pere soufflé patina apicio (3)

Patina de piris, Soufflé di pere – Apicius, De Re Coquinaria.

Marcus Gavius Apiciius
De re coquinaria 

Liber IV – Pandecter

230 p.Chr.n.
pere soufflé patina apicio (2)

Liber IV – Pandecter

II. PATINAE PISCIUM, OLERUM, POMORUM

35. Patina de piris – Apicius, De Re Coquinaria

Foto e ricetta by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany. Wikimedia Commons
Ingredienti
  • 675 g di pere (sbucciate e senza torsolo),
  • 3 uova sbattute,
  • 60 g di miele chiaro,
  • 280 ml di Passum (vino passito),
  • un po’ di olio d’oliva,
  • 15 ml di liquamen (garum),
  • 1 cucchiaino di cumino macinato,
  • 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato.
Pere, uova, miele, vino passito, olio, liquamen, cumino, pepe.

Pere, uova, miele, vino passito, olio, liquamen, cumino, pepe.

Istruzioni:

Sbucciare e togliere il torsolo alle pere e tritarle grossolanamente. Cuocetele finché saranno morbide nel vino passito e nel miele. Passare l’intero composto attraverso una bocchetta o lavorarlo fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere il cumino, l’ olio, la salsa di pesce e le uova e lavorare nuovamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare in una pirofila unta e cuocere in forno preriscaldato a 190°C (gas 5) per 20 minuti o finché non si solidifica. Servire caldo con una spolverata di pepe nero appena macinato.

 Recipe from Apicius’ De Re Coquinaria (taken from The Classical Book by Andrew Dalby and Sally Grainger)

APICIO antica roma libri

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1  Ingredienti Patina de piris (pear soufflé) – Ingredients (15006539841).jpg [[File:Patina de piris (pear soufflé) – Ingredients (15006539841).jpg|Patina_de_piris_(pear_soufflé)_-_Ingredients_(15006539841)]]
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Marmellata senza zucchero (uva e pere) Petronilla

Marmellata senza zucchero (con uva e pere) della Petronilla

« Poichè quella tale marmellata che vi ho insegnata, quella… che costa proprio niente e che si fa coi pomidoro acerbi, ha fatto, come si suol dire… colpo, oggi voglio insegnarvene un’altra, che costa ancora meno, in quanto che, per farla, non occorre nemmeno lo zucchero; quello zucchero, intendo, che si deve comperare dal droghiere.

Occorrono, invece, uva e pere, ma se voi, econome massaie, sapete quanto costa al chilo l’uva, quanto le pere e quanto lo zucchero, potete far subito i vostri conti e, naturalmente, i relativi confronti.

Per fare una tale marmellata, comprate 8 chili di uva, ma di uva che sia molto dolce, cioè ricca di quegli zuccheri naturali che abbondano nei frutti quando sono stramaturi (io, per far la marmellata, ho ricorso all’uva moscata); schiacciatela su di un setaccio; raccogliete il mosto in una pignatta; fatelo bollire; appena leverà il bollore, abbassate la fiamma; e, mescolando spesso, lasciate ancora bollire, ma sempre adagio adagio, e fino a che il mosto, bene ispessito, si sarà ridotto a circa metà del suo volume.

Aggiungete, allora, 1 chilo e 1/2 di pere sbucciate, tagliate in quattro, e ben monde dei loro semi. Fate ancora bollire; e sempre mescolando di tratto in tratto; e sempre a fiamma molto bassa; ché, se la marmellata si appiccicasse e bruciasse sul fondo della pignatta, sarebbe tutto rovinato! Dopo un’oretta di bollitura, la marmellata è fatta, e pronta per essere invasata!

***

Se voi, ora, pensate che questa marmellata senza zucchero sia una trovata della mia fantasia, voi sbagliate proprio della grossa; e se, facendola, la troverete squisita (come squisita l’ho trovata io che l’ho fatta proprio ieri) non la solita Petronilla dovrete ringraziare, ma bensì una gentile marchesa che dalla nostra bella Riviera ha voluto mandare per tutte noi (cuoche e massaie) questa sua preziosissima ricetta.»

da Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

Come STACCARE la marmellata dal tegame: occorre grasso non salato. Fatelo riscaldare. La parte bruciata si staccherà in una sola pellicola, lasciando intatta la superficie della casseruola.

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Petronilla, chi era?

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali
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“Pear preserve head space (8292255177)” di Leslie Seaton from Seattle, WA, USAMarmellata senza zucchero (uva e pere) Petronilla
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Ricetta per lo Strudel di Capo d’anno di Petronilla, con mele e/o pere, uva sultanina e rum

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
 Altre ricette di Petronilla, anno 1935
«In certe case, come in quella che, prima mi sposassi, era la mia, non può assolutamente mancare quel certo piatto, per ogni ricorrenza. Così, nella casa di modesta borghesia che mi ha vista crescere in grande allegria, sul finire del gran pranzo di «Capo d’anno» non poteva mai mancare lo strudel fra le sue fiamme. Lo strudel è un dolce a base di frutta; molto adatto per un pranzetto un pochino lauto; non lungo a fare; di grande apparenza; e di spesa veramente relativa qualora si abbia in casa rum che non costi molto; rum, cioè, preparato unendo il contenuto di una boccetta della relativa essenza a quel quantitativo di acqua, di zucchero e di alcole indicato sopra l’etichetta. Se anche voi (al par di me che son tanto ligia alle tradizioni della famiglia)… se anche voi voleste, quale vivo e allegro augurio per il nuovo anno… in quel tal giorno, recare in tavola, il dolce infiammato:
* * *
Mettete, sull’apposita asse, gr. 250 di farina bianca, un pizzico di sale, 1 cucchiaio di zucchero; riunite il tutto a montagna; fatevi nel mezzo un buco; versate nel buco un uovo intiero, ed un cucchiaio colmo di burro sciolto in 1/2 bicchiere di latte tiepido. Impastate; aggiungete ancora latte se fosse necessario; manipolate; rimanipolate; pensate che più lavorerete la pasta, più il dolce vi riuscirà squisito e… delicato. Allorché sentirete la pasta morbida e le vostre braccia un poco stanche, ammassate a palla la pasta; mettete sul fuoco una casseruola vuota, perché si riscaldi; ricoprite con essa la pasta; e lasciatela poi lì, al caldo, per una mezz’ora circa.
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Secondo il gusto, preparate intanto la frutta; preparatene circa 1 kg. e o sole mele; o sole pere; o mele e pere e prugne secche. Le mele e le pere sbucciatele; liberatele dal torsolo; affettatele fine. Le prugne rammollitele in acqua e snocciolatele. Tagliate poi il picciolo a ciascuno degli acini di un etto di uvetta sultanina e lavateli con un goccio di quel rum. Tirate, con la pasta riposata, una sfoglia il più possibile sottile; ungetene la superficie con burro liquefatto; stendetevi sopra la frutta affettata, lasciando vuoto, per 2 dita, l’orlo tutto in giro; e spargete, sopra la frutta, l’uva sultanina, 2 prese di cannella in polvere, 3-4 cucchiai di zucchero, e 1/2 etto abbondante di burro liquefatto. Adagio adagio (che non si rompa!) arrotolate su se stessa la sfoglia con il suo ripieno, fino ad averne un bel rotolo lungo; schiacciatelo ai 2 capi fortemente (che frutta non scappi!) e leggermente al di sopra (che sia appiattisca un poco); passatelo, curvandolo, in una tortiera di rame bene imburrata; pennellatene con burro fuso la superficie (che si faccia, così, ben lucida) e cucinate in forno o fra le brage.
Al momento di servire (ma solo allora!) fate scivolare lo strudel sul piatto; innaffiatelo senza economia con quel rum; date fuoco; e…
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E quando il fiammante dolce farà la sua comparsa, come non potrebbe venir accolto da uno scrosciante evviva generale?»
Altre ricette di Petronilla anno 1935
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Ricetta dello Strudel FLAMBÉ per Capo d’anno della Petronilla

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Jablkový závin z listového těsta (Apple strudel) 03.jpgJablkový závin z listového těsta (Apple strudel) 04.jpgJablkový závin z listového těsta (Apple strudel) 06.jpgStrudel.jpgStrudel zu Weihnachten.jpg
Torta di pere senza uova

Torta di pere senza uova

Col termine pera si intende il frutto (in realtà si tratta di un pomo, un falso frutto) delle piante del genere Pyrus Alcune delle specie producono frutti eduli e vengono perciò coltivate, quella più diffusa è la specie Pyrus communis. La pera è ricca di zuccheri semplici, specialmente fruttosio. La prevalenza di potassio la rende adatta ad una dieta iposodica (cioè una dieta priva di sodio). La pera risulta disponibile per gran parte dell’anno e si consuma al naturale o cotta in sciroppo di zucchero.

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Ingredienti e dosi
  • 3 pere succose,
  • 125 gr. di yogurt intero bianco o alla pera (1 vasetto),
  • 250 gr. di zucchero (2 vasetti),
  • 500 gr. di farina 00 (4 v.),
  • 1 bustina di lievito vaniglinato,
  • a piacere 1 bicchierino di acquavite (grappa, cognac),
  • ¼ di vasetto di olio di semi.
Preparazione

Sbucciate le pere e tagliatele a cubetti. Passatele in poca farina, quindi eliminate l’eccesso. Mescolate lo yogurt e lo zucchero. Aggiungete la farina setacciata e il lievito. Versate a filo l’olio e mescolate molto bene. Foderate con carta forno una tortiera, riempitela con l’impasto ottenuto e versatevi i cubetti di pera. Spolverizzate la superficie con abbondante zucchero, così facendo in cottura si formerà una crosta croccante.

Mettete in forno già caldo a 180-200 gradi per 30-45 minuti circa: controllate la cottura inserendo nella torta uno stecchino, se uscirà pulito ed asciutto il dolce sarà pronto. Lasciate raffreddare dento il forno

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Clafoutis di banane

Banane flambées

Torta di pere senza uova