Menù di una cena degli anni 80

Menù di una cena degli anni 80 al Grand Hotel di Cesenatico

Grand Hotel di Cesenatico
23 Settembre 1989.
Amarcord anni ’80
Le tavole di quegli anni erano un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), gelatine e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano.
  • Yeah! Ricette anni ’80
    • Cucina: Le tavole degli anni ’80 erano un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), gelatine e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano. Yeah! Ricette anni ’80
    • Fashion: Predominavano i colori accesi (fluo e neon), spalline imbottite di misura incredibile che regalavano alla figura di donne e uomini una imponenza inusuale. Maniche a pipistrello, fiocchi, strass, pizzo, , il piumino Moncler ecc.
    • Gli accessori: coloratissimi fuseaux (oggi leggings) e scaldamuscoli da indossare anche sopra i jeans a vita alta; tanti braccialetti e collane, orecchini enormi e vistosi con le clip. Video

    [continua]

.Menù
I Cocktails Aperitivi
Il Melone al vin di Porto
Il Risotto di scampi in terrina
Le Crêpes agli asparagi
Il Gran Buffet di pesci pregiati in Bellavista
Il Sorbetto di limone al liquore di menta
La sella di vitello in salsa di verdure fresche
Patate al forno
Zucchine alla francese
Macedonia di frutti estivi
Il Soufflé di gelato flambè alla norvegese
Il caffè e i liquori

Vini
Il vino Soave dei colli veronesi
Il Rosabel vino rosato frizzante
Lo spumante Riesling Martini

  • Cocktails Aperitivi
    sul terrazzo a mare ai bordi della piscina con crostini caldi d’estate, salatini e tartine delizie di dama.
  • Buffet ‹büfè› di pesci pregiati in Bellavista:
    • le Aragoste di Sardegna all’ Imperiale
    • i Granchi rossi della laguna
    • le Capesante di Cesenatico
    • gli Scampi all’americana
    • l’ Insalata di totani
    • i Salmoni rosati di Saint-Tropez
    • i Branzini dell’Argentario

Risotto con gli scampiPatate novelle al rosmarinoCome si mangia la fruttaSorbetto al limone

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Menù di una cena degli anni 80
Porto Canale Leonardesco
Cesenatico vanta un pregevole porto-canale realizzato nel 1500 da un progetto originale di Leonardo da Vinci. Secondo le intenzioni di Leonardo e dell’amministrazione cittadina dell’epoca, questo canale avrebbe dovuto raggiungere la città di Cesena, situata nell’entroterra a circa 15 km da Cesenatico.

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Portocanale in nel borgo 1.jpg

Menù vintage anni ’80 per un Fine anno a Barcellona

Menù di un matrimonio degli anni 70 nell’hotel creato da Gio Ponti a Forlì

“Portocanale in nel borgo 1″ di Marco della pasqua – Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons”Cesenatico-grandhotel” di No machine readable author provided. Nerijp assumed (based on copyright claims). – No machine readable source provided. Own work assumed (based on copyright claims).. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons
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Amarcord anni ’80: la Pasta alle 3P (panna, prosciutto, piselli), un must !

Tra breve entreremo nel periodo di Carnevale, perchè non organizzare una festa che li ricordi quei “mitici, esagerati, forse ridicoli” anni ’80? Senza troppo rimpianto, rispettandoli e divertendoci. Tutto era “troppo”, esagerato, eccessivo e un esempio per tutti, miss Ciccone ovvero Madonna.

  • Cucina: Le tavole degli anni ’80 erano un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), gelatine e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano. Yeah! Ricette anni ’80
  • Fashion: Predominavano i colori accesi (fluo e neon), spalline imbottite di misura incredibile che regalavano alla figura di donne e uomini una imponenza inusuale. Maniche a pipistrello, scaldamuscoli, fuseaux (oggi leggings) da mettere anche sopra i jeans a vita alta, il piumino Moncler, ecc. ecc. Video
  • Hairstyle: I capelli dovevano essere “tanti”: io misi le prime extention che, meno esoticamente, si chiamavano allungamento e infoltimento. I capelli, quindi, erano voluminosi, cotonati e con la… cresta. foto
  • Make up: Trucco pesante, coloratissimo (fluo, blu elettrico, fucsia, arancio), appariscente. Le sopracciglia erano folte, ma ben disegnate. Il blush colore corallo, fucsia o rosso mattone. Labbra dal contorno deciso e dai colori accesi: rossetti perlati o lucidi, dai toni del ciclamino, fucsia, rosso mattone.foto
  • Musica: Dance, pop, rock: Madonna, Michael Jackson, Spandau Ballet, Duran Duran, Depeche Mode, Pet Shop Boys. In Italia: Eros Ramazzotti, Matia Bazar con Antonella Ruggero, il primo Vasco Rossi, la prima Spagna e la indimenticabile Giuni Russo.  Video

5 Pasta alle 3P panna, prosciutto, piselli

Ingredienti
  • 300 gr. di tortellini (penne, garganelli, farfalle, tagliatelle),
  • 200 gr. di piselli,
  • 1 fetta grande di prosciutto cotto tagliata spessa,
  • panna da cucina q.b,
  • olio extravergine di oliva q.b,
  • sale q.b, pepe q.b.
Preparazione

Fate bollire le penne in acqua salata. In una padella antiaderente fate cuocere i piselli con un filo d’olio extravergine di oliva e un po’ d’acqua. Salate. A fine cottura aggiungete il prosciutto tagliato a cubetti, un po’ di panna da cucina ed eventualmente aggiustate di sale e pepe a piacere. Scolate le penne rigate e saltatele in padella con il sugo. Servite subito.

Accorgimenti

La panna dona un gusto tendenzialmente dolce ai piatti, assaggiate quindi il sugo prima di saltarci la pasta e regolate di sale e pepe.

Idee e varianti

Aggiungete anche un po’ di noce moscata. Si sposa bene con la panna.

3 Pasta alle 3P panna, prosciutto, piselli

Pasta alle 3P (panna, prosciutto, piselli)

Tagliatelle alla boscaiola con panna

I mitici Tortellini alla panna

Una ricetta veloce per le Scaloppine ai funghi porcini affogate nella panna

Penne al salmone affumicato con tanta panna

tortellini alla panna Тортелини_Пана_Фунги

I mitici Tortellini alla panna

Sulle tavole degli anni ’80 c’era un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano.

Uno dei primi piatti più gustati e simbolo di quegli anni sono  i

Tortellini alla panna

Ingredienti per 4 persone
  • 400 gr. di tortellini (o raviolini, o cappelletti) freschi,
  • 70 gr. di burro,
  • 200 ml di panna liquida,
  • 60 gr. di parmigiano grattugiato,
  • pepe q.b,
  • sale q.b.

tortellini -Weber03_

Preparazione
Fate bollire i tortellini in una pentola con acqua salata; appena saliranno in superficie, scolateli e metteteli in una padella con il burro, la panna, il parmigiano e il pepe.
Mescolate a fiamma bassa, in modo che la panna si addensi leggermente, quindi servite in piatti fondi aggiungendo una spolverata di parmigiano grattugiato.
Accorgimenti
Potete adoperare sia tortellini di carne, di prosciutto o di magro.
Idee e varianti
Potete accompagnare i vostri tortellini alla panna con:

₉ Tortellini in brodo alla bolognese dell’Artusi

Manicaretto alla Garisenda (Scrigno di Venere) con tortellini

Tortellini alla panna Di cyclonebill (Tortellini) [CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], attraverso Wikimedia Commons
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Тортелини Пана Фунги.jpg [[File:Тортелини Пана Фунги.jpg|Тортелини_Пана_Фунги]]
risotto fragole

L’audace ed imprevedibile “Risotto alle fragole” molto molto anni ’80

Sulle tavole degli anni ’80 c’era un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano.

Uno dei primi piatti più gustati e vero simbolo di quegli anni (e nei precedenti anni ’70) è questo risotto dagli accostamenti audaci ed imprevedibili, ma elegante e dal sapore delicato. Un risotto rosa che ben si addice ad essere presentato in occasione della Festa della donna oppure per la Festa della Mamma.

Ma vediamo come

Cucinare il risotto alle fragole:

Ingredienti e dosi per 4 persone
  • 350 gr. di fragole,
  • 320 gr. di riso Carnaroli,
  • 2 scalogni,
  • 50 gr. di burro,
  • brodo vegetale o di dado q.b,
  • ½ bicchiere di spumante o vino bianco secco,
  • 20 gr. di parmigiano,
  • olio extravergine d’oliva q.b,
  • sale q.b.
Preparazione
Pulite le fragole e tagliatele a pezzetti (non dimenticate di conservarne qualcuna intatta: servirà alla fine). Sbucciate lo scalogno, tritatelo finemente e mettetelo a rosolare in una padella col burro. Aggiungete il riso, mescolate per alcuni minuti e fatelo tostare. Bagnatelo con due dita di spumante o vino e fate evaporare. Una volta evaporato, aggiungete il brodo ben caldo fino a coprire il riso. Mescolate di tanto in tanto e, quando vedete che si sta asciugando troppo, aggiungete col mestolo un po’ di brodo. Aggiustate di sale e portate a cottura. Quando il brodo si sarà assorbito aggiungete le fragole, ancora un po’ di brodo e continuate a cuocere e mescolare. A fine cottura, buttate sopra una manciata di parmigiano, mescolate bene e il vostro risotto alle fragole è pronto. Aggiungete il tocco finale guarnendo il piatto con delle fragole intere e una fogliolina di menta fresca.

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Accorgimenti
Ricordate che le fragole devono essere fresche e mature. Meglio se non troppo zuccherine.
Se volete, potete versare le fragole direttamente nel soffritto di scalogno col burro e farle cuocere fino a che non diventano crema. Dopodiché, aggiungete il riso, il vino e il brodo come da ricetta.

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Idee e varianti
Questo sfizioso risotto è ottimo anche con l’aggiunta di un po’ di panna a fine cottura.
C’è chi usa la cipolla al posto dello scalogno, e chi non disdegna l’aggiunta di… gamberetti!
Se ormai non avete più remore nelle sperimentazioni, potete seguire questa ricetta identica, ma con i kiwi al posto delle fragole.
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 Vino

A ogni tipo di risotto si addice uno speciale vino locale e dato che spesso nella ricetta entra uno spumante, poi si usa pasteggiare con quello: Alta Langa spumante rosato, Monferrato Chiaretto o Ciaret.

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risotto-alle-fragoleRisotto alle fragole
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Insalata nizzarda

Salade niçoise, Insalata nizzarda

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Sulle tavole degli anni ’80 c’era un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano. Anche le insalate erano particolarmente ricche, come l’Insalata nizzarda che era molto presente nei menù di quegli anni.

La salade niçoise (in italiano “insalata nizzarda”) è un piatto estivo a base di verdura fresca originario del sud della Francia ed in particolare di Nizza e della Costa Azzurra, ma è conosciuto anche nella zona costiera ligure, dove è chiamato condiglione (in genovese condijon), con aggiunta di patate e fagiolini lessi e senza peperoni.

La ricetta è una di quelle che lasciano spazio alla fantasia, infatti ne esistono molte versioni. Agli ingredienti più sotto elencati, se ne possono aggiungere tanti altri come:

  • patate bollite, fredde ed affettate,
  • fagiolini bolliti e freddi,
  • peperoni tagliati ad anelli o a listerelle,
  • cipolla a fettine o ad anelli,
  • filetti di acciuga sotto sale e dissalati, oppure filetti di acciuga sott’olio,
  • olive nere, verdi o miste.
Ingredienti per 4 persone
  • 1 cespo grosso di lattuga,
  • un pomodoro da insalata di media grossezza,
  • 1 cetriolo piccolo,
  • 2-4 uova sode,
  • tonno sott’olio,
  • sale,
  • 1-2 cucchiai di aceto (facoltativo),
  • olio q.b..
Preparazione

Rassodate le uova e mondate la lattuga, lavatela, sgocciolatela ed asciugatela.
Poco prima di servire, pelate il cetriolo e sgusciate le uova sode. All’ultimo momento prima di portare in tavola, accomodate la lattuga nell’insalatiera, unitevi il tonno scolato e rotto in grossi pezzi, il cetriolo (riesce più digeribile se affettato all’ultimo momento prima di consumarlo) e il pomodoro affettati. Condite con l’olio, l’aceto (se lo usate), il sale e mescolate. Guarnite con le uova sode affettate o tagliate a spicchi.

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La cucina francese

LIBRI Escoffier-Ma_cuisine Il grande libro della cucina francese 19341 of 4 – 1   2   3    4   

  Insalata nizzarda
Menù Fine anno Barcellona

Menù vintage anni ’80 per un Fine anno a Barcellona

Risultati immagini per gif bandiera spagna    Diagonal Can Soteras Restaurant, Paseo de San Juan, 97-99, Barcelona E.

Menù 31 dicembre 1987

Crema de mariscos
Paella de mariscos
Langostinos del mediterraneo
Gamberi mediterranei
Salsa romesco y Mayonesa
Codillo de cerdo con verduras y puré de papas
Pastel de Medianoche
Tronco de dan Silvestre
Café Moka concentrado
Licores surtidos
Uvas de la suerte por la Nochevieja

Vini
Las Campanas rosado
Cava marqués de Monistrol brut
Champagne

Crema de mariscos Crema di pesce e frutti di mare

Paella de mariscos Paella di pesce

Langostinos del Mediterràneo Gamberi mediterranei

Salsa Romesco y MayonesaSalsa Romesco e maionese.
La Romesco è una salsa típica della Catalogna con pomodori, mandorle e peperoncini rossi.

Codillo de cerdo con tocino y verduras y puré de papas
Stinco di maiale cotto con la pancetta e servito con verdure e purè di patate.

Pastel de Medianoche
Torta di mezzanotte
È un dessert di fine pasto, ma è perfetta anche per merenda

Tronco de San Silvestre
1. Tronco di castagne (non arrotolato e senza forno)
Tronchetto arrotolato e senza forno

Uvas de la suerte por la Nochevieja
Uva della fortuna
Il 31 dicembre, notte di San Silvestro, è chiamato Nochevieja (notte vecchia), in quanto ultima notte dell’anno. Questa festa non ha il carattere familiare del Natale, ma esistono tradizioni che vengono rispettate. Ad esempio si usa mangiare las uvas de la suerte (letteralmente “le uve della fortuna”), cioè 12 acini d’uva inghiottiti uno dopo l’altro allo scoccare degli ultimi secondi che indicano la fine dell’anno; oppure brindare con il vino Cava (simile allo spumante) e all’alba mangiare cioccolata calda con i churros prima di andare a letto.

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Vini

Las Campanas rosado
Vino di Navarra, dal color rosa brillante con riflessi violacei. Dal profumo fresco e intenso con note di frutta e fiori. È il rosé  che ha affascinato il famoso scrittore Ernest Hemingway. Ideale per carni bianche, pasta al pomodoro, paella di pesce con verdure, pesce azzurro e formaggi freschi

Cava marqués de Monistrol brut,
Vino di Catalogna, dal colore paglierino brillante e con sapori di erbe e mele. Ottimo come aperitivo e con il pesce bianco.

Champagne

Menù Fine anno Barcellona

La paella alla valenciana è una ricetta tradizionale della cucina spagnola

Bûche de Noël – Tronco di castagne (non arrotolato e senza forno)

Bûche de Noël – Tronchetto o ceppo di Natale (arrotolato e senza forno)