Ravioli-con-i-rosolacci

Ravioli con i rosolacci e formaggio di fossa

Rosolaccio (Rosola, Rosolina, Papavero selvatico)
“Fiore che conserva da millenni la magia dell’oblio, pur senza gli eccessi del suo fratello orientale, il papavero veniva utilizzato sin dagli albori della civiltà. Pianta dedicata alla Grande Dea: patrona della Vita così come della Morte, la dea garantiva attraverso il suo fiore, la rinascita, il risveglio dal sonno”.
Il papavero cresce generalmente come infestante di campi fra le messi e le macerie, negli incolti e nei margini delle strade. Le foglie vanno raccolte prima della fioritura, quando sono piccole e tenere e si presentano a rosetta.
I rosolacci vengono consumati cotti come gli spinaci per minestre, ripieno per tortellifrittate , polpette.
  Venetoedintorni.it
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Ingredienti e dosi
  • Per la sfoglia:
    1 uovo per ogni 100 gr. di farina
  • Per il ripieno:
    200 gr di ricotta, 200 gr di formaggio di fossa, 30 gr. di parmigiano grattugiato, 1 uovo, noce moscata, sale e pepe..
  • Per condire:
    Burro fuso e rosolacci raccolti prima della fioritura, quando sono piccoli e teneri e si presentano a rosetta, guanciale o pancetta a dadini.

rosolaccitortelli cipolle (2)tortelli cipolle (3)

 

 

 

 

Preparazione
  • Preparare il ripieno unendo la ricotta, il formaggio di fossa sbriciolato, il parmigiano grattugiato, l’uovo e la noce moscata grattugiata. Salate e pepate, quindi amalgamate il tutto.
  • Preparare la sfoglia:
    Fate una fontana con la farina e rompete all’interno le uova. Amalgamate lentamente con una forchetta avendo cura di prendere la farina dai bordi e facendo attenzione a non rompere la fontana per non fare fuoriuscire le uova. Impastate il composto con le mani per almeno 20 minuti, fino ad ottenere una palla liscia e lasciatela riposare per mezz’ora. Tirate la pasta col matterello per ottenere una sfoglia di spessore piuttosto spesso e non sottile come per le tagliatelle. Tagliate la sfoglia a quadrati di circa 5 cm. e riempiteli col ripieno. Richiudete facendo combaciare i due lembi opposti dei quadrati, formando un triangolo, chiudete bene i lati.
  • Preparate il condimento facendo saltare in padella, nel burro, il guanciale (o la pancetta), unite i rosolacci e regolate il sale.

Lessate i ravioli  in abbondante acqua salata e, quando verranno a galla, aspettate qualche minuto che siano ben gonfi poi scolateli. Metteteli nella padella con i rosolacci e mescolate delicatamente. Spolverizzate con parmigiano grattugiato o formaggio di fossa a scagliette.

Varianti
  • Ripieno: pulite e lavate bene le erbe per eliminare la terra; togliete le foglie rovinate e la radichetta. Fate appassire uno scalogno tritato con 2-3 cucchiai di olio, unite i rosolacci e mescolate. Salate, pepate, mettete il coperchio e lasciate stufare a fuoco dolce per circa 10 minuti. Togliete dal fuoco, unite la ricotta sminuzzata con una forchetta, 40 gr. di parmigiano grattugiato e il tuorlo dell’uovo. Aggiustate il sale e il pepe ed amalgamate bene.

Condite i ravioli con burro fuso, salvia e aggiungete una spolverata di parmigiano grattugiato.

Piadina romagnola frittata rosolaccirosolacce pasqua marinella

 

 

Di Alvesgaspar – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6937673

Ravioli con i rosolacci
Ravioli fonduta patate

Fonduta di patate per condire i ravioli (tortelli)

Pellegrino Artusi Cacimperio o Fonduta
(..) «Chi frequenta le trattorie può formarsi un’idea della grande varietà dei gusti nelle persone. Astrazion fatta da quei divoratori, come lupi, che non sanno distinguere, sto per dire, una torta di marzapane da un piatto di scardiccioni, sentirete talvolta portare al cielo una vivanda da alcuni giudicata mediocre e da altri perfino, come pessima, rigettata. Allora vi tornerà in mente la gran verità di quella sentenza che dice: De gustibus non est dísputandum. A questo proposito Giuseppe Averani, trattando Del vitto e delle cene degli antichi, scrive: […]
Ravioli con fonduta patate
Ingredienti e dosi per 4 persone

Ravioli o tortelli.

Per la fonduta di patate:
700 gr. di patate lesse, 50 gr. di burro, 2 cucchiai di panna, sale, pepe, noce moscata, 400 gr. di formaggio da fondere a dadini, per es.:

  • Fontina tradizionale, Fontina della Valle d’Aosta più saporita di quella tradizionale;
  • Comtè francese e Raclette francese o svizzero, formaggi abbastanza saporiti;
  • Gorgonzola e Roquefort francese, Stilton inglese, formaggi erborinati molto saporiti.
Preparazione
  • Preparate i ravioli o i tortelli con la farcitura che più preferite.
  • Preparate la salsa fonduta di patate:
    schiacciate bene le patate con la forchetta (o con l’apposito attrezzo). In una padella capiente e antiaderente mettete la purea di patate, aggiungete il burro ed amalgamate bene facendo insaporire lentamente su fuoco molto basso, facendo attenzione che non si formino grumi.  Tenendo sempre il fuoco basso, unite il formaggio e la panna, mescolate delicatamente fino ad ottenere una crema densa e morbida, facendo attenzione che non attacchi al tegame. A fine cottura salate, pepate e profumate con la noce moscata grattugiata.

Lessate la pasta ripiena in abbondante acqua salata. Con una ramina raccogliete i ravioli man mano che vengono a galla ed adagiateli nella padella con la fonduta; amalgamate molto delicatamente. Servite.

Potete presentare in tavola la fonduta di patate restante, tenendola in caldo, se lo avete, sul fornellino apposito.

purè patate tortelli ravioli

Käsefondue auf der WikiCon 2018 01.jpg [[File:Käsefondue auf der WikiCon 2018 01.jpg|Käsefondue_auf_der_WikiCon_2018_01]]
Come lavare e pulire le ortiche per preparare la Frittata

Come lavare e pulire le ortiche per preparare la Frittata

L’ortica (Urtica dioica) è una pianta erbacea perenne, nativa dell’Europa, dell’Asia, del Nord Africa e del Nord America, ed è la più conosciuta e diffusa del genere Urtica. Possiede peli che, quando toccati, espellono un fluido che causa bruciore e prurito a uomini e animali. La pianta è nota per le sue proprietà medicinali, per la preparazione di pietanze e, una volta, per il suo esteso uso nel campo tessile.
Le piante del genere Urtica sono utilizzate e coltivate dall’uomo sin dall’età del bronzo (3000-2000 a.C.), dal gambo legnoso dell’ Urtica dioica adulta si produceva carta e tessuti e le foglie verdi erano usate per la colorazione delle fibre. Già dai tempi gli antichi Greci e gli antichi Romani l’ortica veniva usata in cucina

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Con l’ortica si preparano ottimi gnocchi, frittate e gustose farciture per piade e paste ripiene (tortelli, cappellacci verdi, ravioli, urciòn, allo “straccio”)

La frittata con le ortiche, dal profumo di primavera, è perfetta per un pic nic: tagliatela a grossi spicchi e disponetela fra due fette di pane rustico di gusto paesano, in forme grosse, confezionato con farina piuttosto scura.. Avvolgete il panino nella carta paglia o in un canovaccio pulito e fate riposare due-tre minuti. Prima di consumarlo si può riaprire e spruzzare con qualche goccia di aceto balsamico.

Un consiglio di webalex.it per gustare al meglio questo panino:
“Sedersi su un muretto e addentare grossi morsi, accompagnando con un bicchierone di fresca birra aromatica. Si gusta preferibilmente meditando che al mondo esistono tante cose semplici, ma meglio del vitel tonné e del salame di cioccolata…”

 Ingredienti per 2 persone

Un paio di guanti da chirurgo monouso.
Un bel mazzo di ortiche turgide selezionate fra le foglie fresche di germoglio (200 gr. circa), olio evo, 1/2 bicchiere di latte, una cucchiaiata di formaggio cremoso, 4 uova, mezza cipolla, una salsiccia, sale, pepe e noce moscata.

 Preparazione

Le ortiche vanno colte a mezza mattinata, il meglio sarebbe col sole dopo una notte di pioggerellina.

Indossando i guanti, pulite le ortiche delicatamente senza lavarle. Riunitele a mazzetto e, tenendole in mano, tritatele con un coltello direttamente nella padella e fatele saltare aggiungendo un paio di cucchiai d’olio.
In un’altra padella rosolate in olio la salsiccia tagliata a fettine, quindi unite la cipolla tagliata grossolanamente e fate  dorare bene. Quando le ortiche saranno cotte, ma ancora croccanti, riunite le ortiche, la cipolla e la salsiccia.

Rompete le uova in una ciotola e conditele con un po’ di sale e di pepe. Sbattetele quanto basta per amalgamare albumi e tuorli. Versate questo composto nella padella con le ortiche e date una mescolata per distribuire bene gli ingredienti.
Cuocete a fuoco moderato per 10 minuti circa o finchè, osservando i bordi della frittata e sollevandola da un lato, vedrete che comincia a rapprendersi. Fate scivolare la frittata su un piatto e rovesciatela rimettendola nella padella e cuocete ancora per qualche minuto, sempre su fuoco moderato.

  • Le frittate si possono servire come antipasto o come secondo piatto, ma non in un’occasione importante. Quasi tutte sono buone sia calde che tiepide o fredde. Servitele intere o affettate o fredde e tagliate a grossi dadi come antipasto
Urtica dioica

Urtica dioica

CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=369351

Come lavare e pulire le ortiche per preparare la Frittata

orecchioni ravioli tortelli

J Urciòn (gli orecchioni) sono una tradizionale pasta ripiena per i giorni di festa

Gli orecchioni (urciòn in dialetto romagnolo) sono un primo piatto tradizionale per i giorni di festa in Emilia Romagna. Il nome deriva dalla particolare forma di questa sorta di ravioli e, come per tutte le ricette tradizionali, tante sono le varianti per la farcitura: ricotta e spinaci o foglie di barbabietola da foraggio, formaggio molle (stracchino, casatella ecc.) e ortiche o stridoli, zucca, zucca e patate, ecc.); il condimento tradizionale per gli urciòn è il sugo di carne, ma viene usato anche burro fuso profumato con salvia ed insaporito con abbondate parmigiano grattugiato (Urciòn butì e seiva, in dialetto romagnolo).

Con questo post voglio ringraziare “ilgrassoblogdiropa55 Un dentista ai fornelli” che ha rispolverato una mia vecchia ricetta, pubblicata tempo fa su di Cookaround, corredandola anche delle sue foto passo passo relative alla preparazione.
Anche questa è una ricetta adottata, pubblicata tempo fa da Patiba nei ricettari e che merita a mio avviso maggiore attenzione essendo semplice da fare e con una resa qualitativa alta. Tra l’atro ora passato il gran caldo la ricotta ingrediente primario per la farcia di questi grossi ravioli è ormai di buona qualità quindi se v’ispirano provateli vale la pena rifarli. Io li ho conditi col fondo di un ragù di carne di maiale preparato con un misto di salsiccia e costine con l’osso, ma se volete un primo piatto più leggero basterà una bella salsa di pomodoro, aglio e basilico.

Ingredienti per il sugo di maiale:
2 rocchi di salsiccia, 2 costina di maiale, 1\2 cipolla dorata piccola, 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro, 1 peperoncino piccante secco, 1\2 bicchiere di vino rosso, un giro d’olio d’oliva, sale qb.

Ingredienti per 12 orecchioni (tre-quattro porzioni…dipende dalle forchette):
1 uovo, 1\2 guscio d’acqua, 150 g circa di farina di semola, 1 pizzico di sale, 10 cucchiai di ricotta ovina non troppo molle, 4 pugni di parmigiano grattugiato, 1 grattata di noce moscata.

Per prima cosa dedicatevi alla preparazione del sugo di condimento perché la cottura molto lunga si protrae a fiamma bassissima per 5 ore in modo che la carne ceda tutto il suo sapore al fondo. In una casseruola di giusta misura fate rosolare la cipolla affettata assieme al peperoncino sbriciolato e al concentrato di pomodoro. Appassita la cipolla, unite la salsiccia tagliata a grossi pezzi e le costine appena salate. Fate colorire e poi sfumate il vino rosso e…

[qui la ricetta classica)

1 orechioni tortelli (2)2 orecchioni tortelli (2)2-Orecchioni_ricotta

Di fugzu from Pistoia, Italia – orecchioni ricotta & spinaci, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7275152 Ravioli di ricotta.jpg [[File:Ravioli di ricotta.jpg|Ravioli_di_ricotta]]
Pasta ripena i ravioli dell'Angela della Petronilla

I classici. Pasta ripena: i ravioli dell’Angela della Petronilla

Checchi, il più buon gustaio dei miei figlioli, rincasando l’altra sera dopo il buon pranzo che aveva dato, anche in suo onore, la mia buona amica Angela, non la finiva mai dal dire: – Oh, mamma, sapessi che ravioli ho mangiato! Sapessi con che sugo erano stati conditi! Sapessi com’erano squisiti! Il dì seguente io (che, oltre discreta cuoca, sono… una mamma) mi sono precipitata dall’amica, e:

“Cara Angela – le ho detto – ti prego di insegnarmi a fare i tuoi ravioli!” Sorrise la buona amica e, soddisfatta nel suo orgoglio di cuoca ricercata… – Certo, (mi disse) che ti insegno a farli, e poiché anche tu, cara Petronilla, al par di me, sei famosa a tirar sottile la sfoglia della pasta, vedrai che anche dalle tue mani, usciranno ravioli… più che perfetti! E infatti, i miei ravioli furono proclamati perfetti dai figlioli e squisiti dal marito, sì che ho pensato di dare anche a tutte voi la ricetta che a me ha data l’Angela: purché… purché siate anche voi famose, come lo siamo noi, a tirar sottile, quella tale sfoglia, o purché ne possediate l’adatta macchinetta!

Per allestire il ripieno, si dovranno passare per il setaccio un chilogrammo di spinaci lessati spremuti fra le mani per toglierne l’acqua; un ettogrammo di prosciutto cotto e magro ed uno di cervella dopo averla fritta nel burro. Mescolando e rimescolando, si dovranno infine unire 5 rossi e 3 bianchi d’uova e 4 cucchiai di formaggio parmigiano. Pronto il ripieno, e mentre si lavorerà a tira sottile quella tale sfoglia della pasta col quale si dovranno comporre i ravioli, converrà preparare un condimento che sia ben degno di quel… superlativo ripieno!

A ciò provvederà il piatto di portata che dovrà essere, quel giorno, un arrosto di vitello. Messo il vitello al fuoco con un po’ di burro, si aggiungeranno, appena rosolato, carote, rosmarino, sedano, cipolla, prezzemolo, mezzo bicchiere di vino rosso ed un pugno di funghi secchi che, dopo averli lavati, saranno messi a bagno nell’acqua calda. Quando l’arrosto sarà quasi cotto, si aggiungeranno un altro mezzo bicchiere di vino e l’acqua che aveva servito a mollificare i funghi; si lascerà cucinare ancora un poco tenendo la casserruola ben chiusa e infine si passerà anche questo sugo, per il setaccio.
* * *
Mangiando i ravioli confezionati con quella sfoglia e con quel ripieno, cucinati poi nell’acqua e conditi con quel sugo, sono sicura che direte: “Aveva ben ragione Checchi!”

Altre ricette di Petronilla, 1935
Pasta ripena: i ravioli dell’Angela della Petronilla

Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
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Triangoli ripieni con sugo di pesce di laguna

L’ambiente della Laguna di Venezia è un territorio umido di grande interesse naturalistico, ecologico e commerciale. L’alto numero di specie ittiche, insolito per uno specchio d’acqua a fondale sabbioso, è dovuto alla complessità del territorio lagunare, formato da foci fluviali, bassi fondali, barene, isole, canali artificiali e bocche di porto.
Le specie presenti sono molte: Aguglia. Alosa, Anguilla, Cheppia Latterino Cefalo Capone gallinella Ghiozzo Sarago sparaglione Storione adriatico ecc. Le acque lagunari, inoltre, accolgono stagionalmente gli avannotti (“montada”) delle specie adriatiche, che trovano qui maggiori probabilità di sopravvivenza rispetto all’ambiente marino.
Go è il nome popolare del Ghiozzo comune, un pesce che vive nelle lagune, nelle foci e nelle acque salmastre in genere preferendo i fondi fangosi. È una specie che si trova nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mar d’Azov; in Italia è frequente nella Laguna di Venezia. E’ un pesce pigro, ma compie balzi fulminei per aggredire la preda o sfuggire ad un pericolo.
Triangoli ripieni con sugo di pesce di laguna
Ingredienti e dosi

500 gr. di Triangoli ripieni con stridoli e ricotta (o tortelli, o ravioli di magro).

Per il sugo
450 gr. di pesce di laguna (go ghiozzo, ghiozzetto), 200 gr. di pomodorini, 1 spicchio d’aglio, olio, sale, prezzemolo.

 Preparazione

Preparate i Triangoli ripieni (o ravioli o tortelli) con stridoli e ricotta.[]

Preparate il sugo
In una padella capiente, soffriggete l’aglio tritato con un filo d’olio evo. Aggiungete i pomodorini e tenete su fuoco vivace per qualche minuto.

Pulite il pesce lasciando la testa, quindi unitelo al sugo per qualche minuto. Quando il pesce sarà cotto togliete le teste e le spine, poi mettete nel sugo la polpa ottenuta e regolate la sapidità.

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.Lessate la pasta ripiena in abbondante acqua salata e, quando verrà a galla, scolatela e adagiatela nel sugo.

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 Vino

Soave (Veneto), Torgiano bianco e Chardonnay di Torgiano (Umbria), Graves Blanc (F), Chardonnay della California (USA), Sylvaner del Reno (D), Trebbiano di Romagna, Pouilly-Fuisseé (Saône et loire F), Rosato superiore di Tunisia.

I consigli di vapjazz-Cookaround:
In gastronomia credo si possa definire pesce tutto ciò che vive nel mare: è quindi evidente che ci troviamo davanti ad una varietà di cibi molto grande, che si differenzia a seconda del contenuto in grasso, dei tempi e modi di cottura.
  • Per i pesci bianchi, cucinati al vapore o alla griglia senza aggiungere grassi, si devono scegliere vini bianchi delicati, non troppo aspri né alcolici, come uno Chardonnay o una Malvasia.
  • Con i crostacei alla griglia o lessati, essendo più aromatici, si può abbinare anche un Sauvignon o un Verdicchio, oltre che la Malvasia.
  • I fritti di mare sono invece uno di quei casi in cui si può pasteggiare con spumante metodo classico o con champagne, poiché la ricchezza di grassi rende opportuno sfruttare la capacità sgrassante dell’anidride carbonica.
  • I pesci al forno hanno una complessità di sapori molto variabile: da evitare i vini rossi perché i tannini, dal sapore amarognolo, non vanno d’accordo con queste preparazioni un po’ salate. Quindi ci si deve orientare su bianchi e rosati di ottimo corpo.
  • Per le zuppe e i brodetti vale quanto detto per i pesci al forno, senonché in questo caso ci si può spingere fino a vini rossi giovani, da un vino novello a un Freisa vivace.
  • Per i pesci conservati in salamoia si devono evitare i vini rossi perché non si accordano con la sapidità della pietanza, mentre per quelli affumicati come il salmone, che è piuttosto grasso, consiglio spumanti metodo classico e Sauvignon.
Triangoli ripieni con sugo di pesce di laguna
Triangoli ripieni con stridoli e ricotta

Triangoli ripieni con stridoli e ricotta

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La Silene vulgaris è conosciuta in gastronomia con il nome di grisol, strigoli, stridoli, carletti, strisci, scrissioi, s-ciopit o sclopit, s-ciopetin, cuiet, concigli) ed è fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura poi le foglie basali diventano troppo coriacee. Si mangiano sia crude, sia cotte (come gli spinaci), in risotti, minestre, ripieni, ravioli e frittate: hanno un sapore dolce e delicato.

Triangoli ripieni con stridoli e ricotta
Ingredienti e dosi per 4 persone

Per la sfoglia:
220 gr. di farina, 2 uova
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Per il ripieno:
200 gr di stridoli, 250 gr di ricotta, 40 gr di parmigiano, sale e pepe.
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Per condire:
Burro fuso e salvia

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Preparazione
  • Preparare il ripieno:
    Pulire gli stridoli staccando le foglioline e lavarli bene. Fare appassire lo scalogno tritato con 2-3 cucchiai di olio, unire gli stridoli e mescolate. Salate, pepate, mettete il coperchio e lasciate stufare a fuoco dolce per circa 10 minuti. Togliete dal fuoco, unite la ricotta sminuzzata con una forchetta, 40 gr. di parmigiano grattugiato e il tuorlo dell’uovo. Aggiustate il sale e il pepe ed amalgamate bene.
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  • Preparare la sfoglia:
    Fate una fontana con la farina e rompete all’interno le uova. Amalgamate lentamente con una forchetta avendo cura di prendere la farina dai bordi e facendo attenzione a non rompere la fontana per non fare fuoriuscire le uova. Impastate il composto con le mani per almeno 20 minuti, fino ad ottenere una palla liscia e lasciatela riposare per mezz’ora. Tirate la pasta col matterello fino ad ottenere una sfoglia di spessore piuttosto spesso e non sottile come per le tagliatelle. Tagliate la sfoglia a quadrati di circa 5 cm. e riempiteli col ripieno. Richiudete facendo combaciare i due lembi opposti dei quadrati, formando un triangolo, chiudete bene i lati.

Lessate i “triangoli” in abbondante acqua salata e, quando verranno a galla, aspettate qualche minuto che siano ben gonfi e scolateli.
Condite i triangoli con burro fuso e timo (o salvia), poi aggiungete una spolverata di parmigiano grattugiato.

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triangoli

Triangoli ripieni con stridoli e ricotta
Ravioli asparagi e noci

Ravioli vegani farciti di asparagi e noci

I mazzi di asparagi che compaioni a primavera inoltrata sui banchi degli ortolani, ci riportano ogni anno il saporito gusto di un ortaggio conosciuto fin dall’antichità. Gli egizi, infatti, lo offrivano in omaggio agli dei ed i Greci lo consideravano un alimento apportatore di felicità. Gli asparagi, dunque, hanno avuto in ogni epoca grandi estimatori e oggi, grazie alla surgelazione, abbiamo il privilegio di poterli avere in tavola tutto l’anno per preparare raffinate e saporite pietanze.

Una primo piatto veramente delicato e gustoso sono questi

Ravioli vegani di asparagi e noci

Ingredienti e dosi per 4 persone
200 gr. di farina 00, 2 cucchiai di olio di semi, acqua q.b, 150 gr. di punte di asparagi bollite, 50 gr. di gherigli di noci, 8 foglie di salvia, olio d’oliva extravergine q.b, sale q.b, pepe q.b.
Preparazione

Mettete la farina in una terrina e unitevi l’olio di semi e la quantità d’acqua sufficiente a creare un buon impasto.
Lasciate riposare qualche minuto mentre preparate il ripieno. Tagliate le punte d’asparagi a tocchetti e mettetele per qualche minuto in padella con i gherigli di noce, un po’ d’olio, sale e pepe.

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Quando il tutto si sarà insaporito, fatelo passare in un mixer.
Stendete la pasta con un mattarello e create i vostri ravioli utilizzando, se non avete stampi appositi, un bicchiere a bocca abbastanza larga. Riempite un lato del raviolo, bagnate i bordi con un po’ d’acqua e ripiegatelo a mezzaluna.
Fateli cuocere in abbondante acqua bollente per circa 10 minuti. Nel frattempo fate rosolare le foglie di salvia con l’olio, in modo che questo si insaporisca. Scolate i vostri ravioli, conditeli e serviteli con la salvia.

 Accorgimenti

Stendete la pasta in modo che risulti abbastanza sottile e facile da cuocere, ma anche con una consistenza tale che non si rompa in cottura col peso del ripieno. Fate passare i ravioli nella farina prima di disporli su un piatto, così non si attaccheranno e non rischierete di romperli. Se invece temete che possano legarsi tra loro in cottura, basta versare un goccio d’olio nell’acqua.

Idee e varianti

All’interno del ripieno potrete mettere qualche erba o spezia a vostro piacere.

Ravioli vegani farciti di asparagi e noci
Crab and mascarpone filling for ravioli, 2008.jpg
[[File:Crab and mascarpone filling for ravioli, 2008.jpg|Crab_and_mascarpone_filling_for_ravioli,_2008]]
Ravioli ai funghi con sugo di cipolle rosse

Ravioli ai funghi con sugo di cipolle rosse

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Ingredienti e dosi per 4 persone

 500 gr. di ravioli ai funghi già pronti oppure per prepararli: 400 gr. di farina,  4 uova, un pizzico di sale

Per il ripieno
400 gr. di funghi freschi, 150 gr. di ricotta, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, 150 gr. di burro, 2 spicchi d’aglio, 1 mazzetto di prezzemolo, sale, pepe, noce moscata.

Per il sugo
2-3 cipolle rosse grandi, 35 gr. di burro, 1 carota e 1 costola di sedano tritati, 2 cucchiai di farina, latte qb, brodo vegetale.

Preparazione

Preparate il ripieno
Fate trifolare i funghi puliti e tagliati a dadini, con poco burro e con un trito di aglio e prezzemolo. Mescolatevi la ricotta setacciata, sale, pepe e noce moscata.

Preparate la pasta
I ravioli possono essere di forma rotonda o quadrata, la pasta si prepara al solito modo, una volta tirata la sfoglia disponete su metà di questa dei mucchietti di ripieno grossi come nocciole. Ripiegate l’altra metà della sfoglia sopra i mucchietti, pigiate bene la pasta intorno a questi per non lasciare aria all’interno. Con la rotellina dentata dividete i quadrati ottenendo così i ravioli. Sono in vendita anche delle speciali “raviolere” che consentono una più veloce preparazione; per ottenere i ravioli tondi bisogna usare l’apposito stampino (coppapasta).

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Preparate il sugo di cipolle
Pulite e tritate la carota e il sedano. Pulite le cipolle, tagliatele a metà, quindi tagliate ogni metà a fettine. In una padella sciogliete il burro e fatevi rosolare la carota, il sedano e le cipolle. Una volta che le cipolle saranno dorate, bagnate con ½ bicchiere di brodo vegetale caldo, incoperchiate e fate cuocere a fuoco dolce. Passati 10-15 minuti aggiungete ½ bicchiere di latte tiepido, la farina, il sale, il pepe, incoperchiate e lasciate finire la cottura (10-15 minuti) fino ad ottenere una crema.

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Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, dopo 3-5 minuti circa scolateli e versateli nella padella con il sugo, mescolate molto delicatamente (meglio sarebbe farli saltare) per evitare di romperli. Lasciate riposare un po’ e, quindi, servite.

tortelli cipolle (5)

Ravioli ai funghi con sugo di cipolle rosse
triangoli ripieni

Triangoli ripieni di caprino e radicchio rosso trevigiano

Ingredienti per 4 persone

Per la sfoglia: 220 gr. di farina, 2 uova

Per il ripieno:
300 gr di radicchio rosso trevigiano, 150 gr di Caprino ammorbidito, 40 gr di parmigiano,
1 scalogno, 1 tuorlo d’uovo, sale e pepe.

Per il sugo:
1 scalogno, qualche pomodorino, 2 cucchiai di olio, brodo q.b., aglio e rosmarino

Preparazione

  • Preparare il sugo:
    Soffriggete in olio lo scalogno tritato, unite i pomodorini tagliati a metà, salate, pepate e aggiungete un pizzico di zucchero. Lasciate cucinare il sugo aggiungendo un po’ di buon brodo. Cospargete di un trito di aglio e rosmarino.
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  • Preparare il ripieno:
    Pulite il radicchio e tagliatelo a listarelle corte e sottili. Fate appassire lo scalogno tritato con 2-3 cucchiai di olio, unite il radicchio, mescolate. Salate, pepate, mettete il coperchio e lasciate stufare a fuoco dolce per circa 10 minuti. Togliete dal fuoco, unite il caprino sminuzzato con una forchetta, 40 gr. di parmigiano grattugiato e il tuorlo dell’uovo. Aggiustate il sale e il pepe ed amalgamate bene.
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  • Preparare la sfoglia:triangoli stridoli tortelli (2)_tn
    Fate una fontana con la farina e rompete all’interno le uova. Amalgamate lentamente con una forchetta avendo cura di prendere la farina dai bordi e facendo attenzione a non rompere la fontana per non fare fuoriuscire le uova. Impastate il composto con le mani per almeno 20 minuti, fino ad ottenere una palla liscia e lasciatela riposare per mezz’ora. Tirate la pasta col matterello fino ad ottenere una sfoglia di spessore piuttosto spesso e non sottile come per le tagliatelle. Tagliate la sfoglia a quadrati di circa 5 cm. e riempiteli col ripieno. Richiudete facendo combaciare i due lembi opposti dei quadrati, formando un triangolo, e chiudete bene i lati.
    Lessate i “triangoli” in abbondante acqua salata e, quando verranno a galla, aspettate qualche minuto che siano ben gonfi, poi scolateli.

In un piatto stendete il sugo e adagiatevi i triangoli, guarnire con una spolverata di parmigiano grattugiato. Anzichè con il sugo, la pasta può essere condita con burro fuso e salvia.

triangoli (2)

 

 
Tortelli dolci Carnevale

Tortelli dolci di Carnevale

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Ingredienti e dosi

Per la pasta dei tortelli
300 gr. di farina, 2 uova, 100 gr. di zucchero, qualche cucchiaio di vino bianco secco.

Per il ripieno
Marmellata a piacere: di castagne, di arancia, di fichi, di pesche, di albicocche, di uva e pere, ecc.

Preparazione

 

Impastate la farina con le uova,  lo zucchero e qualche cucchiaio di vino bianco secco. Se l’impasto ottenuto risulterà troppo sodo ammorbiditelo con altro vino. Stendete la sfoglia piuttosto sottile e ritagliate delle strisce. Su ogni striscia mettete dei mucchietti di marmellata distanziati 5 cm. circa l’uno dall’altro.

Coprite con un’altra striscia di pasta e premete ai bordi, così da evitare che, durante la cottura, la marmellata fuoriesca. Con la rotella dentata tagliate i tortelli di 3-4 cm. di lato.

Questi tortelli dolci possono essere fritti o cotti in forno:

  • Fritti: In abbondante olio bollente
  • In forno: dopo aver imburrato e infarinato la placca del forno, disponete i tortelli distanziati l’uno dall’altro. Cuocete in forno già caldo a 180 gradi per 30 minuti circa.

Spolverizzateli, quindi, con zucchero a velo e serviteli sia caldi che freddi.

Variante

Potete farcire i tortelli dolci anche con un composto di castagne secche e Savòr o Sapa:

  • La sera precedente mettete a bagno 300 gr. di castagne secche in acqua tiepida. Il giorno dopo lessatele e passatele al setaccio. In una terrina mescolate le castagne con 150 gr. di zucchero e la scorza gratttugiata di ½ limone. Impastate il tutto con il Savòr o la Sapa, in quantità tale da ottenere un composto morbido.

tortelli dolci Carnevale

Tortelli dolci Carnevale
Tortelli (o ravioli) di zucca alla maniera di Petronilla

Tortelli (o ravioli) di zucca alla maniera di Petronilla

Foto dal web

Natale
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Seguendo un costume della bassa Lombardia, ogni anno, per il pranzo magro della “Vigilia di Natale”, si fabbricano in casa nostra i tortelli con la zucca. Grande impresa e gran lavoro, quel giorno, ma mio marito, ligio com’è alle vecchie tradizioni della sua lombardissima famiglia, non potrebbe mai rinunciare al suo buon piatto tradizionale. Grande impresa e gran lavoro; ma quando il piatto fumante e profumato fa la sua comparsa all’inizio del pranzo, gioisce il marito, gioiscono i ragazzi, gioiscono, se ci sono, i convitati; e, poco dopo, è una voce sola: “Peccato che i tortelli con la zucca vengano fatti una sola volta all’anno!”.

Se voi non conoscete questa squisita, e dolce minestra di magro; e se voleste, in questi giorni, farne l’esperimento, vi trascrivo la ricetta tale e quale me l’ha data, con certe altre, la cara mia suocera insieme all’avvertimento: “Ricorda che, se vuoi far contento tuo marito, questa dovrà essere l’immancabile minestra per ogni Vigilia!”. Ma (ripeto) grande impresa, gran lavoro, ed anche riservato solo… alle eccelse cuoche che sappiano tirar ben sottile la sfoglia!

Tortelli di Zucca 1.jpg    Tortelli di Zucca 2.jpg
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.“Prendi mezzo chilo abbondante di zucca già cotta al forno (dev’essere molto dolce); togline la scorza; mettila in un’insalatiera; impastala con due uova intere e con un buon pugno di parmigiano stravecchione e grattugiato; aggiuingi tre amaretti triti, qualche pezzetto di cedrino, e un etto di mostarda di frutta finemente tagliuzzata; sala; aromatizza con un pizzico di droghe; rimescola; e questo buon ripieno dolce e giallo, lascialo infine un po’ riposare, sì che si possa ben amalgamare.

“Con quattro uova, un goccio d’acqua, e un chilo di farina bianca, fa’ intanto la pasta; pigiala e ripigiala con tutta la forza delle braccia; e, infine, col mattarello, tirala in quella tale sfoglia sotttilissima. “Dopo che la sfoglia per un’oretta avrà riposato, disponi su di un lato d’essa, in fila indiana e alle debite distanze, tanti cucchiaini del ripieno; copri, ripiegando il lembo della sfoglia; e con la rotella (o con il coltello) ritaglia questa, a uno o due centimetri di distanza intorno a ciascun mucchietto del ripieno; con le dita piega; ripiega; premi; e confeziona così tanti agnolotti, quanti tutta la sfoglia e tutto il ripieno ti permetteranno di fabbricare.

zucca    tortelli cipolle (3)    tortelli cipolle (2)
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“Al momento del pranzo, versali nell’acqua che, al giusto salata starà già bollendo; raccoglili col mestolo forato di mano in mano che saliranno a galla; scolali, e, senza badare ad economia, condiscili con burro genuino imbrunito al fuoco e con quel tal par migiano stravecchione e grattugiato.. Grande impresa, gran lavoro, e anche… discreta spesa; ma una sola volta all’anno viene la “vigilia del Natale” e i lombardissimi dolci tortelli, son sì squisiti!…
Niente sprechi se vi rimane un po’ di ripieno preparando i tortelli: utilizzaterlo come condimento per altri tipi di pasta (maccheroni, penne ecc.). Va ammorbidito in un tegame con una noce di burro ed un filo d’olio. Sentirete che saporino delicato!Ricette della Petronilla libri

“Altre ricette di Petronilla anno 1935″ 
  •  Niente sprechi se vi rimane un po’ di ripieno preparando i tortelli: utilizzaterlo come condimento per altri tipi di pasta (maccheroni, penne ecc.). Va ammorbidito in un tegame con una noce di burro ed un filo d’olio. Sentirete che saporino delicato!
  • Mostarda di frutta
Abbinamento al vino

L’abbinamento del vino ad un piatto tanto ricco di aromi è quanto mai opinabile.  È uso, in Lombardia, accompagnare iil piatto con un vino rosso giovane e frizzante, secco od abboccato a piacere: Gutturnio, Bonarda, Lambrusco e Barbera, di provenienza dalla vicina Emilia, o dall’Oltrepo pavese. Alcuni sommelier indicano vini bianchi caldi ed aromatici, per esempio il Gewürztraminer; e talvolta lo Champagne.

ravioli zucca tortelli

Petronilla, chi era?
  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
Tortelli (o ravioli) di zucca alla maniera di Petronilla Nathan’s ravioli.jpg [[File:Nathan’s ravioli.jpg|Nathan’s_ravioli]]