Pranzo Festa della Donna da Carolina e Marinella

Pranzo per la Festa della Donna da Carolina e Marinella

In occasione dell’8 marzo Carolina e sua mamma Marinella, non si sono smentite ed hanno preparato un pranzo allegro e primaverile.

donna marinella carolinatavola (2)segnaposto donna marinella carolinatavola.

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In una nuvola giallo-mimosa, hanno servito in tavola tra l’altro:

Frittata con le erbe primaverili Insalatona con erbe primaverili e carciofi crudi Panini alle olive nereGelato Mimosa senza gelatiera.

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frutta donna marinella carolina pane donna marinella carolinasegnaposto (4)bicchieri

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Pranzo Festa della Donna da Carolina e Marinella
L’8 Marzo non è una “festa” ma una ricorrenza, per non dimenticare..
L’origine della Festa dell’8 Marzo risale al 1908, quando, un gruppo di operaie di una industria tessile di New York, scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate, ma fu proprio l’8 Marzo che, la proprietà dell’azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo […]
Indice ricette, menù, suggerimenti e tanto altro
Curiosità

[segue]

Da Carolina prove tecniche di Carnevale

Da Carolina prove tecniche di Carnevale

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Vi ho già presentato Carolina deliziosa e accogliente padrona di casa che ama intrattenere i commensali con manicaretti, anche complicati, e mise en place impeccabili.

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carnevale mascherecarnevale carolina (2)carnevale carolina (3)carnevale carolina (5)

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Questa volta l’occasione è il Carnevale e, come potete vedere, ha preparato tra l’altro come decori alcune mascherine, glitterate e con piume, molto scenografiche. Ha inoltre adornato il  decanter e il piano del tavolo con scintillanti charms.

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Sulla tavola in festa sono presenti i tradizionali dolcetti fritti che compaiono sempre nellle festicciole carnascialesche, accolti sempre con grande entusiamo da grandi e piccini.
Questi dolcetti hanno la caratteristica di essere economici e molto apprezzabili soprattutto se se ne preparano in grande quantità, perchè “uno tira l’altro”. Ci sono anche focaccine varie e la macedonia è presenta in modo festoso.

Leggi anche

E, dopo queste prove tecniche restiamo in attesa del menù completo, non vedo l’ora!

Grazie carissima Carolina.

carnevale carolina (4)tagliatelle dolci fritttecarnevale carolina (6)carnevale maschere (2)

 

 

 

 

 

Da Carolina prove tecniche di Carnevale
Galateo: A tavola nel modo giusto

Galateo: A tavola nel modo giusto

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Apparecchiare la tavola

  • I piatti devono essere ben allineati e distanti 2-3 cm. dal bordo del tavolo
  • il coltello e il cucchiaio vanno posti a destra del piatto (il coltello all’interno con la parte tagliente della lama volta verso il piatto
  • la forchetta a sinistra
  • le posatine da dessert devono essere messe orrizzontalmente davanti al piatto
  • I bicchieri, 2 o 3 per commensale ,vanno disposti trasversalmente a destra del piatto, in ordine decrescente e ben allineati
  • Al centro della tavola vengono disposte le bottiglie del vino e le bottiglie dell’acqua (di vetro), gli accessori per il sale ed il pepe. Questi oggetti non vanno messi in fila ma collocati qua e là, in modo da creare un insieme armonico. Attenzione a non rendere una tavola elegante in pacchiana con delle possibili stonature. Per esempio una delicata cristalleria mai si adatta ad un servizio di paglia all’americana, così come delle scodelle di legno contrastano con una bellissima tovaglia ricamata.
  • Non esagerate con una quantità eccessiva di posate in tavola , e meglio cambiarle di volta in volta. Poi accanto alle posate si potranno mettere dei segnaposti romantici , allusivi , spiritosi , a secondo del tipo di pranzo o cena e di invitati.
  • A proposito il “buon appetito ” è abolito.
  • Il motivo per cui a tavola non si augura buon appetito è che l’invito a pranzare insieme è motivato dal desiderio di trascorreredel tempo piacevolente insieme e non per riempirsi la pancia

A Tavola

  • A tavola si sta diritti e non troppo vicini al piatto.
  • Il tovagliolo è solitamente piegato e posato sopra il piatto o il sottopiatto. Va aperto e posato sulle ginocchia (solo dopo la padrona di casa o, al ristorante, la persona più importante del tavolo); non va mai legato al collo. Alla fine del pasto il tovagliolo si lascia alla sinistra del piatto. Il tovagliolo, che inizialmente si chiamava “truccabocca”, inizia ad essere utilizzato a tavola nel Rinascimento. Questo accessorio nasce come mezzo di purificazione delle dita sporche di cibo e per pulirsi la bocca prima di bere dal bicchiere comune. I galatei dell’epoca raccomandano di non usare il tovagliolo per pulirsi il viso, i denti o per soffiarsi il naso. Quando le posate sono in cumune tra i commensaliviene anche utilizzato per pulirle prima di porgerle agli altri commensali. Il tovagliolo viene portato sulla spalla o sul braccio sinistro perchè si usa mettere nei piatti comuni la mano destra.i
  • I gomiti non vanno appoggiati sul tavolo; la posizione corretta consiste nel posare i polsi al bordo del tavolo, tenendo i gomiti più vicino possibile al busto e senza mai alzare il braccio lateralmente per mangiare e bere. Prima di mangiare si attende che tutti i commensali siano stati serviti.
  • il cibo non va toccato con le  mani.
  • Il pane si spezza con le mani e non con il coltello e si posa sull’apposito piattino alla sinistra del piatto; i grissini si rompono con le mani e non presi a morsi.
  • Vietato “fare scarpetta” col pane nel piatto, tranne che si tratti di uova alla coque o di bagna cauda e usando comunque la forchetta.
  • La posata si avvicina alla bocca e non il contrario. Le posate si tengono dalla parte alta del manico, fra indice e pollice e si appoggiano sul dito medio, mantenendo le altre dita raccolte.
    Nell’ usare le posate non si devono produrre suoni di risucchio o masticamento e non si deve soffiare sul cibo per raffreddarlo. Non si mangia con la bocca aperta e il cibo si introduce in bocca tagliato in piccole porzioni. Non si parla con la bocca piena.
  • Il coltello non si porta mai alla bocca. Il coltello non si usa per tagliare frittate, uova, sformati, insalate.
  • Il cucchiaio si usa solo se vengono servite pietanze liquide come consommè, zuppe, creme ecc. Non va mai troppo colmato affinchè non si debba spalancare la bocca per ingollarne il contenuto. Al termine della consumazione il cucchiaio si lascia nel piatto inclinato diagonalmente con la parte concava ricolta verso l’alto e nella direzione del centro della tavola. Se il consommè è servito nelle apposite coppe, il cucchiaio si lascia sul sottotazza, sul lato destro.
  • Se non si è terminato di mangiare, le posate vanno appoggiate sul bordo del piatto, ad angolo. Poggiare le posate all’interno del piatto significa comunicare al cameriere che si è concluso e che può ritirare il piatto.
  • La forchetta va posata con i rebbi rivolti verso l’alto e il coltello con la lama rivolta verso il centro del piatto.
  • Le posate cadute a terra non si raccolgono, non si porge il piatto al cameriere nè lo si ringrazia quando serve le vivande. Se le vivande sono servite da un piatto comune non si deve cercare il “boccone migliore”. Le proprie posate non devono essere usate per servirsi da un piatto comune.
  • Il cibo che si trova nel proprio piatto si mangia tagliandone un boccone alla volta e non tagliondolo subito tutto in tanti pezzetti da mangiare tutti insieme. Tutto ciò che si porta alla bocca con la forchetta, si rilascia con la bocca sulla forchetta e si riporta nel piatto.Se si trova un capello nel piatto si chiede con discrezione al cameriere di cambiarlo.
  • Gli stuzzicadenti non si portano nè si usano in tavola davanti agli altri commensali, neanche facendosi schermo con la mano. Ci si allontana da tavola per fumare solo alla fine del pasto. A tavola non ci si libera delle scarpe, non ci si rifà il trucco, non si giocacon cibo, pane o bicchieri.
  • Vino e acqua sono serviti dal cameriere. Se il servizio è lento ci si può servire personalmente dedicando attenzione ai propri vicini di tavola (solo quelli di destra e di sinistra, agli altri pensano quelli più vicini a loro), riempendo loro i bicchieri.

Cosa NON si deve fare

  • Sedersi a tavola prima della padrona di casa.
  • Tenere il cellulare acceso.
  • Rifarsi il trucco o i capelli.
  • Appoggiare i gomiti sul tavolo.
  • Giocherellare con i bicchieri o con le posate.
  • Fare le palline di pane.
  • Augurare Buon Appetito.
  • Chiedere pane o gli stecchini.
  • Servirsi da un piatto da portata con le posate personali.
  • Iniziare a mangiare prima della padrona di casa.
  • Mischiare vino ed acqua.
  • Bere prima di aver pulito la bocca con un tovagliolo.
  • Bere facendo rumore.
  • Far rumore con le posate tra i denti.
  • Fare dei bocconi troppo grandi.
  • Mangiare con ingordigia.
  • Masticare con la bocca aperta o facendo rumore.

Cosa si deve fare

  • Prima di essere serviti o servirsi fare attenzione a togliere il tovagliolo dal piatto ed appoggiarlo sulle gambe.
  • Servire o servirsi da bere da destra, evitando di far tendere la testa all’indietro e di bere tutto d’un colpo.
  • Utilizzare le posate a partire da quelle più esterne.
  • Quando si è finito di mangiare le posate vanno poggiate nel piatto alle quattro e ventio riposte sul poggiaposate se non è previsto il cambio.
  • Il bicchiere a calice lo si regge dalla base del calice stesso o al massimo dallo stelo mantenendolo con due sole dita (indice e pollice).
  • Nei brindisi in onore di qualcuno non è ammessa l’astensione.
  • Gli astemi possono limitarsi a sfiorare il bicchiere con le labbra.
  • I bicchieri non si toccano ed è da escludersi il “cin cin”.
  • Nei pranzi privati con un numero di commensali limitato si può rimanere seduti, mentre nei pranzi ufficiali ci si deve alzare.
  • Ridere con discrezione evitando di emettere suoni acuti.
  • Soffiare il naso con discrezione e senza fare troppo rumore, magari allontanandosi dalla tavola.
  • I noccioli della frutta vanno raccolti in una mano chiusa per poi essere depositati nel piatto.

 

 Galateo: A tavola nel modo giusto

 

Apparecchiare e decorare la tavola di PASQUA

Apparecchiare e decorare la tavola di PASQUA

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Nella prima domenica successiva al plenilunio di primavera i Cristiani ricordano la passione e la resurrezione di Cristo. La festa ha tuttavia origine presso il popolo ebraico, che ricorda la fuga dall’Egitto e il passaggio (“pasqua” nella lingua ebraica) del mar Rosso.

Fin dalla preistoria nello stesso periodo il mondo contadino festeggia la fine del cattivo tempo e il risveglio della natura con l’inizio della primavera. L’uovo che contiene l’embrione di un nuovo individuo, è diventato il simbolo della rinascita stimolata dalla nuova stagione. Le uova di gallina, cotte e decorate, sono diventate perciò parte integrante nelle tradizioni culturali delle popolazioni indoeuropee.

Rallegrate la tavola del pranzo pasquale con addobbi floreali, uova decorate e rivestite le stanze di colori.

http://ierioggiincucina.myblog.it/2014/04/24/menu-del-pranzo-pasqua-dalla-zia-marinella/tavola pasqua tavola pasquatavola-pasqua-

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Pranzo di Pasqua da zia Marinella, 20 aprile 2014 (v.)

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decori pasqualipasqua marinella (2)Colombella pasquale casalinga pasqua marinellaFlan di piselli con uovo di quaglia pasqua marinella

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Alberello di PasquaColombelle segnapostoDecorare le uova pasquali con fantasia, prima parte.Decorare le uova pasquali con fantasia, seconda parte.

 

 

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Dal web
versace-leiweb.it
4amicialbar.forumcommunity.net  buttalapasta.it
facciolavaligiaevia.blogspot.com
paneamoreecreativita.it

La tavola per la Festa della Donna bene si presta anche per le feste pasquali.

mimose donna marinella    tavola    bicchieri    segnaposto (4)
tavola (2)
 Apparecchiare e decorare la tavola di PASQUA
Apparecchiare decorare la tavola CARNEVALE

Apparecchiare e decorare la tavola di CARNEVALE

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Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l’elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l’uso del mascheramento.

La parola carnevale deriva dal latino “carnem levare” (“eliminare la carne”) poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima. Le prime testimonianze dell’uso del vocabolo “carnevale” (detto anche “carnevalo”) vengono dai testi del giullare Matazone da Calignano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400
Il Carnevale non termina ovunque il Martedì grasso: fanno eccezione il Carnevale di Viareggio, il Carnevale di Ovodda il carnevale di Poggio Mirteto, il carnevale di Borgosesia e il Carnevalone di Chivasso.

Anche il Carnevale di Foiano della Chiana termina la domenica dopo le Ceneri. In diversi Carnevali il martedì grasso si rappresenta, spesso con un falò, la “morte di Carnevale”.

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Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale ha inizio con la Domenica di Settuagesima (la prima delle nove che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano; finisce il martedì precedente il Mercoledì delle Ceneri che segna l’inizio della Quaresima. Il momento culminante si ha dal Giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso). Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile. In realtà la Pasqua Cattolica può cadere dal 22 marzo al 25 aprile (Calcolo della Pasqua) e intercorrono 46 giorni tra il mercoledì delle Ceneri e Pasqua. Ne deriva che in anni non bisestili martedì grasso cade dal 3 febbraio al 9 marzo. Per questo motivo i principali eventi si concentrano in genere tra i mesi di febbraio e marzo.

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CARNEVALE

 
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Apparecchiare decorare la tavola SAN VALENTINO

Apparecchiare e decorare la tavola di SAN VALENTINO

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La festa di San Valentino ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. Tale tradizione fu diffusa dai benedettini, primi custodi della basilica dedicata al Santo in Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e quindi in Francia ed in Inghilterra Molte tradizioni legate al santo sono riscontrabili nei paesi in cui egli è venerato come patrono. Sono molte le leggende entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di san Valentino:

  • Una di esse narra che Valentino, graziato ed “affidato” ad una nobile famiglia, compì il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo “carceriere”: Valentino, quando stava per essere decapitato, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d’addio che si chiudeva con le parole: «…dal tuo Valentino…».
  • Un’altra, di origine statunitense, narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati. Un’altra versione di questa storia narra che il santo sia riuscito ad ispirare amore ai due giovani facendo volare intorno a loro numerose coppie di piccioni che si scambiavano dolci gesti d’affetto; da questo episodio si crede possa derivare anche la diffusione dell’espressione piccioncini.
  • Secondo un altro racconto, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia e il centurione romano Sabino: l’unione era ostacolata dai genitori di lei ma, vinta la resistenza di questi, si scoprì che la giovane era gravemente malata. Il centurione chiamò Valentino al capezzale della giovane morente e gli chiese di non essere mai più separato dall’amata: il santo vescovo lo battezzò e quindi lo unì in matrimonio a Serapia, dopo di che morirono entrambi.

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Apparecchiare decorare la tavola SAN VALENTINO
NATALE la casa la tavola la festa

Per NATALE la casa e la tavola sono in festa!

In Danimarca, nel mese di dicembre, non può mancare la Candela  Calendario

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La casa in festa


home.lux-interior.com
Decorazioni albero Natale pigne, globi e ghirlande.
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La tavola in festa

La tavola di Natale è la più attraente e ricca di decori che vi sia. Attenetevi alla tradizione preferendo un’elegante tovaglia bianca: darà spicco al verde dell’agrifoglio, al rosso delle bacche e dei nastri di raso. Non dimenticate i tocchi lucenti dell’oro e dell’argento.

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Perchè un pranzo possa dirsi memorabile deve compiacere l’olfatto, il gusto e la vista: il profumo dei cibi deve essere invitante, i sapori eccellenti e la presentazione splendida. Una delle regole d’oro è quella di tener conto che l’allestimento della tavola diventa parte integrante dell’ambiente. Valutate con attenzione l’atmosfera della stanza e adeguate la tavola allo spirito dell’ambiente: fresco, misurato, disinvolto o elegante. Non abbiate timore di osare qualche contrasto,
“…basta solo abbinare bene i colori partendo ovviamente dal proprio servizio di piatti, dal sottopiatto o dalla fantasia della tovaglia, da un particolare insomma e poi armonizzare bene i colori di tutti gli altri addobbi”. theitaliantaste.com

candele natale.

Christmas Pudding candele natale

 I segnaposto  su ogni piatto, sono i “Christmas Crackers”: pacchettini a forma di caramella  da tirare contemporaneamente dai due lati con un compagno di tavolo,  a chi rimane la parte più grande si aggiudica il regalino contenuto: Segnaposto “sorprendente, UK Christmas Cracker
segnaposto natale.
Facili e carini i segnaposto con i tappi di sughero

segnaposto tappi-sughero

carolina natale 2Pranzo di Festa da Carolina

alberino di biscotti gingerbread 0

deco.plurielles.fr

immediatamente.”Kalenderlys”. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons

NATALE la casa la tavola la festa
 
Apparecchiare decorare la tavola di HALLOWEEN

Apparecchiare e decorare la tavola di HALLOWEEN

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Ogni anno coinvolge grandi e piccoli, per festeggiare la notte delle streghe! Se non volete essere impreparati al “dolcetto scherzetto?“, ecco a voi una raccolta delle migliori immagini di addobbi per Halloween, dalle quali prendere spunto per creare le proprie prsonali decorazioni. Come addobbare la casa per Halloween. L’ingresso di casa, è il primo ambiente che dev’essere pronto ad accogliere i bambini alla ricerca dei dolcetti, ragion per cui deve rendere a pieno l’idea dell’Halloween, con zucche, fantasmi, ragnatele ed ogni elemento utile ad incutere orrore! Non solo, per chi tiene una festa, anche gli interni della casa devono rispettare la macabricità dell’evento.

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Apparecchiare decorare la tavola di HALLOWEEN
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«Il popolo di Penne, paese in provincia di Pescara, ha creato, secolo per secolo, un mondo fantastico, “magico”, in cui elementi tipici e costitutivi del cristianesimo, del paganesimo ed altri provenienti da culture e tradizioni diverse si fondono e si concretizzano in una particolare forma di religiosità somma di quelle conoscenze e di quelle acquisizioni….»
Arcobaleno
Dove l’arcobaleno s’appuje n’terre sono nascosti i tesori delle fate e dei “mazzimarille”. Generalmente sono custoditi in grosse pentole di rame.
Determinazione del sesso del nascituro
Si prende un pezzo di massa di pane e si pone vicino alla brace del focolare: se fa un bozzo (s’arrezze) nascerà un maschio; se si apre (fa la spaccarelle) sarà una femmina.
Fate
Sono donne bellissime vestite di […]
Apparecchiare decorare la tavola per la FESTA DELLA DONNA:

Apparecchiare e decorare la tavola per la FESTA DELLA DONNA

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La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l’otto marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
La mimosa, fiorisce proprio nei primi giorni di marzo: nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell’Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l’iniziativa cadde nel vuoto. Il clima politico migliorò nel decennio successivo, ma la ricorrenza continuò a non ottenere udienza nell’opinione pubblica finché, con gli anni settanta, in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista.
Apparecchiare e decorare la tavola per la FESTA DELLA DONNA:
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bicchierisegnaposto (4) tavola.mimose donna marinella
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8 marzo FESTA DELLA DONNA 
 
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