risotto radicchio rosso arance

Risotto con radicchio rosso di Treviso e arance

Mangia con me
 Ingredienti per 2 persone

180 gr di riso carnaroli, 1 arancia Tarocco bio, 1/2 lime, 80 gr di radicchio rosso di Treviso,1 scalogno, qb brodo vegetale (o dado), 1/2 bicchiere di vino bianco, qb pecorino sardo,1 noce di burro, qb sale, qb pepe nero, qb olio extravergine di oliva

Preparazione

Pulire e tagliare in listarelle il radicchio. Lavare l’arancia e..(continua a leggere sul blog Mangia con me)

radicchio rosso arance

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Old-Fashioned Holiday Glazed Ham, Prosciutto della Virginia glassato con ananas

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Natale è senza dubbio la più grande festa della Cristianità, ma è anche per tradizione una vera e propria sagra della gastronomia; in ogni Paese del mondo, infatti il 25 dicembre viene celebrato con pranzi ricchissimi di portate raffinate e di vini generosi.

Negli Stati uniti d’America un arrosto classico  sulle tavole natalizie è il Prosciutto della Virginia glassato con ananas, certamente molto allegro da vedere:

“A classic baked ham with a simple but tasty sweet brown sugar and pineapple glaze. This main dish will receive applause for its beautiful presentation as well as the irresistible flavor. You will definitely want to have some leftovers!” – Nodietsforme “Il classico prosciutto cotto con una semplice ma gustosa glassa di zucchero di canna e ananas. Questo piatto principale riceverà applausi per la sua bella presentazione e per il sapore irresistibile. Avrai sicuramente voglia di avere degli avanzi!”
 

In italia non si usa molto cucinare il priosciutto fresco che pure si presta ad ottime pietanze. Si può preparare arrosto o brasato,  profumandolo con un buon vino da pasto o con un vino liquoroso come il Porto, il Madera o il Marsala. Naturalmente è una pietanza che va bene quando i commensali sono numerosi.

Il prosciutto arrostito si accompagna bene con il purè di patate, con i cavolini di Bruxxelles, con gli spinaci cotti con olio e uno spicchio d’aglio e con altre verdure di stagione al burro (Cosa servire con il prosciutto).

Il prosciutto si porta sul vassoio con il manico (l’osso) guarnito con “paper frills” e affettato solo in parte. (paper frills è una decorazione per rendere gradevoli alla vista anche le costolette, il pollo o il tacchino intero)

glazed ham prosciutto glassatoprosciutto glassato paper frills

Paper frills

Paper frills

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 Ingredienti e dosi per 6 persone

1 prosciutto cotto da 450 gr., 20 chiodi di garofano, 3 cucchiai di zucchero di canna, un cucchiaio e mezzo di aceto o senape, una scatola di ananasso al naturale, ciliegine al maraschino.

Preparazione

Togliete la pelle del prosciutto e, con un coltellino appuntito, incidete su tutta la supeficie dei solchi incrociati che formino dei rombi. Steccatelo con chiodi di garofano: 1 chiodo al centro di ogni rombo e qualcuno ai lati.

prosciutto glassato-Country_ham

  • Se usate l’aceto: fate sciogliere lo zucchero con l’aceto e versatelo sul prosciutto cospargendolo uniformemente.
  • Se usate la senape, stendete su tutta la superficie la senape in uno strato sottile massaggiando. Spolveratelo con lo zucchero di canna.

Fate cuocere il prosciutto in forno a 180 gradi per 30 minuti, cospargendolo 1 o 2 volte di con il sughetto.Togliete il prosciutto dal forno e disponetevi sopra qualche fettina di ananasso al naturale e qualche ciliegina. Mettete tutt’attorno, nella teglia, quanto rimane dell’ananasso e delle ciliegine compreso il loro succo e cuocete di nuovo in forno coperto con carta oleata unta di burro per circa 3 ore. Dieci minuti prima della fine della cottura, togliete la carta, in modo che il prosciutto possa glassarsi. E’ buono anche freddo. Si conserva in frigorifero per 7 giorni.

da L’enciclopedia della donna 1964

Invece dell’ananas e ciliegine, per il prosciutto glassato, si possono usare fette di  arance e chiodi di garofano.

prosciutto glassato arance chiodi di garofano

Glazed Christmas ham with orange slices 1.jpg  [[File:Glazed Christmas ham with orange slices 1.jpg|Glazed_Christmas_ham_with_orange_slices_1]]
“Country ham” by John Goetzinger – originally posted to Flickr as IMG_1734. Licensed under CC BY-SA 2.0 via Wikimedia Commons – “Ham 01” by Cosmo1976 – Own work. Licensed under CC BY-SA 3.0 via Wikimedia Commons – BBQ Gammon Sliced (4767063533).jpg  [[File:BBQ Gammon Sliced (4767063533).jpg|BBQ_Gammon_Sliced_(4767063533)]]
arance fritte

Frittelle d’arancia alla maniera di Petronilla

 
Sì, frittelle d’arancia! Non vi pare possibile? Ebbene; fate la prova, e vi convincerete che, come si possono fare buone frittelle con le mele, così si possono fare frittelle buone anche con i frutti d’oro della nostra terra.
Volete?
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Comprate, allora, 3 belle e grosse arance. Affettatele ciascuna per traverso e in 6-7 fette rotonde; togliete i semi; non togliete la buccia; e buttate via le 6 fettine estreme che saranno, naturalmente, quasi al completo composte da buccia.
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arance-fritte
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Mettete le fette in una scodellina; versate sopra 2-3 cucchiai di rum economico (cioè fatto alla casalinga, con l’essenza, e che non dovrebbe mai mancare in una cucina nella quale vengano spesso ammanniti dolci); spolverate con zucchero; coprite la scodellina con un piatto; e lasciate le fette a macero, per qualche ora, in quell’alcole profumato. Mescolate per bene, in una insalatiera, 150 grammi di farina bianca, un cucchiaio colmo di zucchero, un cucchiaino di lievito, un pizzico di sale. Unite 2 torli e, con il cucchiaio di legno, mescolate. A poco a poco e – naturalmente sempre mescolando – unite mezzo bicchiere di vino bianco.
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Montate a neve i 2 albumi di quei 2 torli; mettete anche questi nella insalatiera; e mescolate per bene fino a che vedrete la pastella tutta omogenea e senza ombra di grumi. Quando il desinare sarà quasi pronto, e il riso già bollirà nella pignatta, mettete nella padella di ferro, a gran fuoco, olio o strutto (in casa mia si mette sempre olio); mentre il grasso, scaldandosi, si appresterà a bollire, ad una ad una infarinate le fettte di arancia ad una ad una immergetele nella pastella; e a 3 alla volta (non più, per non raffreddare il grasso) buttatele nella padella nella quale o l’olio o lo strutto saranno già nel pieno del bollore.
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Di mano in mano che vedrete le frittelle dorate, toglietele con la schiumarola; stendetele su carta assorbente per scolarne l’eccesso di grasso; di mano in mano disponetele sul piatto di portata che, posato sopra, manterrà le frittelle calde; e di mano in mano spolveratele con zucchero vanigliato. Portate in tavola il piatto colmo; gustate e fate gustare le frittelle un pochino strane; e infine constatate come, anche fritta, l’arancia sia squisita.
 Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938

frittelle di mele

 

Petronilla, chi era?Petronilla libri

  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

La presentazione dei dolcetti fritti

  • Fritti leggeri e voluminosi come cenci e frappe Si servono in grandi vassoi dove formano una bella cupola. A parte si presenterà altro zucchero vanigliato nello spargizucchero.
  • Castagnole e frittelline Si servono in vassoi piccoli, coperti con un tovagliolino o un disco di carta pizzettata.
  Enciclopedia della donna 1978
Apple fritters in cider batter.jpg [[File:Apple fritters in cider batter.jpg|Apple_fritters_in_cider_batter]]
agrumi sciroppati arance mandarini

Come pelare gli agrumi al vivo per preparare arance, limoni e mandarini sciroppati

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Pelare gli agrumi al vivo, un’operazione apparentemente semplice
  • Sbucciare un agrume non sembra un’operazione molto difficile ma utilizzando il coltello a volte mette in difficoltà. Iniziate col tagliare le due calotte, quella superiore e quella inferiore, incidete la buccia dell’agrume in senso verticale tutt’intorno facendo 5-6 tagli poi col coltello staccate la buccia e avrete l’agrume sbucciato.
  • Per pelarlo a vivo invece dovete sempre tagliare le due calotte poi con un coltellino bene affilato e con movimenti semicircolari dall’alto verso il basso, seguendo la forma dell’agrume, tagliate la buccia senza incidere la polpa.
    Dopo averlo pelato, se quello che vi serve sono gli spicchi, infilate uno spilucchino (coltellino a lama corta che termina a forma di becco a punta) tra la polpa e la membrana che separa gli spicchi e con un dolce movimento rotatorio staccate la fettina dal pezzo intero.
  • Se invece vi occorre una rondella lo tagliate in senso orizzontale.
ricettedintorni.net
Agrumi sciroppati

Ingredienti
Arance (possibilmente sanguinelle), limoni, mandarini, zucchero, brandy.

Preparazione

  1. Sbucciate 2 agrumi, staccando solo la parte più esterna della buccia; poi levate anche la parta bianca, pelandole al vivo.
  2. Pelate al vivo anche gli altri agrumi e con un coltello affilatissimo penetrate tra gli spicchi in modo che questi vengano asportati già privi della loro pellicola (volendo, però, potete tagliare gli agrumi anche a fette).
  3. Distribuite gli spicchi nei vasi aggiungendovi il succo colato durante l’operazione di spicchiatura.
  4. Mettete sul fuoco un recipiente di smalto con un chilogrammo di zucchero (quantitativo sufficiente per circa 15 frutti), 1 litro di acqua e le scorze tagliuzzate degli agrumi e; portate ad ebollizione, facendo poi bollire lentamente per 6-7 minuti.
  5. Togliete quindi dal fuoco e unite il brandy mentre lo sciroppo è ancora caldo; poi, non appena si sarà intiepidito, versatelo sugli spicchi passandolo attraverso un colino.
  6. Chiudete i vasi ermeticamente e fateli sterilizzare² per 20 minuti. Lasciateli raffreddare nell’acqua, prima di toglierli.
  7. Quindi conservateli in luogo fresco e buio.
 La buona cucina 1976(?)
Leggi anche
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Pelare gli agrumi al vivo per Arance sciroppate
Mandarin oranges canned.jpg [[File:Mandarin oranges canned.jpg|Mandarin_oranges_canned]]
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Torta rovesciata di arance

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Ingredienti per 4 persone

2 arance, 1 mela, 200 gr. di farina 00, 200 gr. di zucchero, 100 gr. di burro, 2 uova, 1 bustina di lievito per dolci, la buccia grattugiata di 1 limone, 1 pizzico di sale

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Preparazione
Scaldare il forno a 200 gradi. Ungere una tortiera di 24 cm. di diametro oppure foderarla con carta da forno e ungere la carta con un po’ di burro. Cospargere con lo zucchero. In una terrina unire il burro fuso a bagnomaria e lo zucchero.
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Mescolare. Aggiungere al composto le uova, la farina, la buccia grattugiata del limone (o 1 fialetta di aroma di limone), il sale ed il lievito. Lavare bene le arance e la mela. Sbucciare la mela, tagliarla a tocchetti ed unirla all’impasto. Da un’arancia, ancora con la buccia, ricavare alcuni dischi. Togliere la buccia alle arance, tenendone da parte una striscia da tritare. Tagliare la polpa grossolanamente e unirla all’impasto assieme alla buccia tritata.
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Impastare il tutto mescolando bene. Disporre i dischi di arancia sul fondo dello stampo e cospargervi sopra lo zucchero. Versare il composto sui dischi e livellare la superficie. Infornare e cuocere per trenta minuti circa. Quando la torta sarà cotta, toglierla dal forno, aspettare che raffreddi un po’, così diventerà più solida e rovesciarla. Eliminare la carta e farla raffreddare completamente.
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Vino

Riesling, Müller Thurgau, Prosecco

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Ringrazio
maria albezzano appena fatta !! L’aspetto è invitante …l’assaggio a stasera. Prova assaggio superata alla grande !!Molto buona , morbidissima e soffice , grazie 1000 per l’ottima ricetta, ne è rimasta poca
torta,arance,mele,dolci,frutta,rovesciata

fralubacotta e mangiata, ho utilizzato in stampo di silicone e spolverato le arance con zucchero di canna, solo che x un mio errore ho messo 1/2 bustina di lievito anzichè 1 e all’interno si è un pò ammassata, ma il sapore è buonissimo.

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lillamarzo
.. L’ho fatta anch’io…………..buonissima……..peccato non avere fatto la foto………………dopo avere sistemato l’impasto nella teglia.. …mi è venuta una idea!!!! ho aggiunto pezzettoni di cioccolato fondente…..FAVOLOSA!!!!!! …COMPLIMENTI……NON LA MOLLERO’ PIU’

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jenny82 L’ho fatta ieri pomeriggio e staattina è già finita. E’ buonissima Grazie della ricettina. Ti inserisco la foto della mia tortina

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lenticchietta
Com
e promesso, oggi ho preparato la tua torta.Purtroppo la mia non era molto bella come la tua, ma in compenso era buonissima.

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Torta rovesciata di arance
Scorzette (d'arancia) candite alla maniera di Petronilla

Scorzette (d’arancia) candite alla maniera di Petronilla

Sotto i baffi sorrideva l’altro giorno mio marito quando, a fin di pranzo, ho voluto sbucciare io stessa, a ciascuno, l’arancia. E con che cura io andavo sbucciando i frutti! Ne ho tagliati prima i…due poli (il nord e il sud); ho incisi poscia, nella buccia e per il lungo, 5 meridiani e, infine, con un po’ della tanta pazienza mia, ho tolta ad ogni frutto la grossa buccia in 5 pezzi intieri. – Che ne vuoi fare – m’andavan chiedendo, fra sorrisetti ironici, il marito e persino i ragazzi – che ne vuoi fare di…bucce? Ed io? Io zitta; chè, in certi campi, ad ogni buon conto, è meglio saper mantenere un dignitoso riserbo fino a che sia stato ottenuto, in pieno, l’effettto vagheggiato.

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Che ne ho fatto? Ho messe le bucce in una scodellona d’acqua; le ho lasciate qualche ora in bagno rinnovandone però, di tratto in tratto, l’acqua; le ho poi distese su di un tovagliolo le ho fatte così asciugare; le ho poscia tagliate in listerelle alte circa 1/2 centimetro e lunghe 3; le ho messe su l’uno dei piatti della mia bilancia; sull’altro ho pesato altrettanto zucchero; ho versato lo zucchero in una casseruola; ho unito prima quel tantin d’acqua che è stato appena sufficiente a bagnar lo zucchero, e poscia le listerelle di buccia.
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Dal cassetto ho tolto quel tal cucchiaio di legno che tengo in serbo unicamente per rimescolare dolci; e con esso (messa la casseruola al fuoco) mescola e rimescola, finchè lo zucchero prima si è sciolto; poi ha cominciato a friggere; indi a bollire; e infine ad introfularsi, bollendo, dentro alle scorzette. Quando, dalla casseruola, tutto lo zucchero è sparito, e dentro non vi sono rimaste che le listerelle di buccia tutte impregnate di zucchero, l’ho capovolta su di un angolo del mio tavolo di marmo (se il piano ne fosse stato di legno avrei capovolta la casseruola su di un piatto); col cucchiaio ho distribuite in largo le scorzette; le ho lasciate raffreddare; e…

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E quando, il giorno appresso, nell’occasione del mio “grande ricevimento” marito e ragazzi han visto che il piatto dei miei biscotti cosparso delle mie scorzette candite, aveva un aspetto più che sciccoso…e quando le hanno assaggiate…e quando soprattutto, han sentita la moglie del notaio chiedermi in quale pasticceria le avessi acquistate…mi hanno lanciata un’occhiata!… Un’occhiata non suggerita certo dall’ironia. Quanto mi sono costate? Con il niente che costano le bucce e con quel che costano 2 etti di zucchero… Fate la prova e vi convincerete quanto economiche siano le dolcissime scorzette, allorchè vengono candite all’ultraeconomica, cioè in casa.

Altre ricette di Petronilla 1937
Petronilla, chi era?Ricette della Petronilla libri
  • PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
 Scorzette (d’arancia) candite alla maniera di Petronilla
 Di David Adam Kess (Opera propria) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], attraverso Wikimedia Commons
liquore Blue_Curacao )

“Curaçao” casalingo alla maniera di Petronilla

Il Blue Curaçao è un liquore all’arancia amara (bigarade) e piante aromatiche. Per ottenere il colore blu intenso si aggiunge, agli ingredienti della ricetta, una punta di colorante alimentare.
 «Sapete che nel mare Caraibico, che cioè nel mare che bagna le spiaggie nordiche dell’America del Sud, ci sono alcune isole sulle quali sventola, imperiosa, la bandiera dell’Olanda? E che una di quelle isole si chiama Curaçao? E che da quell’isola è pervenuta la ricetta di un liquore pregiatissimo, olandesissimo e costosissimo, che si chiama appunto Curaçao?
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Ebbene, se, in credenza, tra le vostre varie bottiglie di liquori, voleste averne anche una di Curaçao… – ma di Curaçao italiano e di marca casalinga – purchè non abbiate fretta nel prepararlo… purchè non vi spinga la necessità di subito offrirlo… e purchè non vi riesca spendere un pochettino… (senza alcool non si fan liquori, e purtroppo, non costa poco) eccomi ad insegnarvene il semplicissimo modo.
Mettete in una piccola bottiglia gr. 200 di alcool buono, a 90°; e, di mano in mano che durante 2-3 giornate andrete mangiando arance, ritagliatane la sola parte gialla della buccia (quella colma di essenze) e le listarelle, così ritagliate, mettetele dentro a quella bottiglia, fin che non le vedrete tutte ben stipate nell’alcool. Tappate allora per bene la bottiglia; riponetela; lasciatela riposare per un mese (è indispensabile, v’ho detto, non avere fretta). Quando il mese sarà passato, mettete in una piccola casseruola, a fuoco basso, mezzo chilogrammo di zucchero con 3-4 cucchiai d’acqua, e aprite ben bene gli occhi; e non allontanatevi mai dal fornello; e siate ben leste nel cogliere il minuto esatto, il minuto cioè nel quale vedrete lo zucchero cotto, ma non bruciato, ossia di colore marrone scuro, ma non ancora nero.
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Colto il punto, togliete la casseruola dal fuoco. In un altra casseruola, mettete invece a fuoco un chilo di zucchero con un litro e mezzo d’acqua; appena lo sciroppo bollirà, unite ad esso lo zucchero cotto; e lasciate raffreddare la miscela. Passate per un cola-tè quel tale infuso di bucce d’arance nell’alcool che sarà ormai tutto impregnato di essenze, con altri 400 gr. di alcool; versate tutto questo alcool nello sciroppo raffreddato; date con un cucchiaino uno rimescolata; imbottigliate.
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Troppo costoso il mio Curaçao, per il vostro borsellino? Dimezzate, in questo caso, le dosi giacchè quelle che vi ho date valgono a preparare quasi due litri di liquore. Se il liquore è degno della spesa? Vi assicuro che se possedete vuota una di quelle bottiglie autentiche in terracotta nelle quali ci perviene il costosissimo liquore dalle fabbriche d’Olanda…; che se da quella stessa bottigliaverserete, offrendolo, il liquore di fabbrica casalinga…; che (soprattutto) se saprete starvene zitte…nemmeno il più guardi ngo ed astuto dei palati si accorgerà di essere stato … da voi imbrogliato!»
Ricette di Petronilla Ed.Olivini 1938
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  • NdR Blu Curaçao Per ottenere il colore blu intenso si aggiunge, agli ingredienti della ricetta, una punta di colorante alimentare.

Petronilla, chi era?Petronilla libri

PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»

“Curaçao” casalingo alla maniera di Petronilla
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