Riso Venere e zucchine con sugo al salmone

Riso Venere e zucchine con sugo al salmone

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Buonissimo questo piatto! A mio parere, questo riso così bello a vedersi ed aromatico esalta particolarmente bene il sapore delicato del salmone fresco. Come potete vedere nella foto, io l’ho presentato come tortino, alternado il nero del  riso Venere al giallo del riso allo Zafferano.

Il riso Venere nasce dall’incrocio tra una varietà di riso nero asiatico ed una varietà di riso italiano. Il chicco è color ebano e ha un caratteristico aroma di pane appena sfornato che si sprigiona durante la cottura. E’ un riso integrale ricco di fibre e antiossidanti ed è ottimo anche lessato e senza condimenti.

Riso Venere e zucchine con sugo al salmone

Ingredienti e dosi per 4 persone

300 gr. di riso Venere, 300 gr. di salmone fresco, 2 zucchine, 10 pomodorini, 3 cucchiai d’olio evo, 3 spicchi d’aglio, 1 cipolla piccola, un bicchiere di vino bianco secco, sale e pepe

Preparazione

Spuntate le zucchine, lavatele, asciugatele e tagliatele a rondelle o a dadini (come più vi piace) e mettetele a lessare con il riso Venere per 18-20 minuti, poi scolate il tutto.
Nel frattempo, in una padella capiente mettete la cipolla tritata e fatela rosolare in olio d’oliva extravergine con gli spicchi d’aglio. Unite i pomodorini taglliati a metà e cuocete il sugo, a fuoco vivace, per 5 minuti.

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Togliete l’aglio e aggiungete il salmone fresco pulito e spezzettato, fate cuocere per 1-2 minuti. Versate il vino e fatelo evaporare, condite con sale e pepe
Unite il riso venere lessato alla salsa con il salmone. Mescolate bene e regolate di sale. Al momento di servire potete aggiungere prezzemolo tritato e/o salmone affumicato tagliato a listerelle.
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Vino

I consigli di ropa55  Administrator, Cookaround:
Parliamo di riso: breve storia – ricette – abbinamenti (Del tutto personali e non assoluti).

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 Riso Venere e zucchine con sugo al salmone

 

 

Pasticcio di salmone con patate e mozzarella di bufala campana affumicata

Pasticcio di salmone con patate e mozzarella di bufala campana affumicata

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La mozzarella di bufala campana affumicata
E’ la mozzarella di bufala campana che viene affumicata con procedimento naturale e che fa assumere, a questo alimento già di per se unico, quel caratteristico e tipico sapore dell’affumicatura.
Il metodo tradizionale dell’affumicatura della mozzarella di bufala avviene tramite i fumi di paglia incendiata:
Le mozzarelle di bufala vengono adagiate su speciali carrelli con delle mensole, le quali vengono poi inserite in queste camere dove vengono, in zone speciali della camera stessa, appiccati dei piccoli fuocherelli di paglia. Il fumo così satura l’ambiente e insieme al calore prodotto affumica la parte esterna della Mozzarella. Il processo dura circa 20 minuti, il giusto tempo per non seccare l’interno della mozzarella. La mozzarella così affumicata viene poi inserita in vasche piene del liquido di governo, il liquido derivato dalla filatura, che oltre a salarle serve anche a ripulirle da eventuali residui di cenere.
Mangiare una mozzarella di bufala affumicata è una cosa incredibile, è come dare un morso ad una fetta d’arrosto con un cuore di latte.[…]
caseificiodueg.it flyingmozzarella.com
Ingredienti per 4 persone

4 fette di salmone fresco (circa 800 gr.), 1 o 2 mozzarelle di bufala campana affumicate, 4 patate grandi, farina q. b., olio e.v.o., aglio, rosmarino, sale e pepe

Preparazione

Pelare, tagliare a cubetti le patate ed arrostirle in olio con aglio e rosmarino. Nel frattempo lavare, asciugare le fette di salmone, tagliarle a tocchetti ed infarinarle. Tritare la cipolla grossolanamente e soffriggerla in olio. Aggiungere il salmone e rosolarlo bene. A fine cottura aggiungere le patate arrostite e mescolare delicatamente. Unire le scaglie di pecorino e la mozzarella a tocchetti.Salare e pepare. Passare in forno già caldo e lasciare finchè il formaggio sarà abbastanza fuso. Servire caldo o tiepido.

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Vino

Bianco: Riesling (Trentino A.A.), Soave classico (Veneto), Müller-Thurgau (Trentino A.A.), Colli Albani (Lazio), Fiano (Campania), Cortese (Piemonte), Vernaccia (Toscana), Trebbiano (Romagna).

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Antipasti di pesce o di mare

Antipasti di pesce o di mare

Canapés con salmone e Crème Fraîche
Per gli antipasti di magro esistono vassoi di cristallo, ceramica o di porcellana divisi in varie sezioni e detti  “antipastiere”. In ogni sezione si dispone una varietà di antipasto (carciofini, funghetti, insalata russa, olive, ecc.). Al centro di questi vassoi c’è in genere uno spazio rotondo per i riccioli di burro e qualche ciuffo di prezzemolo freschissimo. Questi antipastini possono essere serviti  a parte in una piccola coppa o in un vassoietto.
Un altro modo di presentare gli antipasti di magro è quello di disporli in tanti piccoli vassoi, tanti quante sono le varietà, forniti di una forchettina di servizio; possibilmente questi vassoietti dovranno essere analoghi nel materiale e nella forma. Questo sistema è particolarmente pratico e comodo nel caso si disponga di un servizio limitato: i commensali potranno servirsi da soli e passarsi l’uno con l’altro i vari antipasti, servendosi così nello stesso tempo.
Se l’antipasto magro è basato su una pietanza più importante, come l’Insalata di mare, metterete questa in una terrina di vetro grande mentre gli antipasti, come carciofini, funghetti, olive e altre verdure marinate, troveranno posto nei vassoietti disposti sulla tavola.

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  1. Antipasto di mare con frutti di mare, molluschi, crostacei e verdure
  2. Cocktail di scampi in salsa rosa
  3. Conchiglie di pesce alla maniera di Petronilla
  4. Coquilles Saint-Jacques (capesante) alla maniera di Escoffier
  5. Insalata di mare veloce 
  6. Insalata di polpo e patate
  7. Insalata di mare sottovetro
  8. Involtini di gamberoni e lardo di Colonnata con mozzarella
  9. Pesce finto

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LE  LUMACHE

Lumache: carne o pesce? La soluzione dal Rinascimento
Vi siete mai posti il dubbio di come debbano essere considerate le lumache? Carne o pesce? La risposta fu data soltanto nel Rinascimento sotto il pontificato di Pio V, quando nel periodo di Quaresima, il papa aveva chiesto un piatto di lumache, senza sapere però a quale categoria di alimenti appartenessero.La leggenda narra che, per fugare ogni dubbio ed evitare di sbagliare,  abbia proclamato: “Estote pisces in aeternum!” (= Siate pesci in eterno!).Da http://ierioggiincucina.myblog.it/wp-admin/post.php?post=1000120121&action=editquel momento in poi le lumache sono state considerate pesci! Incredibile no? da gasteropoda.net

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CAVIALE, SALMONE, OSTRICHE, CAPESANTE

Il caviale è tra gli antipasti il re. Poichè è decisamente costoso, non è certo di uso comune: tuttavia ormai, nei suoi tipi meno pregiati, lo si trova normalmente anche nei supermarket a prezzi accessibili. lo si serve mettendolo in un recipiente di cristallo che, a sua volta, si posa in un altro recipiente di cristallo o di metallo, pieno di ghiaccio tritato. Ogni commensale si serve con il cucchiaio di servizio. Con il caviale si presentano fettine di pesce arrostito, burro, cipollina tritata, spicchi di limone: ognuno condirà il caviale come preferisce.

  1. Caviale Beluga servito con blinis e panna acida
  2. Caviale con paté anatra, formaggio Brie e champagne
  3. Tortinod i caviale Osetra, salmone, cialda di patate, panna acida, scalogno, olio al basilico, albumi e tuorli d’uovo
  4. Caviale rosso servito con blinis, cipolle rosse tritate e panna acida

Il salmone affumicato, elegante quanto il caviale, si serve tagliato a fettine sottili leggermente accavallate. A partesi servono pepe e spicchi di limone. Questi possono costituire anche la decorazione del piatto di servizio.

  1. Salmone affumicato con insalata iceberg, noci e salsa di soia
  2. Fette sottili di salmone affumicato servito con cialde di patate, crème fraîche, cipolla rossa ed erba cipollina
  3. salmone affumicato servito con radicchio, cipolla rossa tritata, spicchio di  limone e salsa Rémoulade
  4. Salmone affumicato e Prosciutto crudo, olive verdi e nere, capperi, aneto e prezzemolo.

Le ostriche per servire le ostriche esistono piatti speciali che presentano incavature pronte ad accogliere ogni guscio. Si possono servire anche in speciali piatti fondi pieni di ghiaccio pestato. Si staccano dal guscio con l’apposito coltellino e si presentano in tavola con spicchi di lime, fette di pane tostate, burro e pepe.

  1. Ostriche servite nell’apposito piatto di servizio con limone e prezzemolo
  2. Rock Oyster, o ‘Pacific Oyster’, di Colchester (Essex GB) con salsa allo scalogno
  3. Ostriche con caviale rosso e prezzemolo
  4. Angels on horseback, “Angeli a cavallo“, spiedini di ostriche avvolte nel bacon
Le Capesante (Coquilles Saint-Jacques, Scallop): rappresentano un raffinato inizio di colazione o anche quel piatto di mezzo che completa un pranzo importante. La sola conchiglia si presta ad essere utilizzata per servire Insalate di mare o altri antipasti di pesce, e si serve su belle foglie di lattuga lavate e tenute in figorifero perchè siano fresche e croccanti.
Enciclopedia della donna 1965
  1. Antipasto con capesante e dentice
  2. Capesante con finocchio e mandarino glassato
  3. Capesante “Poelee” fritte con broccoletti, topinambur, pinoli e frutto della passione glassato
  4. Capesante con peperoni
Antipasti di pesce o di mare
Antipasto di gamberi
File:Shrimp appetizer.jpg
Di FotoDawg from Raleigh, United States (Shrimp appetizer) [CC BY 2.0
“Коктейли хапки със сьомга” by Habi92 – Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons
Farciture x Piadina romagnola

Ghiotte farciture per la Piadina romagnola

Piadina farcita con formaggio, prosciutto e rucola

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Dopo avere preparato le piadine, tagliatele a metà, oppure in 4 parti, e scegliete le farciture che preferite:

FORMAGGIO E PROSCIUTTO.
Seguire il procedimento base poi, dopo aver riscaldato e fatto sciogliere il formaggio, mettere il prosciutto crudo, il formaggio grana grattuggiato e la rucola. Chiudi la piadina e riscaldarla ancora. Servire la piadina su un letto di rucola e scaglie di grana.
 
AL SALMONE.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Stendere sulla stessa un pò di burro e ricoprire con una fetta di salmone affumicato. Decorare con una mezza fettina di limone.
 
PIZZETTA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Ricoprirla di pezzi di pomodoro precedentemente insaporiti con sale e una goccia di tabasco. Mettere qualche fettina di mozzarella, un pizzico di origano, una goccia d’olio. Mettere nel forno preriscaldato e lasciare per pochissimi secondi. Il tempo di fare fondere la mozzarella.

CAMPAGNOLA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Preparare degli champignon con prezzemolo e aglio, (ricetta classica: far scaldare l’olio con uno spicchio di aglio, aggiungere i funghi tagliati a fettine sottili, sale e pepe, un pò di vino bianco e infine un trito di prezzemolo). Ricoprire la piadina con una fetta abbondante di fontina valdostana, aggiungere un cucchiaio di funghi con la loro salsa e scaldare per pochi secondi.
 
ALLA TIROLESE.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Spalmare su una delle parti una amalgama di formaggi teneri diversi e aggiungere una fettina di speck, asparagi e rucola.
 
TARTUFATA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Adagiare due fette di fontina non troppo spesse; al centro stendere un velo di burro e mettere in forno già caldo. Quando la fontina inizia a fondere, agiungere qualche scaglia di tartufo e togliere dal forno. Servire subito su un piatto preriscaldato.

AL TONNO E UOVA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Schiacciate in una terrina il tonno con la forchetta, unite le uova e la cipolla tritata molto fine. Amalgamare gli ingredienti. Spalmate il composto su una parte della sfogliata e scaldare come di regola.

CARPACCIO.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Appoggiare una o due fette di manzo crudo tagliato appositamente, salare e spruzzare con il limoe; affettare il parmigiano e, dopo una spruzzata di pepe nero, scaldare pochi secondi in forno o piastra.
 
CARPACCIO DI MARE.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Appoggiare una o due fette di salmone crudo tagliato appositamente, salare e spruzzare con il limoe; affettare il parmigiano e, dopo una spruzzata di pepe nero, scaldare pochi secondi in forno o piastra.

PER UNA FARCITURA SEMPLICE E GUSTOSA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Farcire con prosciutto crudo, salame o porchetta con rucola e formaggi bianchi del tipo squacquerone o casatella. Una farcitura “dolce“ prevede che la piadina sia spalmata con crema di cioccolata.
 
ALLA MARINARA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Spalmare su una delle parti uno strato di maionese e guarnire con acciughe e fettine sottili di uova

ALLA SALSICCIA.
Scaldare la piadina su una padella antiaderente o su una piastra a contatto. Stendere un velo di grana e farcire con un pò di salsiccia ai ferri.

ALLA MOZZARELLA.
Cuocerela piadina. Intanto in un padellino a parte mettere del sugo con un po’ di origano e scaldarlo, tagliare la mozzarella a cubetti. Prima che la piadina finisca di cuocere, girarla e coprirla con il sugo (lasciando vuoti i lati) e la mozzarella. Quando la piadina sarà cotta (non serve che la mozzarella si sia sciolta ) metterla su un piatto e chiuderla a metà.

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 Farciture x Piadina romagnola

Paccheri al salmone con formaggio Squacquerone

Paccheri al salmone con formaggio Squacquerone

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I paccheri sono un tipo di pasta tradizionale napoletana aventi la forma di maccheroni giganti, generalmente realizzati con semola di grano duro. Il termine deriva del greco antico (da “πας” (tutto) e “χειρ” (mano)) dei primi fondatori di Parthenope e ancora usato nella lingua italiana come “pacca”, ovvero uno schiaffo dato a mano aperta, senza intenzioni ostili. Da qui il nome del tipo di pasta, dalla taglia molto superiore alla norma, in genere accompagnato da sughi succulenti. I paccheri possono essere anche farciti, di ricotta o altri ingredienti, e serviti con il ragù.
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Lo squacquerone (detto anche squacquarone) è un formaggio di vacca, fresco e cremoso, tipico della Romagna, ma oggi è diffuso in tutta l’Emilia-Romagna, che ha origini molto antiche. Il nome  deriva dal dialetto squäquaròn, a indicare l’elevata “acquosità” di questo formaggio che, essendo molto molle, tende a assumere la forma dell’oggetto in cui è contenuto; è molto simile allo stracchino o alla crescenza, ma dalla consistenza più liquida e non ha crosta.
Esistono notizie certe della sua preparazione in Romagna nel XIX secolo, in quanto viene citato in una lettera del cardinale Carlo Bellisomi vescovo di Cesena; tuttavia la tradizione popolare fa risalire la sua origine al I secolo d.C.
Trattandosi di un formaggio estremamente morbido, è facilmente spalmabile. Non viene stagionato, e quindi va consumato entro pochissimi giorni dalla produzione (3 o 4).
È uno dei prodotti “per eccellenza” con cui viene farcita la piadina, altro prodotto tipico delle terre romagnole.

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La ricetta
Questa pietanza può essere presentata come una normale pasta condita con il suo sugo, oppure in modo più “elegante”, cioè riempiendo i paccheri (cotti molto al dente e poi passati in forno) con il sugo stesso che dovrà essere piuttosto denso, come potete vedere nella foto di Franz.

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Ingredienti e dosi per 4 persone 

350 gr di paccheri di Gragnano, 300 gr di salmone fresco, 100 gr. di salmone affumicato, 300 gr di formaggio Squacquerone, 1 cipolla media, un ciuffo di prezzemolo, vino bianco secco, olio evo, sale e pepe rosa.

Preparazione

In una padella capiente fate dorare lcipolla nell’olio; aggiungete il salmone fresco a tocchetti e lasciaterlo rosolare, quindi sfumate con un bicchiere di vino bianco ed aggiungete il prezzemolo.

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Lessate i paccheri al dente, scolateli e versateli nella padella con il sugo di salmone.
Cuocete per qualche minuto, mescolando delicatamente. Aggiungete il formaggio Scquaquerone e mescolate delicatamente.

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Unite il salmone affumicato tagliato a straccetti e mescolate delicatamente. Fate riposare qualche minuto e servite.

Vino

Trebbiano di Romagna, Verdicchio delle Marche, Chardonnay (Valle d’Aosta), Pinot Grigio (Friuli), Soave (Veneto), Borgogna- Montagny di Leflaive, Chardonnay del Limoux, Gruner Veltliner (Austria).

I consigli di vapjazz-Cookaround:
In gastronomia credo si possa definire pesce tutto ciò che vive nel mare: è quindi evidente che ci troviamo davanti ad una varietà di cibi molto grande, che si differenzia a seconda del contenuto in grasso, dei tempi e modi di cottura.
  • Per i pesci bianchi, cucinati al vapore o alla griglia senza aggiungere grassi, si devono scegliere vini bianchi delicati, non troppo aspri né alcolici, come uno Chardonnay o una Malvasia.
  • Con i crostacei alla griglia o lessati, essendo più aromatici, si può abbinare anche un Sauvignon o un Verdicchio, oltre che la Malvasia.
  • I fritti di mare sono invece uno di quei casi in cui si può pasteggiare con spumante metodo classico o con champagne, poiché la ricchezza di grassi rende opportuno sfruttare la capacità sgrassante dell’anidride carbonica.
  • I pesci al forno hanno una complessità di sapori molto variabile: da evitare i vini rossi perché i tannini, dal sapore amarognolo, non vanno d’accordo con queste preparazioni un po’ salate. Quindi ci si deve orientare su bianchi e rosati di ottimo corpo.
  • Per le zuppe e i brodetti vale quanto detto per i pesci al forno, senonché in questo caso ci si può spingere fino a vini rossi giovani, da un vino novello a un Freisa vivace.
  • Per i pesci conservati in salamoia si devono evitare i vini rossi perché non si accordano con la sapidità della pietanza, mentre per quelli affumicati come il salmone, che è piuttosto grasso, consiglio spumanti metodo classico e Sauvignon.
“Paccheri di Gragnano” di Franz Conde – Flickr. Con licenza CC BY 2.0 tramite Wikimedia Commons
Paccheri al salmone con formaggio Squacquerone
Pennette al salmone con curry

Pennette al salmone con curry

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Il curry, nella cucina italiana, indica una miscela, di origine indiana, di spezie pestate nel mortaio che formano una polvere giallo-senape fortemente profumata. Corrisponde all’indiano Masala e al Ras el hanout africano. Inoltre Curry designa tutta una varietà di miscele, in uso principalmente nel sud-est asiatico, meno note in Italia con i loro nomi specifici, di cui il più diffuso è il green curry o kaeng khiao wan Thailandese, polvere verde contenente varietà orientali di basilico. Molto diffusi sono anche il kaeng kari o curry giallo, kaeng phet o curry rosso, curry diabolico in uso a Singapore e Malacca (con Noce indiana e Galangal), Prik khing curry di tradizione cino-thailandese, il massaman curry o nam phrik kaeng massaman, il curry giapponese o karē, e moltri altri che oltre o in sostituzione degli ingredienti del curry indiano possono contenere citronella, scalogno, coriandolo, peperoncino, cumino e altre spezie o essenze.

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Ingredienti e dosi 4 persone

300 gr di pennette, 150 gr di salmone affumicato, 150 gr di gamberetti freschi puliti, 200 ml di panna da cucina, 1 cucchiaino di curry, prezzemolo tritato, sale e pepe.

Preparazione

In una padella capiente cuocere per alcuni istanti, a fuoco basso, il salmone a pezzetti senza aggiungere olio, burro e sale, perchè lo stesso salmone rilascerà i grassi per la cottura. Unire i gamberetti già sgusciati ed un poco di curry. Aggiungere la panna, il pepe ed prezzemolo tritato. Mescolare il tutto per qualche minuto, sempre a fuoco basso, evitando di asciugare troppo il sugo (all’occorenza aggiungere acqua di cottura della pasta). Lessare in abbondante acqua salata la pasta, scolarle e saltarla nella padella con il sugo. Servire.

Vino

Alto Adige Sylvaner (Trentino Alto Adige), Collio Sauvignon (Friuli Venezia Giulia), Vernaccia di S.Gemignano (Toscana), Torgiano Bianco (Umbria), Trebbiano di Romagna.

Pennette al salmone con curry (2)

Pennette al salmone con curry
Lasagne con i gamberi e mozzarella di bufala campana

Lasagne con i gamberi e mozzarella di bufala campana

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Ingredienti e dosi

250 gr. di lasagne, una mozzarella di bufala campana, salmone affumicato a straccetti e parmigiano a scaglie.

Per il sugo
250 gr. di gamberi¹, gamberetti e cozze, 1 spicchio d’aglio, olio e.v.o, 1 bicchiere di vino bianco secco, poca passata di pomodoro, sale e pepe.

Per la salsa tipo besciamella al fumetto di pesce
Scarti di pesce e crostacei (teste, lische, pelle, carapaci escludendo le interiora) usati per altre preparazioni. Burro, prezzemolo e carota tagliati a cubetti, 1 bicchiere di cognac, poca passata di pomodoro.

Preparazione

Preparate il sugo
Pulite accuratamente le cozze e i gamberi, quindi insaporiteli in padella in olio e con aglio e prezzemolo tritati e qualche cucchiaiata di passata di pomodoro.

  • Come pulire gamberi e scampi: code e interi (video)
  • Come pulire le cozze: Eliminate le cozze con gusci rotti o aperti. Mettete le altre in una bacinella o altro recipiente e, nel lavello, spazzolatele a una a una sotto acqua fredda corrente. Raschiatele con il coltello per eliminare le incrostazioni sui gusci; eliminate anche, stringendolo fra lama del coltello e polpastrello del pollice e tirando, il ciuffetto di peli che sporge da una parte. Sciacquate le cozze nella bacinella, facendovi scorrere acqua fredda abbondante; scolatele con le mani e procedete alla cottura. (video)

Preparate la salsa “tipo besciamella” con il fumetto di pesce.

E’ una salsa che si usa per risotti e piatti di pesce. L’ingrediente principale sono gli scarti di pesci e crostacei: fate insaporire nel burro le carote, il sedano e la cipolla tagliati a cubetti aggiungete gliscarti e fate prendere colore, quindi schiacciate riducendo in poltiglia. Versate un bicchiere di cognac e fatelo evaporare. Aggiungete un p’ di farina e mescolate bene per non formare grumi. Unite la passata di pomodoro, amalgamate il tutto e cucinate a fuoco dolce per 10-15 minuti. Togliete la salsa dal fuoco e mettetela in un altro recipiente togliendo gli scarti ottenendo così una salsa densa (tipo besciamella). Per usare questa salsa per la lasagne potete aggiungere della panna.

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Lessate le lasagne, poche alla volta, in abbondante acqua salata e poco olio, che eviterà ai fogli di pasta di attaccarsi tra loro. Sgocciolatele e e stendetele su un telo pulito. Disponete uno strato di pasta sul fondo della teglia unto di burro e coperto con un leggero strato di salsa di fumetto. Bagnate con delle cucchiaiate di sugo. Disponete uno strato di pasta e coprite con la mozzarella di bufala e il salmone. Continuate così a strati fino ad esaurimento degli ingredienti. Tenete inforno caldo per mezz’ora.

Vino

Rosato del bosco eliceo CORTE MADONNINA (Parco Regionale del Delta del Po (Emilia)

I consigli di vapjazz-Cookaround:
In gastronomia credo si possa definire pesce tutto ciò che vive nel mare: è quindi evidente che ci troviamo davanti ad una varietà di cibi molto grande, che si differenzia a seconda del contenuto in grasso, dei tempi e modi di cottura.
  • Per i pesci bianchi, cucinati al vapore o alla griglia senza aggiungere grassi, si devono scegliere vini bianchi delicati, non troppo aspri né alcolici, come uno Chardonnay o una Malvasia.
  • Con i crostacei alla griglia o lessati, essendo più aromatici, si può abbinare anche un Sauvignon o un Verdicchio, oltre che la Malvasia.
  • I fritti di mare sono invece uno di quei casi in cui si può pasteggiare con spumante metodo classico o con champagne, poiché la ricchezza di grassi rende opportuno sfruttare la capacità sgrassante dell’anidride carbonica.
  • I pesci al forno hanno una complessità di sapori molto variabile: da evitare i vini rossi perché i tannini, dal sapore amarognolo, non vanno d’accordo con queste preparazioni un po’ salate. Quindi ci si deve orientare su bianchi e rosati di ottimo corpo.
  • Per le zuppe e i brodetti vale quanto detto per i pesci al forno, senonché in questo caso ci si può spingere fino a vini rossi giovani, da un vino novello a un Freisa vivace.
  • Per i pesci conservati in salamoia si devono evitare i vini rossi perché non si accordano con la sapidità della pietanza, mentre per quelli affumicati come il salmone, che è piuttosto grasso, consiglio spumanti metodo classico e Sauvignon.

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Lasagne con i gamberi e mozzarella di bufala campana
Bocconcini di salmone con lenticchie e patate

Bocconcini di salmone serviti con lenticchie e patate al forno

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Ingredienti e dosi per 4 persone

4 fette di Salmone fresco, 1 kg. di patate novelle, 400 gr. di lenticchie, rosmarino, aglio, olio evo.

Preparazione

La sera prima della preparazione mettete le lenticchie in una terrina e ricopritele di acqua tiepida. Lessatele, quindi, in acqua salata e sgocciolatele.
Insaporite in olio, aglio e rosmarino le lenticchie che avete lessato. Arrostite le patate in forno condiite con sale, pepe, aglio e rosmarino.
Tagliate dal trancio di salmone 4 fette di almeno 3 cm. circa di spessore, quindi togliete la pelle.Tagliate le fette a cubetti di 3 cm. circa per ottenere dei bocconcini.

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In una padella fate insaporire l’olio con rosmarino e aglio che poi toglierete, mettetevi i bocconcini di salmone, fateli rosolare sfumando con brandy, quindi fateli saltare.

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I bocconcini dovranno risultare croccanti fuori e tenerissimi all’interno. Serviteli caldissimi accompagnati con le lenticchie e le patate arrostite.

Vino

Müller-Thurgau, Pinot, Pignoletto dei Colli Bolognesi, Carso Traminer, Orvieto.

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 Bocconcini di salmone con lenticchie e patate
La lenticchia è relativamente tollerante alla siccità e viene coltivata in tutto il mondo. Le principali zone di produzione sono il Canada (il più grande esportatore al Mondo), il Subcontinente indiano (il maggior produttore al mondo, la cui produzione viene per lo più esaurita in loco) e la Turchia.
Solo le lenticchie a buccia spessa devono essere tenute in ammollo prima di essere cucinate. Il tempo di cottura varia a seconda della varietà, quindi da pochi minuti a 40 minuti. È bene aggiungere il sale solo a fine cottura.
Qualche ricetta a base di lenticchie:
Plumcake di salmone e spinaci

Plumcake di salmone e spinaci

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Questa preparazione, può essere un antipasto, ma può sostituire il primo piatto in una cena rustica. Sono possibili varianti suggerite dalla vostra fantasia e dalla disponibilità del mercato: fagiolini lessati, indivia belga, funghi cotti e simili.

Ingredienti 

1 foglio di pasta Brisée

Per la fàrcia
(Gli ingredienti sono indicativi: potete decidere se aumentare o diminuire la dose di salmone e spinaci a seconda che vogliate una torta di pesce o una di verdura).
1 o 2 confezioni di salmone in scatola, 300 gr. di spinaci puliti, 1 o 2 mozzarelle, 3 patate cotte in umido, 1 uovo, parmigiano grattugiato, sale e pepe.

 Preparazione

Preparare la fàrcia
Pulite, pelate e tagliate a tocchetti le patate; mettetele in tegame con poco olio e 1 spicchio d’aglio, che poi toglierete, e aggiungete un po’ di passata di pomodoro e un po’ d’acqua. Salate, pepate e fate cuocere, finchè le patate saranno morbide. Lasciate raffreddare quindi schiacciatele un po’ con una forchetta.
Insaporite gli spinaci direttamente in padella con poco olio, 2 spicchi d’aglio, sale e pepe. Lasciate raffreddare, quindi strizzateli bene poi tritateli grossolanamente.Riunire gli spinaci, le patate, l’uovo; controllate la sapidità e mescolate fino a formare un composto omogeneo.

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Stendete la pasta Brisée sul foglio di carta da forno e distributevi sopra il pangrattato, che asciugherà l’acqua eventualmente rilasciata dagli spinaci.
Coprite tutta la superficie della pasta Brisée (lasciando un orlo scoperto di almeno un centimetro) con il composto di spinaci, quindi distribuite la mozzarella, poi il salmone ed infine spolverizzate sopra una bella manciatona di parmigiano grattugiato (più sarà e più saporito sarà il plumcake)¹.

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Chiudete la pasta sulla fàrcia sovrapponendo i lembi dei lati più lunghi e richiudere i due lati opposti più cotti.
Spennellare tutta la superficie con latte (un bell’effetto si avrà distribuendo sopra semi di papavero o di sesamo. Io, purtroppo non li avevo!)
Aiutandovi con la carta da forno sottostante, trasferite il tutto in uno stampo da plumcake. Cuocere in forno già caldo a 200 gradi circa per 40-45 minuti o finchè sarà ben dorata sopra e ben cotta sotto. Lasciate raffreddare prima di togliere lo stampo: è buonissimo anche caldo!

  ¹Variante

Una volta coperta tutta la superficie della pasta Brisée con il composto di spinaci, la mozzarella e il salmone, disponete sopra il tutto 3 uova sode intere e ricoprite con altri spinaci. Terminate spolverizzando sopra il parmigiano grattugiato.

 Vino

Mamertino di Milazzo (Sicilia), Carso Traminer Doc (Friuli), Albana di Romagna Amabile Docg, Fiano (Campania), Vernaccia di San Giminiano (Toscana), Soave Classic Superire (Veneto).

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Plumcake di salmone e spinaci
Torta salata al salmone e caviale

Torta salata al salmone e caviale

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 Ingredienti e dosi per 10-12 persone

per la pasta
400 gr. di farina, 300 gr. di burro, 4 uova, 20 gr. di lievito di birra, 1 cucchiaino di zucchero, 1/2 dl. di latte tiepido, 20 gr. di burro per imburrare lo stampo, sale e pepe.

per farcire
240 gr. di caviale (meno care, le uova di lompo), 100 gr. di burro morbido, 300 gr. di salmone affumicato tagliato sottile, 6 cucchiai di panna liquida, 8 cucchiai di panna montata. 240 gr. di tonno al naturale, 50 gr. di pistacchi tritati.

Preparazione

Preparare la pasta:
fare sciogliere il lievito con il latte tiepido. Unire gli ingredienti ed impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo e molto morbido. Versare la pasta in uno stampo, imburrato, di 24 cm. di diametro con i bordi alti. Fare lievitare per non meno di 2 ore: deve raddoppiare di volume. Cuocere in forno a 180 gradi per 45 minuti. Raffreddare. Tagliare la pasta orrizzontalmente in 4 strati.

Preparare una mousse di salmone:
passare al setaccio 200 gr. di salmone con 3 cucchiai di panna liquida e unirvi 4 cucchiai di panna montata.

Prepararre una mousse di tonno: nello stesso modo di quella al salmone..

Spalmare il primo strato di pasta con la mousse di tonno, il secondo con la mousse di salmone e il terzo con il burro morbido e il caviale. Coprire con l’ultimo disco di pasta e spalmare la superficie e i lati con burro morbido. Fare aderire sui lati i pistacchi tritati.
Guarnire la superficie con il salmone rimasto facendo scendere leggerrmente le fettine sui lati. Mettere la torta in frigo per 2-3 ore e toglierla 20 minuti prima di servire.

Si conserva in frigorifero per 1 giorno.

  “Regali dalla mia cucina”
Ingedienti per la Torta salata al salmone e caviale
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Salmone in crosta di sale

Salmone in crosta di sale

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Ill salmone, è un pesce d’acqua dolce e marina tipico dei mari temperati e freddi del nord Atlantico. Si tratta di un predatore che in mare si ciba principalmente di pesci, di crostacei e di cefalopodi. I giovanili in acqua dolce catturano insetti, crostacei, molluschi e pesci. Durante la risalita dei fiumi smette di nutrirsi
 Ingredienti e dosi

1 trancio di salmone (lato coda perchè non ci sono le spine sottili), 2 bicchieri di farina 0, 3 bicchieri di sale fino, 2 spicchi d’aglio,acqua qb, 2 rametti di rosmarino, insaporitore per pesce.

Preparazione

Praticare un taglio nel dorso del trancio dove inserire gli odori.
Avvolgerlo in foglio di alluminio perchè il sale non vada a contatto con il pesce.In una teglia, di proporzioni adeguate per far in modo che non si disperda il sale, preparare un letto di sale di 1 cm di spessore. Adagiarvi il pesce e ricoprirlo con un composto di farina, sale e acqua.

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Infornare a 180 gradi per un’ora. Una volta sfornato, porre su un tagliere e con l’aiuto di un mazzuolo e di un grosso coltello aprire delicatamente l’involucro. Servire accompagnato da patate al forno

Vino

Orvieto Classico Superiore (Umbria), Etna rosato Superiore (Sicilia), Pinot bianco (Trentino), Riesling (Trentino).

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Salmone in crosta di sale
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Riso con salmone e petali di rosa

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Una ricetta anni ’80: quei “mitici, esagerati, forse ridicoli” anni ’80! Tutto era “troppo”, esagerato, eccessivo e un esempio per tutti miss Ciccone ovvero Madonna. […]

  • Cucina: Le tavole degli anni ’80 erano un tripudio di panna, maionese, checiap (proprio così), gelatine e salse grondanti colesterolo a non finire, in pieno edonismo reganiano. Yeah! Ricette anni ’80
  • Fashion: Predominavano i colori accesi (fluo e neon), spalline imbottite di misura incredibile che regalavano alla figura di donne e uomini una imponenza inusuale. Maniche a pipistrello, fiocchi, strass, pizzo, , il piumino Moncler ecc.
  • Gli accessori:coloratissimi fuseaux (oggi leggings) e scaldamuscoli da indossare anche sopra i jeans a vita alta; tanti braccialetti e collane, orecchini enormi e vistosi con le clip. Video
[continua]

Riso con salmone e petali di rosa

 Ingredienti e dosi per 4 persone

280 gr. di riso Basmati, 2 tranci di salmone, 40 gr. di pistacchi, 1 bicchiere di champagne o spumante secco, 40 gr. di burro, sale e pepe bianco, petali di 1 rosa non trattata.

Preparazione

Cuocere il riso in acqua bollente leggermente salata. Spellare il pesce, eliminare la lisca e ridurlo a pezzetti.
In una padella antiaderente, rosolare il salmone bagnandolo con lo champagne (o lo spumante) e senza aggiungere condimento. Fare evaporare il vino. Spellare i pistacchi, dopo averli sbollentati, asciugarli e tritarli grossolanamente.

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In una padella capiente, fondere il burro, Unire il riso lessato, il salmone e fare saltare il tutto, mescolando. Salare e pepare. Cospargere i pistacchi tritati. Servire nei piatti e decorare con i petali di rosa.

Vino

Vino bianco secco: Sauvignon (Veneto), Verduzzo Piave (Veneto), San Severo (Puglia), Prosecco di Conegliano (Veneto).

  • Il sugo descritto in questa ricetta si presta anche per condire la pasta: tagliatelle, garganelli, strozzapreti ecc.
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