalla più intima e domestica alla più importante: una cena a due lume di candela sarà più romantica , una tavola con dei candelabri importanti sarà più raffinata. La varietà di candele fra cui scegliere è vastissima. ed è vastissima anche la gamma delle candele da esterni, utili non solo per illuminare le cene in giardino o in terrazzo, ma anche per allontanare gli insetti. Non resta, dunque, che liberare la fantasia. Molte candele ornamentali sono ancora prodotte a mano ed è questa la ragione dei loro prezzi elevati. Gli appassionati del fai da te possono sperimentare la fabbricazione domestica delle candele.

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Le candele vengono prodotte in varie forme, colori e dimensioni.
  • Lumino, piccolo e basso, usato negli scaldavivande, nei brucia essenze, nel fojòt, nei lumi.
  • Cero, candela votiva di grosse dimensioni, vedi cero pasquale.ì
  • Candelina da torta, da mettere sulla torta di compleanno o sull’albero di Natale, oggi in tutte le forme e colori.
  • Moccolo o candelotto candela di forma tozza, non ha bisogno di un supporto per stare in piedi
  • Cerone, candela in contenitore trasparente per uso votivo
  • Fiamma” o “Padella romana”‘, candela in contenitore bassa e larga con stoppino largo per illuminazione decorativa di giardini e strade.
Oggi, comunque, se ne trovano di svariati tipi e con varie profumazioni che offrono un benessere olfattivo sfruttato molto dall’aromaterapia.
  1. Fantastico e romantico. Il rosa è un colore che si usa associare alla femminilità, ai romanzi d’amore, ma il rosa sa anche vibrare, riscaldare la più triste delle stanze, aggiungere quel pizzico di vita che manca in un insieme di colori neutri.
  2. Addobbo di Natale. Il bel candelabro antico a otto bracci è stato addobbato con delle insolite ghirlande cariche di mele e pigne di larice. la luce delle candele raggiunge gli oggetti argentati sul piano e li inonda di bei riflessi.
  3. Atmosfera magica al momento di infiammare il Christmas pudding e quando arrivano i dolci.

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Idee creative, De Agostini 1987
L’albero di Natale
è, con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. Si tratta in genere di un abete (o altra conifera sempreverde) addobbato con piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi, piccoli regali impacchettati e altro. Può essere portato in casa o tenuto all’aperto, e viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale (spesso nel giorno dell’Immacolata concezione), e rimosso dopo le feste. Soprattutto se l’albero viene collocato in casa, è tradizione che ai suoi piedi vengano collocati i regali di Natale impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. […]
La leggenda racconta che l’origine delle “lucine natalizie” si deve a Martin Lutero che una notte di Natale guardando lo splendore del cielo stellato, volle riprodurlo addobbando con candele l’albero di Natale.

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“Candletable” di WillieWax – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons –
Luci e atmosfere: le candele