acciughe sott'olio 3

Alici (o acciughe) dissalate per conservarle sott’olio

  • DIFFERENZA TRA ALICI (O ACCIUGHE) E SARDINE
  • Le acciughe sotto sale sono acciughe conservate con il sale fino a due o tre anni, in contenitori di vetro detti arbanelle. Vengono utilizzate per intingoli e salse. Dopo l’apertura conservare in frigorifero e consumare entro pochi giorni. Come capire se le acciughe sotto sale sono andate a male? Se notate segni di muffa, macchie strane o la presenza di aria all’interno della confezione, è un segno che le acciughe potrebbero essere deteriorate. Odore: le acciughe fresche dovrebbero emanare un profumo gradevole di mare, mentre le acciughe in decomposizione potrebbero avere un odore sgradevole o ammoniacale.
  • Le acciughe sott’olio sono acciughe conservate in vaso di vetro o in latta. I filetti prima sono conservati sotto sale,  in vari strati alternando acciughe e sale, poi dissalati, puliti con estrema cura  ed infine immersi in olio d’oliva. Vengono utilizzate per intingoli e salse. Conservarle in luogo fresco ed asciutto lontano dalla luce e da fonti di calore. Una volta aperta la confezione, conservare in frigorifero e consumare entro 30 giorni.
Ricetta da Il blog di Picetto, che ringrazio
« In casa sono molto più buone rispetto a quelle che comunemente trovi sugli scaffali dei supermercati generalmente conservate in olio di semi. La ricetta delle alici sott’olio alla calabrese mi è stata insegnata da papà, non capivo perchè le sue erano più buone delle mie, ovviamente c’era il trucchetto! É semplicissimo farle, occorre solo avere pazienza per pulire bene le alici salate»
Un bel vasetto in dispensa é una valida risorsa in cucina per fare un buon primo piatto, una bruschetta per un aperitivo o semplicemente il classico pane burro e alici!
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File:Sandwich with Anchois.JPG

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Ingredienti

Prima di tutto acquistare alici salate di qualità, generalmente quelle di Sciacca o del Mar Cantabrico che sono migliori per la dimensione e per l’aroma inconfondibile che le contraddistingue.

  • q.b. di alici sotto sale,
  • q.b. di olio extravergine d’oliva,
  • 1 spicchio d’aglio,
  • 1 pizzico di origano secco,
  • 1 peperoncino piccante (fresco o sott’olio o secco facoltativo),
  • q.b.di aceto di vino bianco
 Occorrente
Ottimi i consigli di Picetto:
«Puoi sistemarle in comodi vasetti con imboccatura larga e chiusura a leva, sono graziosi da portare a tavola, utili anche da aggiungere ai cestini natalizi da regalare ad amici e parenti pieni di golosità casalinghe che sono sempre gradite, o anche in piccoli vasetti, come cadeau, regalino, segnaposto per ospiti in occasione di cene o pranzi in cui vuoi fare bella figura! Basta aggiungere un’etichetta o un bigliettino legato con uno spaghino o nastrino, con su scritto il nome della ricetta, gli ingredienti e i possibili abbinamenti.»

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  • Vasetti con tappo a chiusura ermetica
  • Scolapasta con manico lungo
«Per una lunga durata se intendi usare il peperoncino fresco ti consiglio di seguire il procedimento per fare il peperoncino sott’olio, lo tagli, metti sotto sale, quando ha perso l’acqua strizzi, metti a bagno in aceto, strizzi e sott’olio. Il procedimento è dettagliatamente spiegato nelle ricette dei Peperoncini rossi piccanti calabresi sott’olio e dei Peperoncini piccanti verdi calabresi sott’olio con basilico e aglio oppure puoi usare peperoncino secco o sott’olio. »

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Preparazione  

Come dissalare le alici o acciughe e metterle sott’olio alla calabrese.

Per prima cosa ti consiglio di organizzare la postazione per spinare e lavare le alici salate. Prendi uno scolapasta e sistemalo su altro contenitore o lavandino per raccogliere l’eccesso di acqua che fuoriesce dai filetti appena lavati. Prepara anche un contenitore o bustina per l’umido per metterci, di volta in volta, gli scarti delle acciughe. Sistema tutto sul lavandino pulito a portata di mano e metti una manciata di acciughe salate nel lavandino.

alici acciughe sott'olio

Apri l’acqua del rubinetto a filo, elimina la parte dura l’estremità dell’acciuga, quella dove era attaccata la testa. Con i pollici delle due mani apri l’alice dalla pancia, elimina la lisca centrale e anche la piccola lisca dorsale. Sciacqua bene ogni filetto e sistemalo nello scolapasta. Continua così con tutte le altre alici salate. Questa è la parte più seccante!

Una volta dissalate, metti le alici in una bacinella, ricoprile completamente di aceto e lasciale a bagno per 10 minuti. Questo è il trucchetto, utile sia per il sapore che la buona conservazione, si dice in gergo “lavare con l’aceto”.

acciughe sott'olio in aceto Anchoas_en_aceite-2009

Scolarle molto bene per eliminare tutto l’aceto e sistemale a strati in un vasetto alternando con aglio, origano e peperoncino, alla fine coprile completamente di olio, muovile un pochino con una forchetta per farle avvolgere completamente dall’olio. Devono rimanere completamente a bagno, sommerse; il giorno dopo controlla se occorre altro olio e poi puoi conservarle in dispensa anche per un anno! Ma di certo le consumerai molto prima, sono troppo buone!

Acciughe_alici sardine sotto_sale.acciughe_sott'olio,_vaschetta_portacciughe

Le alici sott’olio sono ottime da gustare come antipasto su una fetta di pane casereccio o crostino spalmato con poco burro o in purezza; ideali per gli Spaghetti con le alici e la mollica di pane che a Cosenza si cucinano la sera della Vigilia di Natale… Sono deliziose da aggiungere alla pizza. ai sughi ecc.(…)

Spaghetti aglio, olio, peperoncino e acciughe (alici)

Fiori di zucca ripieni con mozzarella e acciughe

Fritto di carciofi con salsa d’acciughe alla maniera di Petronilla

Antipasto natalizio, broccoli friarielli di Natale. La ricetta in dialetto napoletano

Salsa verde toscana alla maniera di Artusi

Tonno sott’olio da conservare fatto in casa

1  Acciughe sotto sale.bastardella,arbanella,tappo,pesi.jpg 2Anchoas en aceite-2009.jpg3Acciughe sotto sale.acciughe sott’olio, vaschetta portacciughe.jpg4Anchoas-bote.jpg5Sandwich with Anchois.JPG
conservare frutta verdura sottolio sottaceto sottosale PreservedFood1

Conserviamo la verdura: Sottoli, Sottaceti e Sottosale

Conservare per la stagione invernale i prodotti dell’orto e del frutteto è per molti un’abitudine che ha le radici in una remota tradizione
Prepariamo qualche vasetto di frutta e di verdura, approfittando della stagione favorevole, da tenere in bella mostra in cucina esibendoli con grande soddisfazione.
Per un’ ottimo risultato occorre utilizzare frutta e verdura assolutamente fresca.
Le verdure, o almeno alcune, possono essere conservate anche sott’olio e sott’aceto. Questi due tipi di conservazione non richiedono sterilizzazione e sono semplici e rapidi da preparare.
Anche se nel Medioevo la conservazione dei cibi si limitava ad alcuni processi che prevedevano l’utilizzo di aria, ghiaccio, sale o fumo, nel Nord Europa esistevano dei locali detti nevaie o ghiacciaie costruiti in pietra e adibiti allo stoccaggio della neve. I cereali e la loro conservazione erano un urgente problema, venivano conservati con la macinatura o con l’essiccatura al sole o all’aria ma spesso germinavano o ammuffivano. La tostatura invece permetteva di conservare a lungo i cereali commestibili ed era molto utilizzata.
Un salto in avanti fu fatto con la nascita, nei primi anni dell‘Ottocento, delle conserve alimentari. L’intuizione si basava sul calore che rallentava i processi demolitivi del cibo. La scoperta influì molto sul metodo di conservazione delle derrate militari napoleoniche e venne allora pubblicata col titolo di Art de conserverA metà Ottocento l’inglese Peter Durant applicò l’idea della conservazione con dei contenitori di latta. La sua intuizione ebbe un ampio successo, soprattutto nella conservazione delle diete alimentari e da questa scoperta si sviluppò il cibo in scatola.
Nel 1856 in Italia, Francesco Cirio costruì la prima fabbrica di piselli in scatola e il primo impianto per la lavorazione del pomodoro in scatola.
Sin dai tempi antichi le conserve alimentari venivano preparate in casa dalle massaie e conservate per essere consumate quando non erano disponibili i prodotti freschi.
Con l’avvento dell’industria alimentare, dalla metà del XIX secolo, si iniziò la produzione industriale di conserve alimentari. Fra le prime in assoluto si possono considerare le conserve di pomodoro nella versione di: passata, pelati e concentrati di pomodoro. Successivamente vennero prodotte le confetture di frutta e quindi ogni tipo di prodotto conservato, a seconda del tipo, sott’olio o in salamoia.
Fra le conserve alimentari possono essere considerati anche altri tipi di alimenti come ad esempio il pesce sott’olio o al naturale e la carne in gelatina.
Dalla metà del XX secolo, con la diffusione dei frigoriferi domestici con surgelatore e la catena del freddo, si diffusero i prodotti surgelati che resero molto più veloce la preparazione dei pasti, specialmente in quelle famiglie, sempre più numerose, nelle quali entrambi i coniugi espletavano un’attività lavorativa fuori casa.

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conserve conservare frutta

Conservazione sott’ aceto:

L’ aceto che si utilizza dovrebbe essere aceto di alcool a 8°, da preferire a quello di vino che non supera i 7°. Si può preparare un ottimo aceto aromatizzato, mettendo in 1 litro di buon aceto, una manciata di foglie aromatiche secche (prezzemolo, dragoncello, basilico), qualche spicchio d’aglio, 1 o 2 chiodi di garofano e lasciando macerare in vaso chiuso per due mesi. Passato poi al setaccio di crine o filtrato attraverso una garza, l’aceto è pronto per essere utilizzato.Le verdure più adatte a questo tipo di conservazione sono cetriolini, cipolline, funghi, peperoncini.

Si fanno sbianchire in acqua bollente, si lasciano asciugare per una notte stese su un panno di bucato, e si mettono poi nei vasi, coprendole con l’aceto. i vasi devono avere una chiusura ermetica ed essere a bocca larga (è più facile così mettervi e togliervi le verdure), e occorre aspettare un mese prima di gustarle.

Fagiolini sott'aceto alla maniera di PetronillaCome pulire e conservare i Funghi

 

 

 

 

 

 

 

 

Conservazione sott’olio

questa preparazione è preceduta da una cottura delle verdure nell’aceto, a seconda dell’indicazione della ricetta. Scolate dall’aceto, le verdure vengono lasciate ad asciugare all’aria per qualche ora e poi sistemate nei vasi a strati con qualche fogliolina di alloro e grani di pepe e infine si ricoprono con l’olio. Anche le verdure conservate sott’olio vanno lasciate nel loro bagno non meno di un mese prima di essere consumate.

Alivi cunzati Olive condite sicilianaCarciofini sott’olio alla maniera di PetronillaCipolline aromatiche sottovetro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Conservazione sotto sale:

è questa una preparazione che risale agli antichi Egizi ed ai Cinesi.

Come pulire e conservare i Funghi

Olive in salamoia alla maniera di Petronilla

Oli e aceti

Aceto con timo e santoreggia
Dosi per 4 lt.: 4 lt di aceto di vino bianco, 4 rametti dei timo, 4 rametti di santoreggia.
Lavate rapidamente le erbe sotto acqua corrente e asciugatele con un tovagliolo di carta. Unitele all’aceto e chiudete ermeticamente il bottiglione. Filtrate l’aceto attraverso un tovagliolo e travasatelo in bottiglie da 1 lt. o da ½ lt. Mettete in ogni bottiglia qualche fogliolina fresca di timo e santoreggia e chiudete ermeticamente. Si conserva per 1 anno senza perdere l’aroma.

Olio al basilico
Dosi per 2 lt.: 2 lt. di olio d’oliva extravergine, 30 foglie di basilico.
Lavate rapidamente le foglie di basilico sotto acqua corrente e asciugatele con un tovagliolo di carta. Unite l’olio e chiudete ermeticamente il bottiglione. Mettetelo in un luogo tiepido per 30 giorni.Filtrate l’olio attraverso un tovagliolo e travasatelo in bottiglie da ½ lt. Mettete nelle bottiglie 2 o 3 foglie fresche di basilico. Chiudete ermeticamente.

Potete preparare nello stesso modo l’olio al rosmarino, alla salvia, al timo e all’origano.

File:Vinegar infused with oregano.jpg

CONSERVE

Come sterilizzare i recipienti per una perfetta conservazione di frutta e verdura

Personalizziamo i barattoli delle marmellate, delle salse e delle conserve fatte in casa

Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=61688Vinegar infused with oregano.jpg
Lampascioni sott'olio

Lampascioni lessi e sott’olio

Ricetta di la Terra di Puglia
 Ingredienti
  • 2 kg. circa di lampascioni (da pulire),
  • 1 dl. di aceto di vino bianco,
  • 1 l. di acqua,
  • pepe nero in grani,
  • sale grosso qb,
  • aglio,
  • prezzemolo o mentuccia.
Preparazione

Indossando un paio di guanti di lattice, pulire molto bene i lampascioni sfogliandoli come si fa per le cipolle.

Praticare un taglietto a croce alla base e lavarli in acqua corrente. Tenerli a bagno in acqua fredda per 24 ore, cambiandola di tanto in tanto, per eliminare l’amaro in eccesso. Trascorso il tempo necessario, portare a bollore un litro di acqua, un litro di aceto di vino bianco ed aggiungere una presa di sale grosso.

Mettere in pentola i lampascioni ed abbassare la fiamma lasciandoli cuocere fino a che, saggiandoli con la forchetta, risulteranno teneri (circa 30 minuti), ma comunque ancora sodi. Lasciarli raffreddare nella loro acqua di cottura, quindi scolarli e condirli con olio, aceto e pepe di mulinello.

Se si desidera conservarli sott’olio, è necessario lasciarli asciugare tenendoli prima in un colapasta e successivamente all’aria, distesi su un canovaccio pulito.

A questo punto, sono pronti per essere invasati nei barattoli di vetro sterilizzati, ben coperti di olio. extravergine d’oliva, conditi con qualche spicchio d’aglio, poche foglie di prezzemolo oppure mentuccia, pepe nero in grani.

Prima di riporre in dispensa al buio, i barattoli vanno tenuti sotto controllo per almeno un paio di giorni: il livello dell’olio tende a scendere e deve essere rabboccato.

Ricetta di la Terra di Puglia
Leggi anche
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9b/Lampascioni.jpg

 

peperoncini Peppers_in_glas

Peperoncini sott’aceto alla maniera di Petronilla

«Come quel frate che “a dargli un dito, vuol tutta la mano”, così voi, amichette mie, a darvi una ricetta, ne vorreste, del genere, cento!
Vi ho detto come io riponga in quella tal libreria, che si chiama anche credenza, peperoni grossi, funghi, carciofini e melanzane?
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Ebbene, ecco che le richieste di ricette sorelle, non finiscono più, e che mi si chiede persino il modo di preparare in scatola ciò che, in scatola, si può preparare solamente negli appositi stabilimenti attrezzati con macchinario sterilizzatore adatto. Ma però, fin dove può arrivare la mia…scienza cucinaria…, sono qua (vedete?) qua a propinarvela, pur di accontentarvi. Se dunque volete metter peperoncini sott’aceto vero e averli, così, assai più squisiti di quelli che vendono certi salumieri in quella certa loro brodaglia di salamoia…
***
Comperate peperoncini in quantità tale da soddisfare i vostri bisogni e i vostri desideri. Lavateli; asciugateli; e sforbiciatene i piccioli lasciandone, però, a ciascuno, 1/2 centimetro circa. Per 3 giorni, stendeteli su graticci al sole affinchè possano perdere un po’ della loro acqua abbondante (non scordando, però, ad ogni vespro, di ritirarli in casa).
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Disponeteli, un po’ pigiati, nei vasi di terraglia; copriteli con aceto buono e bollente; aggiungete, in ogni vaso, un cucchiaio colmo di sale grosso; tappate i vasi. Passati 40 giorni, scolate; buttate nel lavandino quell’aceto diventato acquoso ricoprite i peperoni con aceto nuovo, buono, non bollito; chiudete i vasi; e…
***
E se volete, con i vostri peperoncini, molto bene figurare, attendete, a riaprire i vasi, non meno di 3 mesi!»
Ricette di Petronilla 1937
peperoncini sotto aceto
 

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

Come sterilizzare i recipienti per una perfetta conservazione di frutta e verdura

Personalizziamo i barattoli delle marmellate, delle salse e delle conserve fatte in casa

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Peppers_in_glas.jpg#file
Carciofini sott’olio alla maniera di Petronilla

Carciofini sott’olio alla maniera di Petronilla

  • Ortaggi a frutto: sono ortaggi a frutto tutte le drupe, le bacche, gli esperidi e i pomi, quindi i pomodori, le zucchine, le melanzane, i cetrioli, le zucche e i peperoni.
  • Ortaggi a fiore: carciofo, cavolfiore, broccolo, asparago, fiore di zucca.

Il carciofo è un fiore e non un frutto.

«Non è da massaia avveduta e saggia lasciar sfuggire il tempo propizio (cioè Aprile e Maggio) per metter sott’olio i carciofini; per preparare, cioè, alcuni vasi colmi di una di quelle leccornie ch’è tanto comodo aver sempre pronte, in credenza, per render prelibato anche un banale lesso, per far raffinatissimo un piatto raffinato, e per dare ad ogni pranzetto un certo tono di sciccheria; ma, anche, per preparare una di quelle leccornie che, a comperarle, costano parecchio, mentre a fabbricarle, costano pochetto.
Qualcuna di voi, vorrebbe?… Ebbene; a cuor sicuro si metta allora all’opra, giacché i carciofini, preparati così, come li preparo io, non ammuffiscono; non marciscono; e non irrancidiscono mai.
* * *
Comperi, dunque, vasi di vetro in quantità rispondente alla provvista che vuol fabbricare; li lavi; e li asciughi bene. Comperi anche carciofi; e non li lavi. Tolga, a ciascuno, foglie, e foglie, e ancora foglie, fino a che compariranno quelle del centro tenere e bianche (ma… niente fermarsi innanzi tempo, perché… ” rincresce buttar via tanto “). Ad ogni carciofo così… sfogliato, mozzi, con il coltello, la punta; lisci ed arrotondi un po’ il torsolo; e poscia, ormai ridotto carciofino elegante, lo butti in una scodella, nella quale avrà spremuto il succo di un limone.
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Preparati così tutti i carciofi, li passi dalla scodella in una casseruola; li copra con vino bianco; aggiunga, per ogni 1/2 litro di vino usato, 3 cucchiai di aceto, 4 foglie di alloro, 3 chiodi di garofano, e 6 granelli di pepe; ponga la casseruola a fuoco; e faccia lento bollire fino a che i carciofini saranno tutti lessati. Li tolga, allora, dalla casseruola, con il mestolo forato; li stenda sopra un setaccio di crine; li copra con telo più volte ripiegato; e li lasci lì, a scolarsi del loro vino.
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Li ponga dentro ai vasi, quando li vedrà tutti asciutti, anzi asciuttissimi; aggiunga, in ogni vaso, qualche foglia di alloro, qualche granello di pepe, e olio di oliva, in abbondanza; e metta, ad ogni vaso, il suo tappo. Dopo 3-4 giorni, dia un’occhiatina; e se scoprisse che i carciofini hanno bevuto tanto olio da rimanere in parte all’asciutto… ne aggiunga allora tanto che sorpassi, di un dito, tutti i carciofi. Rimetta ai vasi il tappo; bagni carta pergamenata; ne distenda un pezzo sopra ogni tappo; lo leghi intorno al collo del vaso; e… a cuor sicuro, riponga finalmente in credenza la sua mercanzia prelibata.
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Che si dice? Che il costo non ne deve essere… pochetto? Ma… Quando avrete comperati carciofini all’olio, ricordate quanto li avete pagati? Ebbene; fate i conti; e mi saprete poi dire se i miei carciofini verranno, sì o no, a costare veramente pochetto!»
Altre ricette di Petronilla1937

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Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

Peperoni sott’olio alla maniera di Petronilla

Un cesto di golosità fatte in casa è un dono molto apprezzato!

 Carciofini sott’olio alla maniera di Petronilla Canned marinated artichoke hearts.JPG Pickles2.jpg
Melanzane sott'olio alla maniera di Petronilla

Melanzane sott’olio alla maniera di Petronilla

« Quando più abbondano le verdure… quando le verdure costano, quindi, assai… pochino… bisognerà, da donne di casa previdenti, ricordarsi della stagione cruda, nella quale, di verdure, sarà gran carestia; e, sagge al par delle formiche, far subito la provvida e invernale provvista. Così: quando le melanzane costano… quasi niente, sarà da donne veramente sagge metterne subito parecchie sott’olio, dentro a vasi; e serbar poi questi, per i bisogni invernali, nella credenza ove già attenderanno quelli che vi ho insegnato a colmare con peperoni e carciofini sott’olio, e con funghi sotto aceto e sotto olio.

Se, dunque, siete anche voi donne veramente sagge…; se anche voi volete aver già pronte, nell’inverno, le buone melanzane da mangiar col lesso… comperatene alcune quando costa poco; asportatene, con un colpo di coltello, i verdi calici ed i piccioli; tagliatele, senza toglier loro la violacea buccia, a grossi dadi; buttate questi in una catinella d’acqua; e lasciateli lì, nella fresca infusione, dalla mattina alla sera.

Alla sera toglieteli; scolateli; spargeteli su di un’asse; salateli senza economia; appoggiate un estremo dell’asse su di una pentola in modo da ridurla così, a piano molto inclinato; e lasciate le melanzane lì, tutta notte, a sempre e sempre più scolare. Il mattino appresso, mettetele in una pentola; copritele d’aceto; tenete ben d’occhio per cogliere il momento nel quale l’aceto comincerà a bollire; guardate allora l’orologio; e dopo 3-4 minuti, quando cioè le melanzane saranno un po’ cotte, ma ancora al dente, scolatele; stendetele su di un’asse ravvolta in un panno; riparatele dalle mosche con un velo; portatele in ambiente bene arieggiato; e lasciatele lì; per 24 ore, ad asciugare.

Il giorno dopo, tagliate ben fini, con la mezzaluna, un po’ di sedano e qualche peperoncino rosso assai piccante; mettete i pezzi di melanzana nei vasi; cospargeteli, di tratto in tratto, con un po’ di origano, di quel sedano, e di quei peperoncini; aggiungete, per ogni vaso, 2-3 spicchi intieri di aglio; colmate con olio (ma… con olio di oliva, ed anche assai fine); applicate, ad ogni vaso, il suo tappo smerigliato; ricoprite con carta pergamenata; legatela stretta; e mettete, infine, i vasi al loro posto, dentro la credenza.
* * *
L’effetto? L’effetto sarà questo: trionfo… cuochesco; ma… ma… se niente, o assai poco, costa melanzane, aceto e aromi, l’olio invece… l’olio (ahimè!) costa… tutt’altro che niente! Ma… senza olio, come si potrebbero serbare melanzane sott’olio?»

Altre ricette di Petronilla 1937

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

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Personalizziamo i barattoli delle marmellate, delle salse e delle conserve fatte in casa

Di Gandydancer [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) o CC BY-SA 3.0 Melanzane sott’olio alla maniera di Petronilla