Datteri farciti con pasta di mandorle

Datteri farciti con pasta di mandorle

I dolcetti che si preparano più facilmente in casa sono quelli a base di marzapane, cioè di quella squisita pasta di mandorle e zucchero con la quale si farciscono noci, datteri e prugne.
Per tutti i dolcetti ed i fondants casalinghi è bene completarne la presentazione con un tocco “professionale”; a questo scopo si pone innanzitutto ognuno di essi in un pirottino di carta pieghettata che si trova nelle cartolerie, nei negozi di casalinghi e nei supermercati.

 Ingredienti e dosi per 40 dolcini
  • 40 datteri di qualità morbida,
  • 200 gr. di mandorle dolci,
  • 3 mandorle amare,
  • 200 gr. di zucchero in polvere,
  • 1 albume,
  • qualche goccia di colorante per alimenti Rosa e Verde,
  • 40 pirottini di carta pieghettata.
 Preparazione

Preparate la pasta di mandorle
Pestate le mandorle insieme con lo zucchero e con l’albume.

Riempite con la pasta i datteri morbidi, aprendoli per il lungo e sostituendo il nocciolo con una olivetta allungata di pasta di mandorle. Mettete infine i datteri così farciti nei  pirottini di carta pieghettata e servite.

 Varianti
  • Farcite allo stesso modo delle prugne secche: aprite le prugne, che dovranno essere grosse e morbide, togliete loro il nocciolo e riempitele con la pasta di mandorle. Se le prugne non fossero troppo morbide, tenetele a bagno per un’ora circa, asciugatele accuratamente con un panno e procedete come già detto. Mettete le prugne nei pirottini di carta pieghettata e servite.
  • Potete dividere la pasta di mandorle in tre parti, quindi  colorate una parte di rosa e una di verde, l’altra rimarrà del colore naturale. Potete fare un misto di datteri con la farcitura rosa e di prugne con quella verde, o viceversa.
  • Aggiungete ad ogni dolcetto 1 o 2 gherigli di noci, come spiegato in Noci e datteri farciti (con foto della preparazione).
  • Altre farciture

    Enciclopedia della donna 1965

  Vino

Moscato di Calliano (Trentino) servito a 12 º,  Moscato dei Colli Euganei (Veneto) a 12º, Girò di Cagliari (Sardegna) a 12º, Albana dolce di Romagna 12º.

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Banane e datteri, nella loro polpa è racchiuso il caldo sole tropicale

Devils on horseback, “Diavoli a cavallo“, spiedini di datteri o prugne avvolte nel bacon

Di ORGANIChouse – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52638755 Di MOs810 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30183854
Datteri farciti con pasta di mandorle
fiori di zucca ripieni Stuffed_Squash_Blossoms_at_Kivelstadt_Cellars_&_Winegarten_-_July_2022_-_Sarah_Stierch_02

Fiori di zucca ripieni con mozzarella e acciughe

La zucchina zucchino venne importata in Europa intorno al 1500 dopo la scoperta dell’America.
In cucina
Frutto
  • Con le zucchine, da sole o con altre verdure, sono un ingrediente per varie preparazioni alimentari. A volte come condimento della pasta o come ingrediente del minestrone. Le zucchine finemente affettate possono anche venire cucinate in carpione e servite come antipasto. Le zucchine si possono utilizzare lessate o fritte, dopo averle tagliate a fettine e impanate, o al forno. Un piatto diffuso nella cucina italiana sono le zucchine ripiene, l a procedura è descritta anche da Pellegrino Artusi nel suo ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene in riferimento alla ricetta degli zucchini ripieni, preparati con un composto simile a quello delle polpette a base di carne macinata di vitello, e agli zucchini ripieni di magro, ossia con un composto a base di tonno, uova e parmigiano.
Fiore
  • Il fiore di zucca o fiore di zucchino (chiamato anche fiorillo), dal colore giallo-arancione, è molto utilizzato in campo culinario; per questo vengono utilizzati prevalentemente i fiori maschili quelli che hanno il gambo, chiamato peduncolo, sottile e che sono destinati, dopo l’impollinazione a seccare. Vengono colti quando sono ancora turgidi e usati generalmente fritti per ricavarne piatti come gli sciurilli napoletani o i fiori di zucca in pastella “alla romana”.
Ingredienti per 4 persone 
  • 8 fiori di zucca,
  • 150 gr. di mozzarella,
  • 8 acciughe,
  • 150 gr. di farina 00,
  • 200 gr. di acqua frizzante ghiacciata,
  • sale qb
  • olio di semi di arachidi per friggere.

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Preparazione
  • Tagliate la mozzarella a fette, poi a dadini.
  • Lavate i fiori di zucca e asciugateli delicatamente facendo attenzione a non romperli.Pulite i fiori di zucca: accorciate il gambo, eliminate i petali esterni della corona e staccate il pistillo interno.

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  • Preparate la pastella. In una ciotola versate la farina, un pizzico di sale e l’acqua frizzante molto fredda. Mescolate fino ad ottenere un composto liscio e senza grumi.
  • Aprite delicatamente il fiore, farcitelo con due cubetti di mozzarella e una acciuga e chiudetelo arrotolando leggermente le estremità. Tuffate i fiori di zucca ripieni nella pastella.
  • In una padella adatta alla frittura, scaldate abbondante olio di semi di arachidi, quando è pronto, friggete i fiori di zucca ripieni, pochi alla volta, per qualche minuto fino a completa doratura. Quando i fiori di zucca saranno cotti, scolateli dall’olio e posateli su carta assorbente per asciugare l’olio in eccesso. Condite i fiori di zucca ripieni e fritti con un pizzico di sale e portate in tavola ben caldi.
Varianti
 Potete sostituire il ripieno con:
  • un ripieno preparato con avanzi di pollo o altra carne cotta e legata con besciamella ben densa.
  • un ripieno di verdure: 50 gr. di fagiolini lessati, 50 gr. di zucchine lessate, 1 patata media lessata, basilico e 1 uovo per legare il tutto.
  • un ripieno di pesce: orata con olive e capperi; alici con mozzarella o ricotta; salmone con erba cipollina e panna.

fiori di zucca ripieni imbottiti

Kolokythoanthoi, Fiori di zucca ripieni di riso alla greca

Frittura salata di fiori di zucca (o di fiori di acacia), ricetta dall’ Almanacco della Cucina del 1935

Frittelle dolci di fiori d’ acacia e fiori di zucca alla maniera di Petronilla

Riso Basmati con fiori di zucca e gamberetti

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peperoncini rossi piccanti

Peperoncini rossi piccanti ciliegia ripieni sott’olio

I peperoncini piccanti ciliegia sono tipici delle regioni dell’Italia meridionale, dove vengono riempiti di tonno con l’aggiunta di un cappero, e conservati sott’olio. Nella cucina piemontese, il ripieno è composto da acciughe sotto sale.

 Ingredienti
  • 1 kg di peperoncini freschi e sodi,
  • olio extravergine di oliva q. b., per i vasetti.

peperoncini tossi piccanti
per il ripieno:

  • 500 gr di tonno sott’olio di oliva,
  • 200 gr di acciughe già pulite e dissalate,
  • 4 cucchiai di capperi,
  • 200 gr di olive nere snocciolate,
  • sale q. b.

per la cottura dei peperoncini:

  • 1 litro di vino bianco,
  • 1/2 litro di aceto di vino bianco,
  • sale grosso q. b.,
  • 3 foglie di alloro,
  • 1 rametto di origano.
 Preparazione

Pulire e lavare i peperoncini per togliere le impurità. Con uno scavino (o un coltellino appuntito) togliere i semi e i filamenti: questa operazione è meglio eseguirla con i guanti.
In una casseruola versare il vino bianco, l’aceto, il sale, 1 bicchiere di acqua, 2 cucchiai di olio, l’alloro e il pepe. Portare ad ebollizione e versarvi i peperoncini svuotati. Il liquido dovrà coprire completamente i peperoni. Sobbollire per 5 minuti circa e lasciare raffreddare, quindi scolare. Lasciarli asciugare, capovolti, per diverse ore, anche una notte perchè più asciugheranno più si conserveranno.

Peperoncini rossi piccanti (4) Peperoncini rossi piccanti (3) Peperoncini rossi piccanti (2).

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Preparate il ripieno:
Amalgamare il tonno, i capperi e le acciughe, precedentemente sminuzzati. Salare se occorre.

Prendere uno per uno i peperoncini ed aiutandosi con un cucchiaino riempirli con il composto. Anche questa operazione andrà eseguita con i guanti.
STERILIZZARE i vasetti e riempirli con i peperoncini ripieni, mettendoli dritti con la parte del ripieno visibile, verso l’alto. Riempire il vasetto di olio fino a coprirli completamente. Tappare e porre in luogo fresco, asciutto e buio o anche in frigo. I peperoncini piccanti ripieni, così trattati, si mantengono anche per un anno.

Vino

Il peperoncino inibisce le papille gustative ed il palato, rendendo arduo l’abbinamento con il vino. Pertanto, ognuno può associare a piacimento un vino bianco, rosso o rosato in relazione soprattutto agli ingredienti che compongono il ripieno.

Peperoncini rossi piccantiPeperoncini rossi piccanti ciliegia ripieni sott’olio

Linguine piccanti con tonno sott’olio e olive

Spaghetti con sugo di peperoncini tondi piccanti

 

peperoni ripieni fricò

Peperoni ripieni di Fricò romagnolo (il Fricandò, o il Pici paci di Morciano di R.)

Sapori e colori dell’orto si fondono nel fricò o fricandò. E’ un piatto della cucina povera contadina e ne esistono versioni diverse, con ingredienti diversi, in tutte le regioni d’ Italia. In Romagna si usano principalmente zucchini di grosse dimensioni (ai quali vengono asportati i semi), melanzane, cipolla e pomodori. Ogni verdura nella quantità disponibile. Il fricò è ottimo come contorno e può essere usato per fare una frittata con le uova o come condimento per la pasta.

Ingredienti e dosi
  • Peperoni tanti quanti sono i commensali,
  • 3 belle cipolle,
  • 2 o 3 melanzane,
  • 4 zucchini,
  • 4 o 5 pomodori maturi ma sodi,
  • sale e pepe,
  • abbondante olio,
  • formaggio tipo Asiago q b.
Preparazione

Preparate il fricò:

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Preparate i peperoni ripieni
Lavate e tagliate i peperoni in orrizzontale. Togliete loro il torsolo, i semi e le parti bianche.

Fricò ovvero Pici Paci o Fricandò di verdure alla romagnolai-classici-verdure-in-umido-peperoni-ripieni--L-qPIXbzi-classici-verdure-in-umido-peperoni-ripieni--L-TYAVcZ

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Riempiteli, quindi, con il fricò e pezzetti di formaggio. Cuocete in forno già caldo a 230 gradi per 1 ora circa, o finchè i peperoni saranno appassiti. Lasciate riposare qualche minuto e servire caldo.

Vino

un buon bianco secco, corposo dal gusto asprigno: (Pignoletto dell’ Emilia) o anche un rosso giovane (Sangiovese di Romagna).

peperoni ripieni fricò.2Peperoni ripieni di Fricò romagnolo

Peperoni imbottiti con calamaretti, capperi e olive alla maniera di Petronilla