umbria torta testo

la Torta al testo Umbra

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La torta al testo, conosciuta anche come crescia o ciaccia è tipica della gastronomia umbra. Si compone di un impasto di acqua, farina, bicarbonato e sale, a cui viene data forma piatta e rotonda. La cottura avviene su di un piano in ghisa detto testo.
La torta al testo ha origini antichissime. Nasce come alternativa non lievitata al pane tradizionale. Ne esistevano due varianti: quella di grano, più popolare, e quella di granoturco, utilizzata dalle famiglie benestanti.

Il piano di cottura, un disco dello spessore di circa 3 cm, è chiamato testo dal latino ‘testum’, ovvero la tegola in laterizio sulla quale, nella Roma antica, venivano cotte le focacce. Originariamente si fabbricava in casa scolpendo grosse pietre refrattarie oppure modellando un impasto di argilla e ghiaia finissima, mentre oggi è possibile acquistarlo in ghisa o cemento. 

Ingredienti
Farina 0, sale, olio d’oliva, acqua q.b.

Preparazione
Setacciare la farina. Aggiungere il sale, l’olio d’oliva, l’ acqua ed amalgamare fino ad ottenere un impasto ben omogeneo e morbido. Lasciare riposare per un 15 minuti circa. Scaldare il “testo” sul fuoco (avrà raggiunto la giusta temperatura quando versandovi un pizzico di farina, questa tosterà senza annerire); oppure preriscaldare una padella antiaderente. Con il mattarello stendere l’impasto in un disco alto un dito e del diametro della spanna di una mano. Metterlo sul testo, bucherellarlo con i rebbi della forchetta e cuocerlo per venti minuti a fuoco lento, girandolo ogni tanto. Tagliare la “torta al testo” a spicchi e farcire a piacere con stracchino e rucola, o salsicce e verdura, o prosciutto e formaggio.
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Vino
Vino Bianco Fermo, robusto.
Umbria:Torta al testo
Gubbio (Pg)
Il territorio del comprensorio turistico è collocato nell’area nord-orientale dell’Umbria, al confine con le Marche (est). Zona prevalentemente montuosa, delimitata ad est dalla catena appenninica e ad ovest dalla valle del Tevere, è ricca di bellezze naturali e tesori d’arte dove storia, cultura e paesaggio convivono in una simbiosi armonica. Accanto a centri storici di straordinaria bellezza e suggestione che conservano testimonianze eccellenti dell’epoca medievale, offre una natura con ambienti incontaminati e produzioni artigianali artistiche che testimoniano la maestria secolare di una consolidata abilità.

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biscotti

Biscotti “sempre freschi” alla maniera di Petronilla

 

Quella donna che nella sua credenza (e quindi al riparo di salda chiave) tenga sempre anche una scatola ricolma di biscotti – di biscotti che costino poco perché fatti dalle sue manine esperte – di biscotti che, all’offerta, appaiano comperati allora allora dal primo pasticcere della città – di biscotti, insomma, sempre pronti per ogni visita improvvisa – è una donna che dev’essere imitata da quante aspirano a venir chiamate “padrone di casa perfette”.

Non è infatti, questa, l’ambizione di tutte noi, mamme amorose e mogli desiderose di tenere alto il decoro familiare? Ebbene; una delle scatole che serbate nella vostra credenza, riempitela (ve lo consiglio) di certi biscotti…Di biscotti che sono lesti a fare ; che costano poco ; che sono ultrasquisiti; che si conservano sempre freschi ; e che hanno un solo difetto: quello di essere bis-cotti ; cioè di dover venire… quasi cotti due volt einsomma di richiedere quell’intensissimo calore che si può trovare soltanto sotto la volta d’un forno.

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Se, dunque, possedete un forno, o se potete disporre di quello del fornaio… Impastate insieme 1/2 kg. di farina bianca, 1 etto di zucchero, 1 etto d’olio d’oliva, 2 uova intiere, 1 bustina di lievito in polvere e quel goccio di latte necessario a far l’impasto.Impastate bene; lungamente; e se voleste i biscotti ancora più squisiti, unite all’impasto anche 1/2 etto di uva sultanina scevra di semi. Tagliate l’impasto in 2 parti e fatene, con ciascuna d’esse, 3 cilindri grossi quanto un dito e lunghi… quanto vi riusciranno lunghi. Tagliate ogni cilindro in tanti cilindretti uguali e lunghi un dito. Leggermente infarinateli. Allineateli tutti (2 dita distanti l’uno dall’altro) sulla latta del forno, né unta, né infarinata. Mettete la latta in forno piuttosto caldo Toglietela dopo 15 minuti e vi vedrete troneggiare dei biscotti grossi, rigonfi, e che all’assaggio…

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Vi raccomando: lungi dagli occhi e sotto chiave, se voleste conservarli!

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

Foto cyclonebill – <a href="http://www.flickr.com/photos/2317