Ortica gnocchi

Gnocchi con ricotta fresca e l’ortica del monte Cimone

Gli gnocchi non sono solo bianchi di patate e farina, ce ne sono tante varianti tra cui:

  • arancio alla zucca,
  • rossi al radicchio,
  • gialli di polenta,
  • dorati di pane,
  • marroni ai funghi,
  • verdi alla ricotta e erbe (spinaci, bietola, rucola, broccoli, ecc.),
  • … e non basta!

Qui di seguito eccovi la ricetta degli Gnocchi alle ortiche,  un modo interessante per utilizzare al meglio l’infestante ed urticante Ortica.

Con le ortiche si preparano ottimi gnocchi, frittate e gustose farciture per piade e paste ripiene (tortelli, cappellacci verdi, ravioli, urciòn, allo “straccio”)

Gnocchi di farina di molino con ortica del Monte Cimone, ricotta fresca e parmigiano invecchiato 36 mesi del Caseificio di Pievepelago (Mo) 

 Ingredienti per 4 persone

Un paio di guanti da chirurgo monouso.

  • Un bel mazzo di ortiche turgide selezionate fra le foglie fresche di germoglio (250 gr. circa),
  • 500 gr. di ricotta freschissima,
  • 200 gr. di farina bianca,
  • 3 uova,
  • 180 gr. di parmigiano grattugiato,
  • 100 gr. di pancetta (facoltativo),
  • 150 gr. di burro,
  • sale e pepe.
 Preparazione

Le ortiche vanno colte, Indossando i guanti, a mezza mattinata, il meglio sarebbe col sole dopo una notte di pioggerellina.

Indossando i guanti pulite le ortiche delicatamente:

Lavatele bene e fatele sbollentare per qualche minuto in acqua salata, quindi fatele raffreddare buttandole in acqua fredda. Scolatele bene e poi tritatele senza guanti, perchè l’effetto ustionante è ormai esaurito.

Lavorate la ricotta con il cucchiaio di legno per ammorbidirla e renderla ben liscia e pastosa. Fate attenzione ad usare della ricotta non acquosa perchè, altrimenti, il composto per gli gnocchi non può risultare della giusta consistenza.

Amalgamate alla ricotta l’ortica tritata; incorporatevi 100 gr. di parmigiano grattugiato, le uova intere, il sale ed il pepe e (se volete) la pancetta tagliata a dadini,.

Lavorate l’impasto così ottenuto con circa 200 gr. di farina, poco meno o poco più. Formate ora delle pallottole grosse come nocciole; infarinatele e lessatele (poche alla volta) in acqua salata bollente. Man mano che verranno a galla toglietele, scolatele bene e adagiatele nel piatto di portata.

Servite questi gnocchi conditi con burro fuso e parmigiano grattugiato.

 Variante
  • Sono ottimi anche conditi con burro fuso profumato con salvia, oppure con sugo di carne, o sugo di pomodoro.
  • Anzichè lessarli, potete friggerli in poco burro e condirli col sugo che preferite.
Vino

Pignoletto dei Colli Bolognesi, Müller-Thurgau (Bolzano–Alto Adige), Traminer aromatico (Friuli), Orvieto (Terni, Viterbo), Albana Romagna.

 Urtica dioica

Urtica dioica

Passato di ortica (Urtica dioica) del monte Cimone

Uova sode impanate e fritte, un antipasto originale per Pasqua

Ravioli con le erbe primaverili: ortica

frittata ortiche panino

Come raccogliere, lavare e pulire le ortiche per preparare la Frittata

L’ortica (Urtica dioica) è una pianta erbacea perenne, nativa dell’Europa, dell’Asia, del Nord Africa e del Nord America, ed è la più conosciuta e diffusa del genere Urtica. Possiede peli che, quando toccati, espellono un fluido che causa bruciore e prurito a uomini e animali. La pianta è nota per le sue proprietà medicinali, per la preparazione di pietanze e, una volta, per il suo esteso uso nel campo tessile.

Le piante del genere Urtica sono utilizzate e coltivate dall’uomo sin dall’età del bronzo (3000-2000 a.C.), dal gambo legnoso dell’ Urtica dioica adulta si produceva carta e tessuti e le foglie verdi erano usate per la colorazione delle fibre. Già dai tempi gli antichi Greci e gli antichi Romani l’ortica veniva usata in cucina

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Con l’ortica si preparano ottimi gnocchi, frittate e gustose farciture per piade e paste ripiene (tortelli, cappellacci verdi, ravioli, urciòn, allo “straccio”)

La frittata con le ortiche, dal profumo di primavera, è perfetta per un picnic: tagliatela a grossi spicchi e disponetela fra due fette di pane rustico di gusto paesano, in forme grosse, confezionato con farina piuttosto scura.. Avvolgete il panino nella carta paglia o in un canovaccio pulito e fate riposare due-tre minuti. Prima di consumarlo si può riaprire e spruzzare con qualche goccia di aceto balsamico.

Un consiglio di webalex.it per gustare al meglio questo panino:
“Sedersi su un muretto e addentare grossi morsi, accompagnando con un bicchierone di fresca birra aromatica. Si gusta preferibilmente meditando che al mondo esistono tante cose semplici, ma meglio del vitel tonné e del salame di cioccolata…”

 .ortiche come pulire.
 Come raccogliere, lavare e pulire le ortiche
  1. Se volete raccogliere voi le ortiche che andrete a cucinare: raccoglietele lontano dalle strade e da posti inquinati.
  2. Le ortiche vanno colte a mezza mattinata, il meglio sarebbe col sole dopo una notte di pioggerellina. Per non farvi male indossate vestiti lunghi e guanti spessi.
  3. Con una forbice e con le mani protette dai guanti, prelevate solamente le foglie apicali (le cimette) di piantine giovani, in quanto più tenere e profumate.
  4. Sfogliate le ortiche raccolte e poi lavate sotto l’acqua corrente le foglie che utilizzerete.
  5. Mettete le foglie a bagno in acqua fredda.
  6. Scolatele e, quindi, scottatele in acqua bollente salata per qualche minuto. In questo modo le foglie di ortica perderanno l’effetto urticante. Ora potete procedere a preparare risotti, pasta, zuppe e passati, riutilizzando l’acqua di cottura così da non perdere le qualità nutritive.
  7. Per frittate o ripieni, usate le foglie indossando i guanti, pulitele delicatamente senza lavarle. Riunitele a mazzetto e, tenendole in mano, tritatele  finemente con il coltello o con un tritatutto.
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 Ingredienti per 2 persone

Un paio di guanti da chirurgo monouso.

  • Un bel mazzo di ortiche turgide selezionate fra le foglie fresche di germoglio (200 gr. circa),
  • olio extravergine d’oliva (evo),
  • ½ bicchiere di latte,
  • una cucchiaiata di formaggio cremoso,
  • 4 uova,
  • mezza cipolla,
  • una salsiccia,
  • sale, pepe
  • noce moscata.
 Preparazione

Indossando i guanti, pulite le ortiche delicatamente senza lavarle. Riunitele a mazzetto e, tenendole in mano, tritatele con un coltello direttamente nella padella e fatele saltare aggiungendo un paio di cucchiai d’olio.
In un’altra padella rosolate in olio la salsiccia tagliata a fettine, quindi unite la cipolla tagliata grossolanamente e fate  dorare bene. Quando le ortiche saranno cotte, ma ancora croccanti, riunite le ortiche, la cipolla e la salsiccia.

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Rompete le uova in una ciotola e conditele con un po’ di sale e di pepe. Sbattetele quanto basta per amalgamare albumi e tuorli. Versate questo composto nella padella con le ortiche e date una mescolata per distribuire bene gli ingredienti.
Cuocete a fuoco moderato per 10 minuti circa o finchè, osservando i bordi della frittata e sollevandola da un lato, vedrete che comincia a rapprendersi. Fate scivolare la frittata su un piatto e rovesciatela rimettendola nella padella e cuocete ancora per qualche minuto, sempre su fuoco moderato.

Le frittate si possono servire come antipasto o come secondo piatto, ma non in un’occasione importante. Quasi tutte sono buone sia calde che tiepide o fredde. Servitele intere o affettate o fredde e tagliate a grossi dadi come antipasto.

Passato di ortica (Urtica dioica) del monte Cimone

Gnocchi con ricotta fresca e l’ortica del monte Cimone

I classici. Pasta ripena: i ravioli con gli spinaci dell’Angela della Petronilla

Come lavare e pulire le ortiche per preparare la  Frittata2.jpg [[File:Frittata2.jpg|Frittata2] Frittata slice.jpg [[File:Frittata slice.jpg|Frittata_slice]]2019 10 04 Entrepà per a esmorzar, cacaus i olives 01.jpg[[File:2019 10 04 Entrepà per a esmorzar, cacaus i olives 01.jpg|2019_10_04_Entrepà_per_a_esmorzar,_cacaus_i_olives_01]]
Fagottini di verza con riso e provola

Fagottini di verza con riso e provola

Un piatto invernale completo che, accompagnato da purea di patate, può costituire un saporito piatto unico.

 Ingredienti e dosi per 6 persone

1 cavolo verza, 12 foglie della verza, 300 gr. riso, 150 gr. di provola o scamorza a cubetti, 1 uovo, 1 patata, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, brodo vegetale qb, olio extra vergine d’oliva, sale e pepe. Salsa di pomodoro.

Preparazione
  • Togliete alla verza le foglie esterne, scegliendo le 12 più belle, lavatele e scottatele per pochi minuti in acqua bollente leggermente salata.
  • Scolatele e disponetele a sgocciolare su un canovaccio asciutto. Con un coltellino affilato togliete le coste troppo grosse.
  • Lessate la patata, poi passatela allo schiacciapatate e raccoglietela in una ciotola.
  • Preparate il riso come spiegato qui e conditelo con il parmigiano e il provola a cubetti. Lasciatelo riposare qualche minuto, poi versatelo
    nella ciotola con la patata.
  • Unite alla patata ed al riso, 1 uovo, regolate il sale, pepate e mescolate bene con il cucchiaio di legno sino ad ottenere un composto piuttosto consistente.
  • Formate delle polpettine e disponetene una su ogni foglia di verza. Avvolgete con cura formando un fagottino che fermerete con spago da cucina, o con uno stecchino (da togliere al momento di servire), oppure con un fogliolina di erba cipollina.
  • Ungete con olio evo una teglia e mettete, uno accanto all’altro, i fagottini. Infornate in forno caldo a 180 gradi per 25-30 minuti, aggiungendo, se necessario, il brodo vegetale.

Servite i fagottini caldissimi con salsa di pomodoro e accompagnati con purea di patate.

 Vino

Abbinamento cibo-vino
Trebbiano di Romagna, Vermentino di Gallura

Conserve di pomodoroRiso in cagnòne e verza

 

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Cavolo, che buoni! I CAVOLI

 Fagottini di verza con riso e provola
liquore alloro

Liquore di Alloro

I liquori casalinghi

L’uso di offrire un liquorino preparato dalle mani della padrona di casa era un tempo una consuetudine normale. Allora le signore qualche volta si passavano l’un l’altra, generosamente, le preziose ricette, mentre, più spesso, ne tenevano nascosta qualcuna che, nella loro famiglia, veniva tramandata di madre in figlia. Un tempo questi liquori si chiamavano rosoli amabili, e si servivano il giorno delle visite, quando gli ospiti venivano ricevuti con tutti gli onori nel “salotto buono”, quello così colmo di “buone cose di pessimo gusto” (cose semplici e povere d’altri tempi) come direbbe Gozzano L’amica di nonna Speranza” . Naturalmente i rosoli casalinghi sono molto diversi dai liquori preparati industrialmente, ma sono ugualmente gradevoli, anche per i gusti un po’ sofisticati e difficili noi uomini e donne del 1964. Stiamo attente però a prepararli seguendo alcune semplici ma importanti regole tanto nella lavorazione quanto nella scelta degli ingredienti.

Enciclopedia della donna 1964

L’alloro (Laurus nobilis) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lauraceae, diffusa nelle zone di clima mediterraneo. Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore e molto profumate. I frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) con un solo seme.

Nella mitologia greco-romana l’alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi Pitici o Delfici e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui l’accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell’onore. Inoltre questa pianta era sacra ad Apollo poiché Dafne, la ninfa di cui il dio si invaghì, chiese che fosse eliminata la causa dell’invaghimento di Apollo nei suoi confronti e, dunque, le fu tolto l’aspetto umano venendo trasformata in Alloro. A quel punto, Apollo mise la pianta di Alloro nel suo giardino e giurò di portarne sul suo capo in forma di corone per sempre, e disse che allo stesso modo facessero i Romani durante le sfilate in Campidoglio. Sarebbe stato proprio Apollo, infatti, a rendere questo albero sempreverde). Wikipedia

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Liquore di Alloro

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Ingredienti e dosi
  • 32 foglie di alloro giovani,
  • 500 gr di zucchero,
  • 0,3 l di alcool,
  • 1/2 l di acqua.
Preparazione

Prendete 22 foglie di alloro precedentemente pulite. Procedete nell’immergere le stesse in un ampio vaso a bocca larga (possibilmente con chiusura ermetica) lasciandole in infusione nell’alcool per 24 ore. Il giorno seguente, procedere nel far bollire per qualche minuto le 10 foglie di alloro rimaste con 500 gr di acqua.

Quando il tutto si sarà intiepidito, sciogliete lo zucchero a fuoco lento mescolando in modo continuativo. Fate raffreddare ed aggiungete l’alcool precedentemente preparato. Filtrate ed imbottigliate.

E’ necessario che passi un mese dalla preparazione prima di poter gustare il liquore.

Laurus nobilis 002.JPG

Di H. Zell – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php  [[File:Λικέρ αρμπαρόριζα από λευκό κρασί.jpg|Λικέρ_αρμπαρόριζα_από_λευκό_κρασί]]
Sciroppo con foglie di marena alla maniera di Petronilla

Sciroppo con foglie di marena alla maniera di Petronilla

«Avevo preparato per portarmeli in campagna, due bei vassoi di sciroppo di marene. A giugno, avevo infatti comperate tre chili di frutti succosi e maturi; li avevo lasciati stesi al sole per un giorno intero; li avevo poi messi a fuoco senza aggiungere acqua; quando avevano incominciato a buttar fuori il loro rosso succo, avevo aggiunti 4 chili di zucchero; avevo lasciato infine bollire per venti minuti; e una volta raffreddato, avevo invasato marene e sciroppo. Tale squisiteria era riuscita la mia marenata che…indovinate? …i ragazzi, gli amici, e (lo confesso) io stessa, in poco più di un mese quasi tutta la gustammo bevendola con l’acqua. Ma io che ho tenace la memoria e pieno di risorse il cuore…io non mi sono certo allarmata pensando che in campagna sarei stata a corto di sciroppo di marene!
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Ricordandomi, infatti, che la marenata si può fare anche senza frutti, e di una certa ricetta che mi aveva consigliata la mia cara amica Giovanna, appena giunta in campagna sono andata in un orto, ho chiesto all’ortolano il dono di una manciata di foglie della sua pianta di marene; io stessa ne ho colte 100 (e naturalmente le ho scelte tutte belle, grandi e verdi); le ho contate e ricontate (anche nell’arte cucinaria bisogna sempre essere molto esatti); le ho messe in una pignatta di terra; vi ho versato sopra un litro di vino nero (tipo barbera); le ho lasciate lì, in infusione, per 10 giorni; ho poi tolte le foglie; ho aggiunto al vino 8 etti di zucchero; ho fatto bollire per 10 minuti; e quando fu raffreddato, ho imbottigliato il mio squisitissimo sciroppo di foglie.
***

Ridete? Pensate che sia molto stramba questa ricetta? Non pensate invece ch’essa sia molto saggia? Ebbene; masticate una foglia della pianta di marena, e mi saprete poi dire se anche la foglia abbia o no il gusto del frutto. Fate subito anche voi la falsa marenata della mia cara Giovanna, e mi saprete poi anche dire se lo sciroppo fatto con le foglie uguagli o non uguagli, per addolcire l’acqua, quello fatto con i frutti.»

Sciroppo con foglie di marena alla maniera di Petronilla

Foglie di Prunus cerasus s. Cerasus vulgaris.

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Ricette di Petronilla per tempi eccezionali

… Marenata (sciroppo di amarene) .e..

… Zuppa di marene alla maniera di Petronilla

Petronilla: Marene sotto spirito e….

Budino di marene alla maniera di Petronilla

Di AfroBrazilian – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=51033889
Piadina romagnola frittata rosolacci

Piadina romagnola “imbottita” con frittata di rosolacci

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Rosolaccio (Rosolaccia, Rosola, Rosolina, Papavero selvatico)
“Fiore che conserva da millenni la magia dell’oblio, pur senza gli eccessi del suo fratello orientale, il papavero veniva utilizzato sin dagli albori della civiltà. Pianta dedicata alla Grande Dea: patrona della Vita così come della Morte, la dea garantiva attraverso il suo fiore, la rinascita, il risveglio dal sonno. Il papavero cresce generalmente come infestante di campi fra le messi e le macerie, negli incolti e nei margini delle strade. Le foglie vanno raccolte prima della fioritura, quando sono piccole e tenere e si presentano a rosetta.

I rosolacci vengono consumati cotti come gli spinaci per minestre, ripieno per tortelli e ravioli, frittate, polpette.

  Venetoedintorni.it
//ierioggiincucina.myblog.it/media/02/00/58614006.jpg
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La piadina è la più romagnola della specialità romagnole. E’ un pane senza lievito della più antica usanza, cotto nella lastra di sasso o nella teglia di terracotta messa sopra la fiamma viva (di fascine della potatura delle viti)  [..]

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Piadina romagnola con frittata di rosolacci

Preparate la frittata:
Ingredienti per 2 persone:

  • 3 uova,
  • 300 gr. di rosolacci raccolti prima della fioritura, quando sono piccoli e teneri e si presentano a rosetta.
Preparazione
Pulite e lavate bene le erbe per eliminare la terra; togliete le foglie rovinate e la radichetta. Cuocetele in padella con olio (come fareste con gli spinaci). Aggiungete le uova, precedentemente sbattute, salate e pepate. Mescolate. La frittata ottenuta, andrà posta tra due strati di piadina (che così preparata sarà “imbottita”).
Gustatela calda.
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rosolacce crostataRavioli-con-i-rosolacci

 

 

 

 

romagnolo piadina crescione

Piadina romagnola formaggio Squäquaròn

Piadina romagnola con salsiccia cipolle

 

 

 

 

Ravioli con i rosolacci e formaggio di fossa

Crostata salata di rosolacci

Insalatona con erbe primaverili e carciofi crudi

Insalatona con erbe primaverili e carciofi crudi

  • Ortaggi a frutto: sono ortaggi a frutto tutte le drupe, le bacche, gli esperidi e i pomi, quindi i pomodori, le zucchine, le melanzane, i cetrioli, le zucche e i peperoni.
  • Ortaggi a fiore: carciofo, cavolfiore, broccolo, asparago, fiore di zucca.

Il carciofo è un fiore e non un frutto.

L’insalata è un piatto usato come contorno o antipasto. Si tratta di una pietanza composta da più cibi – ma principalmente di lattuga caratterizzati dal fatto di essere conditi tradizionalmente, almeno in Italia, con olio, sale e altri ingredienti opzionali come aceto o succo di limone e pepe.
Il termine deriva dal latino salata, da sal, “sale”.[…]
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Ingredienti
  • Carciofi,
  • porri o cipollotti,
  • Misticanza (“mescolanza”: misto di varie verdure domestiche e selvatiche crude),
  • valeriana,
  • germogli di insalata,
  • spinaci baby,
  • pinoli, olio evo,
  • sale e pepe,
  • aceto balsamico (facoltativo).
Preparazione

Pulite i carciofi: tagliate i gambi alla base del carciofo. Eliminate le foglie esterne più dure, tagliateli a julienne e metteteli a bagno in acqua acidulata con succo di limone. Sgocciolateli perfettamente.

Tostate leggermente i pinoli. Pulite e lavate tutte le verdure, quindi mettetele nell’insalatiera. Affettate sottilmente i porri, o i cipollotti, ed uniteli alle verdure; aggiungete i carciofi e i pinoli, quindi condite il tutto con dell’ottimo olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Se volete potete aggiungere qualche goccia di aceto balsamico.

Frittata con le erbe primaverili

Ricette con erbe di campo spontanee

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Decorazioni di cioccolato: foglie, riccioli, rotolini....

Decorazioni di cioccolato: foglie, riccioli, rotolini….

Tante idee per abbellire torte e pasticcini o tutto quello che volete, con il cioccolato: bianco, al latte, alle nocciole ofondente!
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Le foglie
Per preparare delle foglie di cioccolato, per decorare certi dolci, dovete procurarvi delle foglie fresche con venature molto marcate: alloro, rosa… Fate fondere del cioccolato in un recipiente posto sopra un altro contenente acqua bollente, poi spalmare il cioccolato sulla parte superiore della foglia con un coltello. Lasciate ben rassodare il cioccolato, mettendo le foglie su carta da forno.

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I mezzi gusci con i palloncini
Per 6 persone: 400 gr. di cioccolato fondente. Fondete 300 gr. di cioccolato a bagnomaria raggiungendo 45°C. Toglietelo dal fuoco ed immergetevi i 100 gr. rimasti a pezzo intero, mescolando fino a raggiungere 27°C. Togliete il cioccolato non fuso e ponete ancora a bagnomaria quello fuso per riportarlo a 32°C. Intingetevi per metà 12 piccoli palloncini poco gonfiati. Appoggiateli su un foglio di carta da forno e lasciateli asciugare. Quando il cioccolato si sarà rassodato, bucate i palloncini e staccateli ottenendo i mezzi gusci. Riempirli a piacere.

I riccioli
Tenendo una “barra” di cioccolato sopra al dolce da decorare passate la lama di un pelapatate sul bordo più sottile della tavoletta, facendo cadere direttamente sulla torta i riccioli che verranno a formarsi.

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I rotolini
Fate fondere del cioccolato poi con una spatola stendetelo su un piano di lavoro ben freddo, in uno strato alto circa 3 mm. Lasciatelo raffreddare ma non indurire. Infilate quindi un lungo coltello o una spatola di metallo, leggermente inclinati, sotto il cioccolato. Muovendo avanti e indietro la lama del coltello, verranno a formarsi dei rotolini dello spessore di un foglio di carta.

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Cioccolato sminuzzato
Da utilizzare sempre per decorare un dolce. Spezzettare grossolanamente una tavoletta di cioccolato, poi con un coltello pesante e ben affilato tagliuzzatelo a pezzetti molto piccoli ed irregolari.

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Cioccolato grattugiato
Utilizzando la “barra” di cioccolato fatta ben raffreddare in frigo, grattugiatela finemente o grossolanamente, a piacere, direttamente su un piatto.

Decorazioni di cioccolato foglie, riccioli, rotolini.... (2)    Decorazioni di cioccolato foglie, riccioli, rotolini.... (3)   .Chocolate_Mousse_ Chocolate_ fragole_Strawberriescastagne ricoperte cioccolato

 Decorazioni di cioccolato: foglie, riccioli, rotolini….

Gli spiedini di frutta al cioccolato sono una decorazione golosa e fresca per Pranzo in piedi e Buffet.

Castagne ricoperte di cioccolato

Fragole ricoperte di cioccolato

By Apostoloff – Self-photographed, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9054189 By Dick Rochester – originally posted to Flickr as Another of Life’s Little Pleasures, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10253388 Di AlejandroLinaresGarcia – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33803814 By Quinn Dombrowski – originally posted to Flickr as White chocolate shreds, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10252666