buffet Tartine, canapé, stuzzichini

Come si presenta il BUFFET: Tartine, canapé, stuzzichini

La cura degli accessori del bar e la presentazione del Buffet devono essere perfetti. Sarà necessario apparecchiare una lunga tavola con una tovaglia ben stirata e su di essa, a portata di mano, metterete i vassoi con tartine e canapé, noccioline salate e olive munite di stecchino già infilato, e soprattutto piattini puliti e tovagliolini in abbondanza. Se disponete di personale di servizio, la cameriera girerà tra gli ospiti con i vassoi sui quali saranno preparati gli aperitivi classici, e con i vassoi di tartine.

Se gli ospiti desiderano dei Cocktails, sarà il padrone di casa – in mancanza di altro personale – ad occuparsi personalmente di volta in volta della preparazione, seguendo scrupolosamente le dosi delle ricette. I Cocktails si preparano, infatti, al momento e mai già versati nei bicchieri, ad eccezione dello “Champagne Cocktails” che si può preparare precedentemente in cucina e servire versato. E’ necessario poter disporre di bibite analcoliche, di acqua minerale, acqua brillante, “soda” e bibite dissetanti

tartine gamberetti salsa rosa 2
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Cuori, Quadri, Picche e Fiori il gioco degli stuzzichini

I salatini preparati con il pan carrè si possono tagliare in molti modi diversi e divertenti, con le forme delle carte o a festoni, vanno bene però anche le fette di pane casereccio tagliate sottili e ammorbidite dal burro o da un impasto di burro e senape o burro e pasta d’acciughe. Per le decorazioni, massima fantasia.
Si possono arricchire i tramezzini ai frutti di mare o quelli ai vari affettati, con uova sode, olive, capperi, acciughe; questi ingredienti completano sempre bene ogni tipo di salatino da offrire agli ospiti con gli aperitivi.

  • Qualche idea
    1.Caviale con prezzemolo fresco sminuzzato.
    2. Crema di olive, acciughe guarnite con olive verdi, pomodoro e prezzemolo.
    3. Uno strato di caprino fresco decorato con tuorlo, peperone sott’aceto e wurstel.
    4. Crema di tonno insaporita con salsa di pomodoro, capperi e prezzemolo.
    5. Caprino decorato con cetrioli freschi.
    6. Tomato ketchup guarnito con cuore di germogli di palma, albume rassodato e sminuzzato e prezzemolo.
    7. Uno strato di carne cotta e trita guarnito con cetriolini sott’aceto.
    8. Uno strato di maionese, pomodoro e cetriolo.
    9. Pasta d’acciughe decorata con limone.
    10. Caviale, pomodoro e cetriolino.
    11. Maionese con uovo, cappero e prezzemolo.
    12. Burro decorato con peperoni.
    13. Pesto guarnito con pomodori, maionese e prezzemolo.
    14. Tonno sminuzzato spalmato sul pancarrè con uovo sodo e pesto.
    15. Pesto decorato con uovo sodo spezzettato e peperoni.
    16. Crema di tonno decorata con albume rassodato e spezzettato con capperi e menta.
    17. Formaggio spalmato con maionese wÜrstel e salsa di pomodoro.
    18. Burro con salsa verde, prezzemolo e olio.
    19. Senape con wÜrstel e pomodoro.
    20. Tomato ketchup con tuorlo rassodato e tritato, più basilico.

Fantasie di salatini
Salatini, crackers salati, si possono guarnire in mille modi diversi, occorre solo fantasia e accostare gli ingredienti con un bell’effetto colore e armonizzare i sapori, che qualche volta, possono essere anche in netto contrasto, per esempio in agrodolce. Soluzioni facili e rapide: dalle più ricche con il caviale, alle più economiche con uova sode, senape, pomodori, peperoni, maionese, ottime anche le tartine rustiche di polenta, con gorgonzola o pezzettini di salame casareccio, e naturalmente sempre perfetti i salatini con prosciutto o bacon e olive.

1. Salsa di olive e pasta d’acciughe guarnita con cozze uovo.
2. Salsa di prezzemolo e olio guarnita con cuore di germogli di palma e carotina.
3. Crema di olive insaporita con gamberetti, menta, cetriolino e limone.
4. Salsa al pomodoro decorata con pomodoro fresco, cipollina sott’aceto, maionese e prezzemolo.
5. Uno strato di senape e maionese, uovo e prezzemolo.
6. Crema di tonno con uovo, oliva e menta.
7. Maionese e pomodori e fettine di mozzarella.
8. Salsa di tonno, acciughe sott’olio, maionese e menta.
9. Maionese più uova, peperoni e pomodori freschi.
10. Burro guarnito con gamberetto, cozza e prezzemolo fresco.
11. Tomato ketchup guarniti con wurstel, ostriche e limone.
12. pesto insaporito con pomodoro, cetriolo, capperi e peperoni.
13. pesto più uovo sodo, pomodoro e cetriolo.
14. Salsa verde al prezzemolo con trito di carote e cipolle fresche.
15. Salsa verde guarnita con uovo, cetriolini e tomato ketchup.
16. Salsa verde decorata con uovo, cetrioli, pesto e carotina.
17. Burro insaporito con salame, carote appena scottate.
18. Uno strato di salsa al tonno con cetrioli e piccoli capperi.
19. Tomato ketchup con cetriolini e salame.
20. maionese decorata con tonno, piccoli capperi, carota scottata e menta.

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Come si presenta il BUFFET
Come si mangiano i cibi, Prima parte Galateo 1 of 6    1  2   3 … 6 

Cosa sono e come si preparano i Canapé

Tre menù per la cena-buffet di Capodanno

Canapes.jpg[[File:Canapes.jpg|Canapes]] Canape 7.jpg[[File:Canape 7.jpg|Canape_7]]
antipasto Grissini_prosciutto sandaniele

Per l’aperitivo ecco i grissini avvolti con prosciutto crudo

Ingredienti
  • Grissini,
  • prosciutto crudo in fette sottili,
  • formaggio spalmabile (Philadelfia, stracchino, squacquerone, mascarpone ecc.)

Grissini al sesamo

prosciutto grissini

squaquerone formaggio

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Preparazione
  1. Preparate i grissini
  2. Spalmate il formaggio su due terzi di ogni grissino. Avvolgete una fetta di prosciutto su ogni grissino dove avete spalmato il formaggio. Una volta che tutti i grissini sono avvolti nel prosciutto, metterli in frigo e lasciare riposare almeno un quarto d’ora.

grissini prosciutto

Croccanti e buoni i grissini al sesamo

10 Antipasti con il prosciutto crudo e cotto

Grissini sandaniele.jpg [[File:Grissini sandaniele.jpg|Grissini_sandaniele]] San Daniele Schinken 2.JPG [[File:San Daniele Schinken 2.JPG|San_Daniele_Schinken_2]] Prosciutto di Parma – affettato2.jpg [[File:Prosciutto di Parma – affettato2.jpg|Prosciutto_di_Parma_-_affettato2]]
Tartufo... secondo l'Artusi

Il Tartufo secondo l’Artusi

I tartufi nel fazzoletto del tartufaio
Come si chiamano i cercatori di tartufi?
 La parola “trifolau” viene dal dialetto piemontese e indica colui che gli addetti ai lavori chiamano il “cavatore”, cioè il cercatore di tartufi. (Google)
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Petti di pollo alla sauté
Crostini con tartufi
Tartufi alla bolognese, crudi, ecc..

₂₆₉. Petti di pollo alla sauté

Il miglior modo di cucinare i petti di pollo mi pare che sia il seguente, perché riescono delicati al gusto e fanno tale comparita che un petto di cappone può bastare in un pranzo per quattro o cinque persone. Tagliate i petti a fette sottili quasi come la carta, date loro la miglior forma che sarà possibile e dei minuzzoli che ricavate nel ripulir bene lo sterno, formatene un intero pezzo, unendoli insieme e schiacciandoli. Poi conditeli con sale e pepe e metteteli in infusione nelle uova frullate. Dopo qualche ora passateli nel pangrattato fine e cuoceteli col burro nella sauté o in teglia. Se li aggradite naturali basta l’agro di limone; se poi li volete coi tartufi potete trattarli come le cotolette del n. 312, oppure nella maniera che segue:

Prendete un tegamino di metallo, versate nel medesimo tant’olio che appena ne ricuopra il fondo, distendete un suolo di fettine di tartufi, spargendovi sopra pochissimo parmigiano grattato e una presa di pangrattato. Ripetete la stessa operazione per tre o quattro volte, secondo la quantità, e per ultimo condite con olio, sale, pepe e qualche pezzettino di burro, il tutto a piccole dosi perché non nausei. Mettete il tegame al fuoco e quando avrà alzato il bollore annaffiate con un ramaiolino di sugo di carne o di brodo e un po’ d’agro di limone. Ritirate presto dal fuoco questo intingolo e versatelo sopra i petti già rosolati nel modo anzidetto.

Non avendo i tartufi, servitevi di funghi secchi rammolliti tritati all’ingrosso, e se manca l’agro di limone ricorrete al sugo di pomodoro o alla conserva.

₁₀₉. Crostini con tartufi

Prendete a preferenza i bastoncini di pane e tagliateli a fette diagonali: in mancanza di essi preparate fettine di pane a forma elegante, arrostitele appena e così a bollore ungetele col burro. Sopra di esse distendete i tartufi preparati nel modo descritto al n. 269 (ricetta precedente: Petti di pollo alla sauté) e bagnateli coll’intinto che resta.

 ₄₀₈. Tartufi alla bolognese, crudi, ecc.

La gran questione dei Bianchi e dei Neri che fece seguito a quella dei Guelfi e dei Ghibellini e che desolò per tanto tempo l’Italia, minaccia di riaccendersi a proposito dei tartufi, ma consolatevi, lettori miei, che questa volta non ci sarà spargimento di sangue; i partigiani dei bianchi e dei neri, di cui ora si tratta, sono di natura molto più benevola di quei feroci d’allora. Io mi schiero dalla parte dei bianchi e dico e sostengo che il tartufo nero è il peggiore di tutti; gli altri non sono del mio avviso e sentenziano che il nero è più odoroso e il bianco è di sapore più delicato: ma non riflettono che i neri perdono presto l’odore.

I bianchi di Piemonte sono da tutti riconosciuti pregevoli, e i bianchi di Romagna, che nascono in terreno sabbioso, benché sappiano d’aglio, hanno molto profumo. Comunque sia, lasciamo in sospeso la gran questione per dirvi come si preferisce di cucinarli a Bologna, Bologna la grassa per chi vi sta, ma non per chi vi passa. Dopo averli bagnati e nettati, come si usa generalmente, con uno spazzolino tuffato nell’acqua fresca, li tagliano a fette sottilissime e, alternandoli con altrettante fette sottilissime di parmigiano, li dispongono a suoli in un vassoio di rame stagnato, cominciando dai tartufi. Li condiscono con sale, pepe e molto olio del migliore, e appena hanno alzato il bollore, spremono sui medesimi un limone togliendoli subito dal fuoco. Alcuni aggiungono qualche pezzetto di burro; se mai mettetene ben poco per non renderli troppo gravi.

Si usa pure mangiare i tartufi crudi tagliati a fette sottilissime e conditi con sale, pepe e agro di limone. Legano bene anche con le uova. Queste frullatele e conditele con sale e pepe. Mettete al fuoco burro in proporzione e quando sarà strutto versateci le uova e dopo poco i tartufi a fette sottili, mescolando. A tutti è nota la natura calida di questo cibo, quindi mi astengo dal parlarne perché potrei dirne delle graziose. Pare che i tartufi venissero per la prima volta conosciuti in Francia nel Périgord sotto Carlo V. Io li ho conservati a lungo nel seguente modo, ma non sempre mi è riuscito: tagliati a fette sottili, asciugati al fuoco, conditi con sale e pepe, coperti d’olio e messi al fuoco per far loro alzare il bollore. Da crudi si usa tenerli fra il riso per comunicare a questo il loro profumo.

  • Che esistano ben 3 ricette relative al tartufo conferma quanto segue: Che l’Artusi non riporti una ricetta per i tortelli di zucca può mettere qualcuno in allarme ed indurci a pensare che questo piatto non sia considerato italiano o meritevole. La spiegazione del perchè la ricetta non sia inclusa nella ‘bibbia’ della cucina italiana può essere fatta risalire al fatto che l’Artusi considerasse la zucca cibo per tavole ben più povere di quelle per le quali le ricette raccolte nel suo libro erano destinate, ovvero le mense della nuova emergente classe borghese.
trote in bianco salsa tonnata

Salsa tonnata per le trote in bianco, ricette per colazione di Capodanno da Almanacco della cucina anno 1935

Menù
Ravioli in brodo
Trote in bianco con salsa tonnata
Rotolo di tacchino con spinaci alla panna
Frutta invernale di stagione
Budino caldo di cioccolata con biscotti delicati

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Trote in bianco

Prendete sei belle trote piccole e fresche: raschiatele, vuotatele, lavatele e sciugatele con un pannolino pulito. Dopo averle infarinate ponetele in una padella dove avrete preparato un bel pezzo di burro spumeggiante e regolate il fuoco piuttosto basso perchè la cottura non sia troppo rapida. Quando le trote saranno ben cotte da entrambe le parti, cospargetele con sale fine e ponetele su di un piatto di portata, che guarnirete con dischi di limone. Accompagnatele con la seguente salsa.

trota carpione -Rainbow-trout-in-market

Salsa tonnata
Passate finemente sotto la mezzaluna 25 gr. di capperi sotto aceto, mezzo etto di tonno, 2 acciughe diliscate e ben pulite ed un uovo sodo. Mettete tutto nella salsiera e, sempre mescolando col cucchiaio, aggiungete tanto olio quanto basta per ammorbidire la salsa. Unite il sugo di mezzo limone, una presa di pepe e assaggiate per verificare il giusto punto di sale.
Vitello tonnato non all'economica Petronilla

File: Salsa alla crema di pollame, 2006.jpg

Almanacco della Cucina del 1935: Colazione di Capodanno

Il carpione per marinare carne, pesce e verdure: Filetti di trota in carpione

Truite meunière, Filetto di Trota alla Mugnaia

Filetti di trota salmonata al profumo di aceto bianco con verdure

Filetto di trota salmonata al burro con salsa di Ribes rosso

Forelle Sachsenbaude.jpg [[File:Forelle Sachsenbaude.jpg|Forelle_Sachsenbaude]]

 

insalata capricciosa

Insalata capricciosa, un altro antipasto vintage anni ’80

L’insalata capricciosa è un antipasto tipico della cucina italiana. Simile all’insalata russa, la capricciosa viene preparata mescolando cubetti di prosciutto, formaggio, olive, funghi sott’olio e verdure tagliate à la julienne a piacere, fra cui carote, sedano rapa, carciofi e maionese che funge da legante.

Differenza tra Insalata russa e insalata capricciosa:
le verdure nella capricciosa sono tagliate a jlienne. Nell’insalata russa le verdure sono cotte e tagliate a cubetti.

Benché sia considerata una specialità del Piemonte (secondo alcuni l’insalata capricciosa non ha specifiche radici tradizionali) ha ottenuto successo nelle gastronomie e nella cucina familiare di tutta italia

Negli anni ’80 era uno degli antipasti più apprezzati

Ricette anni '80 per una festa a tema.

Ricette anni ’80 per una festa a tema.

 

 

 

insalata capricciosa Buonissimo.it
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Ricetta di Buonissimo.it

Ingredienti per 4 persone
  • 150 gr. di maionese,
  • 50 gr. di prosciutto cotto,
  • 50 gr. di formaggio Asiago,
  • 50 gr. di carote,
  • 50 gr. di sedano,
  • mezzo peperone rosso,
  • sale e pepe.
 Preparazione
  1. Lavate il mezzo peperone, le carote e il sedano e tagliateli alla julienne trasferendo il tutto all’interno di una ciotola piuttosto capiente.
  2. A questo punto procedete a tagliare il formaggio a cubetti e il prosciutto cotto anch’esso alla julienne, unendoli nella ciotola alle verdure appena preparate.
  3. Mescolate con cura i vari ingredienti, unite la maionese, aggiustate di sale e pepe e una volta che tutto sarà omogeneo fate riposare in frigorifero.
  4. Dopo una tentina di minuti potrete servire in tavola la vostra insalata capricciosa, accompagnamìndola con un bicchiere di prosecco.

L’insalata capricciosa può essere conservata in frigorifero fino al momento in cui viene servita, ma non a più di 48 ore di distanza dalla preparazione. Si sconsiglia di congelarla.

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Chlebicek.1.jpg [[File:Chlebicek.1.jpg|Chlebicek.1]]Di AnticoMu90 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=115411828