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Garganelli con stridoli e pancetta (Silene vulgaris)

Primavera tempo di Stridoli in Romagna. Tra le migliori erbe di campo commestibili, cresce spontanea ed ha un sapore dolce e delicato. Un ottimo condimento per i garganelli fatti in casa, con pancetta saltata in padella e parmigiano. Federica.tamburini.75

  • La Silene vulgaris è conosciuta in gastronomia con il nome di silène rigonfiagrisol, strigoli, stridoli, carletti, strisci, scrissioi, s-ciopit o sclopit, s-ciopetin, cuietconcigli) ed è fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura poi le foglie basali diventano troppo coriacee. È possibile trovarla nei prati, arbusteti, boschi radi e margini dei sentieri. Si mangia sia cruda, sia cotta (come gli spinaci), in risotti, minestre, ripieni, ravioli e frittate: ha un sapore dolce e delicato.
  • garganelli (in dialetto romagnolo: garganéi o macaró ruzlé o zuflót) sono un formato di pasta all’uovo tipica della Romagna, realizzata a mano. Vengono cucinati asciutti, tradizionalmente con sugo di piselli, con scalogno e pancetta, ragù alla romagnola o alla salsiccia, e con abbondante parmigiano reggiano.

stridoli strigoli

Le tagliatelle con stridoli e pancetta sono un primo piatto della tradizione romagnola. Ecco la ricetta

Ingredienti per 4 persone 
  • 300 gr. di garganelli,
  • 300 gr. di stridoli lavati,
  • 100 gr. di pancetta,
  • ½ cipolla,
  • ½ bicchiere di vino bianco,
  • 1 spicchio di aglio,
  • olio qb.
  • Se volete farli col sugo di pomodoro, aggiungete 600 gr. di salsa.
Preparazione

In una padella capiente, fate soffriggere nell’olio un  trito di cipolla e aglio. Aggiungete la pancetta a dadini, versate il vino e fatelo evaporare. Unite gli stridoli spezzettati a mano. Lasciate insaporire qualche minuto, aggiustate di sale e cuocete per 10 minuti.

Cuocete i garganelli in abbondante acqua salata, scolateli al dente e saltate nella padella con il sugo di stridoli.

Servite con una spolverata di parmigiano grattugiato.

stridoli garganelli

Ricette con erbe di campo spontanee

mezze-penne-con-asparagi-selvatici-di-bosco-L-Ing4b1ortiche come pulire.

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Frittata con gli stridoli (Silene vulgaris)

1. Tagliatelle con gli stridoli (Silene vulgaris), ricotta e pomodorini

2. Tagliatelle con stridoli e formaggi

3. Tagliatelle con stridoli, pancetta affumicata e pecorino

Triangoli ripieni con stridoli (Silene vulgaris) e ricotta

Garganelli Stridoli e Pancetta.jpg [[File:Garganelli Stridoli e Pancetta.jpg|Garganelli_Stridoli_e_Pancetta]]
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E’ Carsôn, il crescione (o cassone) romagnolo alle erbe di campagna

E’ anche questa una ricetta di vecchia tradizione, specialità locale della zona di Forlì, dove un tempo veniva venduta per strada da caratteristici venditori ambulanti. Si tratta di grossi ravioli ripieni di verdura e cotti, come la piadina, sull’antico testo di terracotta. Si possono farcire anche con zucca e patate, cavoli, spinaci, strigoli, luppolo selvatico, ortica, pungitopo, rosolacci, salsiccia, mozzarella e pomodoro e cosi via.

romagnolo piadina crescione

Crescione alle erbe

ingredienti per 6 persone
  • 1 kg. dii farina
  • 150 gr. di strutto
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di bicarbonato
  • 1 bicchiere abbondante di acqua o latte tiepidi
  • 1 kg di erbe di campagna (spinaci, cicoria, bietole, strigoli, rosolacci, ecc)
  • 150 gr. di lardo
  • 2-3 spicchi di aglio
  • sale e pepe
Preparazione

 Si lessano le erbe, si strizzano ben bene, si passano al tegame con lardo battuto, aglio, sale e pepe abbondante. Intanto, si ricavano dall’impasto dei dischi più piccoli delle normali piadine. Sulla metà di ogni disco si stendono le erbe insaporite, si ripiega sopra l’altra metà, si schiacciano bene i bordi premendo coi rebbi di una forchetta, senza punzrecchiare la superficie per non disperdeere gli umori. Si cuociono sulla teglia, ma si possono anche friggere in padella con abbondante strutto bollente.

L. Babbi cappelletti, Civiltà della tavola contadina in Romagna, Milano, Idealibri 1993

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romagnolo piadina crescione

Piadina romagnola formaggio Squäquaròn

Piadina romagnola con salsiccia cipolle

 

 

 

 

zuppa di stridoli ortiche

Zuppa con le erbe primaverili: Strigoli con pancetta e pomodori

La Silene vulgaris è conosciuta in gastronomia con il nome di silène rigonfiagrisol, strigoli, stridoli, carletti, strisci, scrissioi, s-ciopit o sclopit, s-ciopetin, cuietconcigli, ed è fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura poi le foglie basali diventano troppo coriacee. È possibile trovarla nei prati, arbusteti, boschi radi e margini dei sentieri.
Si mangia sia cruda, sia cotta (come gli spinaci), in risotti, minestre, ripieni, ravioli e frittate: ha un sapore dolce e delicato.
Le erbe spontanee
L’uso culinario delle erbe, considera generalmente come erbe le parti della foglia verde (secca o fresca) rispetto alle spezie, che invece sono prodotte da altre parti della pianta, come semi, bacche, radici, frutti o cortecce, di solito essiccate.
Le erbe spontanee e selvatiche che possono essere raccolte e mangiate, essendo eduli cioè commestibili. vengono usate per preparare vari piatti in cucina o talvolta usate in sostituzione di un ortaggio simile. generalmente si raccolgono le foglie per consumarle crude in insalata oppure cotte: bollite o saltate in padella oppure come ingrediente per zuppe, minestre, risotti, ravioli, gnocchi, sciroppi.
Quali sono le erbe selvatiche che si possono mangiare? Le erbe selvatiche commestibili sono tante, eccone alcune: asparago, bietola, borraggine, cicoria selvatica, finocchio selvatico, luppolo, malva, melissa, menta, orticapungitoporosolacciosambucostridoli (strigoli), tarassaco.

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 Zuppa di strigoli con pancetta e pomodori freschi

Ingredienti per 4 persone
  • 600 gr. di strigoli (o l’erba primaverile che preferite: ortica, pungitopo, rosolacci ecc.)
  • 50 gr. di pancetta
  • 4 fette di pane casereccio
  • 200 gr. di pomodori freschi
  • 1 cipolla
  • pepe in grani
  • sale
  • olio extravergine d’oliva (evo)
 Preparazione
  1. Mondate e lavate accuratamente gli stridoli / o le erbe che avete scelto).
  2. Affettate finemente la cipolla; tritate grossolanamente la pancetta; mondate e lavate i pomodori freschi, privateli dei semi e tagliateli a filetti. In una casseruola scaldate 4 cucchiai di olio, aggiungete la cipolla e la pancetta e fate soffriggere per qualche minuto a fiamma moderata.
  3. Aggiungete i pomodori e cuocete per circa 10 minuti; quindi unite gli strigoli (o le erbe che avete scelto), salate, coprite e proseguite la cottura per 10 minuti aggiungendo di tanto in tanto un poco d’acqua calda.
  4. In una padella tostate le fette di pane, spezzettatele grossolanamente e suddividetele nelle ciotole individuali.  In ogni ciotola versate una parte di zuppa, insaporite con pepe macinato al momento e servite.
Vini

Trebbiano, Biferno bianco, Favorita delle Langhe

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