pere soufflé patina apicio (3)

Patina de piris, Soufflé di pere – Apicius, De Re Coquinaria.

Marcus Gavius Apiciius
De re coquinaria 

Liber IV – Pandecter

230 p.Chr.n.
pere soufflé patina apicio (2)

Liber IV – Pandecter

II. PATINAE PISCIUM, OLERUM, POMORUM

35. Patina de piris – Apicius, De Re Coquinaria

Foto e ricetta by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany. Wikimedia Commons
Ingredienti
  • 675 g di pere (sbucciate e senza torsolo),
  • 3 uova sbattute,
  • 60 g di miele chiaro,
  • 280 ml di Passum (vino passito),
  • un po’ di olio d’oliva,
  • 15 ml di liquamen (garum),
  • 1 cucchiaino di cumino macinato,
  • 1/2 cucchiaino di pepe nero macinato.
Pere, uova, miele, vino passito, olio, liquamen, cumino, pepe.

Pere, uova, miele, vino passito, olio, liquamen, cumino, pepe.

Istruzioni:

Sbucciare e togliere il torsolo alle pere e tritarle grossolanamente. Cuocetele finché saranno morbide nel vino passito e nel miele. Passare l’intero composto attraverso una bocchetta o lavorarlo fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere il cumino, l’ olio, la salsa di pesce e le uova e lavorare nuovamente fino ad ottenere un composto omogeneo. Versare in una pirofila unta e cuocere in forno preriscaldato a 190°C (gas 5) per 20 minuti o finché non si solidifica. Servire caldo con una spolverata di pepe nero appena macinato.

 Recipe from Apicius’ De Re Coquinaria (taken from The Classical Book by Andrew Dalby and Sally Grainger)

APICIO antica roma libri

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1  Ingredienti Patina de piris (pear soufflé) – Ingredients (15006539841).jpg [[File:Patina de piris (pear soufflé) – Ingredients (15006539841).jpg|Patina_de_piris_(pear_soufflé)_-_Ingredients_(15006539841)]]
2 crudomPatina de piris (pear soufflé) (14823682999).jp [[File:Patina de piris (pear soufflé) (14823682999).jpg|Patina_de_piris_(pear_soufflé)_(14823682999)]]
3 cottoPatina de piris (pear soufflé) (14824241837).jpg
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Lampascioni sott'olio

Lampascioni lessi e sott’olio

Ricetta di la Terra di Puglia
 Ingredienti
  • 2 kg. circa di lampascioni (da pulire),
  • 1 dl. di aceto di vino bianco,
  • 1 l. di acqua,
  • pepe nero in grani,
  • sale grosso qb,
  • aglio,
  • prezzemolo o mentuccia.
Preparazione

Indossando un paio di guanti di lattice, pulire molto bene i lampascioni sfogliandoli come si fa per le cipolle.

Praticare un taglietto a croce alla base e lavarli in acqua corrente. Tenerli a bagno in acqua fredda per 24 ore, cambiandola di tanto in tanto, per eliminare l’amaro in eccesso. Trascorso il tempo necessario, portare a bollore un litro di acqua, un litro di aceto di vino bianco ed aggiungere una presa di sale grosso.

Mettere in pentola i lampascioni ed abbassare la fiamma lasciandoli cuocere fino a che, saggiandoli con la forchetta, risulteranno teneri (circa 30 minuti), ma comunque ancora sodi. Lasciarli raffreddare nella loro acqua di cottura, quindi scolarli e condirli con olio, aceto e pepe di mulinello.

Se si desidera conservarli sott’olio, è necessario lasciarli asciugare tenendoli prima in un colapasta e successivamente all’aria, distesi su un canovaccio pulito.

A questo punto, sono pronti per essere invasati nei barattoli di vetro sterilizzati, ben coperti di olio. extravergine d’oliva, conditi con qualche spicchio d’aglio, poche foglie di prezzemolo oppure mentuccia, pepe nero in grani.

Prima di riporre in dispensa al buio, i barattoli vanno tenuti sotto controllo per almeno un paio di giorni: il livello dell’olio tende a scendere e deve essere rabboccato.

Ricetta di la Terra di Puglia
Leggi anche
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9b/Lampascioni.jpg

 

abemus-in-cena-menu apicio

Dulcia domestica, ricette per dolci fatti in casa – Apicius, De Re Coquinaria

Marcus Gavius Apiciius
De re coquinaria
Liber III – Cepuros
230 p.Chr.n.
XIII. DULCIA DOMESTICA ET MELCAE, DOLCI CASALINGHI CON MIELE
  • 1. Dulcia domestica: palmulas vel dactilos excepto semine, nuce vel nucleis vel piper tritum infercies. Sales foris contingis, frigis in melle cocto, et inferes.
  • Dolci casalinghi:  prendi palmule o datteri. Togli il nocciolo e riempili con un trito di noci o di pinoli o di pepe. Salali all’esterno, friggili nel miele cotto e porta in tavola.
  • 2. Aliter dulcia: musteos Afros optimos rades et in lacte infundis. Cum biberint, in furnum mittis, ne arescant, modice. Eximes eos calidos, melle perfundis, compungis ut bibant. Piper aspargis et inferes.
  • Altri dolci: raschia bei sedani e mettili nel latte. Quando si saranno imbevuti mettili nel forno in modo che non secchino. Levali caldi e cospargili di miele, pungili perchè si imbevano. Cospargi di pepe e servi.
  • 3. Aliter dulcia: siligineos rasos frangis, et buccellas maiores facies. in lacte infundis, frigis [et] in oleo, mel superfundis et inferes.
  • Altri dolci: spezza il pane di siligine cui avrai tolto la corteccia e fanne grandi pezzi. Bagna col latte, friggi nell’olio, rinvoltali nel miele e porta in tavola.
  • 4. Aliter dulcia; piperato, mittis mel, merum, passum, rutam. Eo mittis nucleos, nuces, alicam elixatam. Concisas nuces abellanas tostas adicies, et inferes.
  • Altri dolci: con pepe, metti miele. ruta. Aggiungi noci e albicocche secche. Aggiungere le noci tostate tritate e portare ad ebollizione.
  • 5. Aliter dulcia: piper, nucleos, mel, rutam et passum teres, cum lacte [et] tracta coques. Coagulum coque cum modicis ovis. perfusum melle, aspersum inferes.
  • Altri dolci: trita pepe, pinoli, miele, ruta e mescola col passito: Cuoci nel latte e con una sfoglia di pane. Cuoci quando tutto si sarà rappreso con poche uova. Bagna nel miele e porta in tavola coperto di pepe.
  • 6. Aliter dulcia: accipies similam, coques [et] in aqua calida, ita ut durissimam pultem facias, deinde in patellam expandis. Cum refrixerit, concidis quasi dulcia et frigis in oleo optimo. Levas, perfundis mel, piper aspargis et inferes. melius feceris, si lac pro aqua miseris.
  • Altri dolci: prendi fior di farina e cuocila in acqua calda in modo da farne una pasta calda; poi distendila in padella. Quando si sarà raffreddata tagliala a forma di dolci (a bocconcini) e friggila nel migliore olio caldo. Toglila, bagnala di miele, cospargila di pepe e porta in tavola. Farai meglio se userai latte invece di acqua. (…)
  • 7. Tyropatinam: accipies lac, adversus quod patinam aestimabis, temperabis lac cum melle quasi ad lactantia, ova quinque ad sextarium mittis, si ad heminam, ova tria. In lacte dissolvis ita ut unum corpus facias, in cumana colas et igni lento coques. cum duxerit ad se, piper adspargis et inferes.
  • Piatto di formaggio: prendi del latte quanto pensi ne contenga la padella, temperalo col miele come si fa col formaggio; 5 uova per 600 gr. di latte. Se la padella ne conterrà minor quantità ne metterai tre. Sciogli nel latte in modo di farne un solo impasto. Versa nella cumana (pentola) e cuoci a fuoco lento. Quando il tutto sarà ritirato cospargi di pepe e servi.
  • 8. Ova spongia ex lacte: ova quattuor, lactis heminam, olei unciam in se dissolvis, ita ut unum corpus facias. in patellam subtilem adicies olei modicum, facies ut bulliat, et adicies impensam quam parasti. una parte cum fuerit coctum, in disco vertes, melle perfundis, piper adspargis et inferes.
  • Ova spugnone (così i Romani chiamavano la frittata col latte): sciogli quattro uova con sei tazze di latte e 300 gr. di olio in modo che facciano un sol corpo. Metti poco olio in una padella sottile, fallo bollire e gettaci il composto che preparasti. Quando sarà cotto da una parte capovolgilo in un piatto, bagnalo di miele, cospargilo di pepe e porta in tavola.
  • 9 Melcas: cum piper et liquamen, vel sale, oleo et coriandro.
  • Latte cagliato con droghe (manca il testo):con pepe e Salsa garum, oppure con sale, olio e coriandolo.
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    farina, lievito, rosmarino, cannella, mandorle tritate, succo d'uva,passum vino passito, miele, latte. nocciole

    farina, lievito, rosmarino, cannella, mandorle tritate, succo d’uva,passum vino passito, miele, latte. nocciole

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Foto e ricetta by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany. Wikimedia Commons pompeii.org.uk

 

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1 ingredienti  Dulcia domestica (stuffed dates), Ingredients (14783706549).jpg [[File:Dulcia domestica (stuffed dates), Ingredients (14783706549).jpg|Dulcia_domestica_(stuffed_dates),_Ingredients_(14783706549)]]
2 presentazione Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23485718929).jpg [[File:Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23485718929).jpg|Dulcia_Piperata_(Peppered_Honey_Cake),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_7,11,4_(23485718929)]]
3 pentola Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23216361733).jpg [[File:Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23216361733).jpg|Dulcia_Piperata_(Peppered_Honey_Cake),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_7,11,4_(23216361733)]]
Dulcia piperata dolce torta pepato apicio

Dulcia piperata, Torta di miele pepata – Apicius, De Re Coquinaria.

Dulcia piperata torta dolce pepato apicio
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Foto e ricetta by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany. Wikimedia Commons pompeii.org.uk
Ingredienti
  • 140 gr di farina 00
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • ½ cucchiaino di rosmarino macinato
  • 1 cucchiaino di cannella
  • 70 gr di mandorle tritate
  • 50 ml di succo d’uva bianca
  • 50 ml di passum vino passito (o altrio 50 ml di succo d’uva bianca)
  • 2 cucchiai di miele
  • Latte
  • Nocciole tritate
farina, lievito, rosmarino, cannella, mandorle tritate, succo d'uva,passum vino passito, miele, latte. nocciole

farina, lievito, rosmarino, cannella, mandorle tritate, succo d’uva,passum vino passito, miele, latte. nocciole

Istruzioni:

Mescolare la farina in una ciotola con il lievito. Aggiungere le mandorle tostate nella ciotola. Mescolare bene. In una ciotola, mescolare le uova, il vino con il succo d’uva e il miele. Aggiungere abbastanza latte nella caraffa per portare il liquido fino a 200 ml/8 floz.

Versare il liquido nel composto secco e mescolare bene. Versare il composto in uno stampo rotondo da 22 cm ben unto. Cuocere in forno a 190ºC/375ºF/Gas Mark 5, per circa 30 minuti.

Mentre le torte sono ancora calde, cospargere sopra il miele liquido e cospargere  le nocciole tritate.

 Recipe from Apicius’ De Re Coquinaria (taken from The Classical Book by Andrew Dalby and Sally Grainger)

APICIO antica roma libri

1 ingredienti  Dulcia domestica (stuffed dates), Ingredients (14783706549).jpg [[File:Dulcia domestica (stuffed dates), Ingredients (14783706549).jpg|Dulcia_domestica_(stuffed_dates),_Ingredients_(14783706549)]]
2 presentazione Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23485718929).jpg [[File:Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23485718929).jpg|Dulcia_Piperata_(Peppered_Honey_Cake),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_7,11,4_(23485718929)]]
3 pentola Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23216361733).jpg [[File:Dulcia Piperata (Peppered Honey Cake), Apicius, De Re Coquinaria 7,11,4 (23216361733).jpg|Dulcia_Piperata_(Peppered_Honey_Cake),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_7,11,4_(23216361733)]]
antica roma abemus apicio 1

Ricette con la Zucca nell’ antica Roma

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SARSINA (Via Cesio Sabino, 39 Sarsina (FC) tel. 0547 94641), che custodisce reperti di epoca romana.

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La zucca del genere “cucurbita” (quella arancione) è stata importata in Europa nel XVI secolo dai coloni spagnoli dall’America, dove era già coltivata nel Nord America, in Messico nord-orientale e Stati Uniti meridionali, pertanto in Europa era presente la zucca del genere “lagenaria” e la specie Lagenaria siceraria fu utilizzata già dagli egizi, dai greci, dagli etruschi e dai romani. Dioscoride e Plinio definirono la zucca “refrigerio della vita umana, balsamo dei guai”. Wikipedia
 zucca
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Marcus Gavius Apiciius
De re coquinaria
Liber III – Cepuros
230 p.Chr.n.

IV. Cucurbitas

  • 1 GUSTUM DE CUCURBITAS Cucurbitas coctas expressas in patinam conpones. Adiccies in mortarium piper, cuminum, silfi modice id est laseris radicem, rutam modicum, liquamine et aceto teraperabis, mittes defritum modicum ut coloretur, ius exinanies in patinam. Cum ferbuerint iterum actertio, depones et piper minutum asparges.
  • Antipasto di zucca. Disporre la zucca cotta su un piatto. Aggiungi in un mortaio pepe, cumino, un po’ di silfide, cioè radice del laser, un po’ di ruta, la tratterai con salsa e aceto, manderai un po’ di frittura per colorarla, svuotala fin nel piatto. Quando avranno ripreso bollore, metteteli da parte e spolverizzate con un po’ di pepe.

  • 2 ALITER. CUCURBITAS IURE COLOCASIORUM. Cucurbitas coques ex aqua in modum colocasiorum. Teres piper, cuminum, rutam, suffundes acetum, liquamen, temperabis in caccabum, cui addicies olei modicum, et eas cucurbitas incisas, expressas in ius mittes ut ferveant. Amulo obligas, piper asparges et inferes.
  • Zucche alla colocasia. Cuocere le zucche dall’acqua alla maniera delle colocasie. Macina il pepe, il cumino, la ruta, versaci l’aceto e la salsa, condisci il tutto in una pentola, alla quale aggiungerai un filo d’olio, e nella pentola metti a bollire le zucche tagliate e pressate. Si lega con l’amido, si cosparge di pepe e si serve.

  • 3 CUCURBITAS MORE ALEXANDRINO¹ Elixatas cucurbitas exprimis, sale asparges, in patina compones. Teres piper, cuminum, coriandri semen, mentam viridem, laseris radicem, suffundes acetum. Addicies cariotam, nucleum, teres melle, aceto, liquamine, defrito et oleo temperabis, et cucurbitas perfundes. Cum ferbuerint, piper asparges et inferes.
  • Zucche all’uso alessandrino. Spremete le zucche lessate, cospargetele di sale e mettetele su un piatto da portata. Macinare pepe, cumino, semi di coriandolo, menta verde, radice di laser, versare l’aceto. Aggiungerai la noce moscata, il torsolo, il miele macinato, l’aceto, la salsa, la panna e l’olio, e verserai il tutto sulle zucche. Quando bollono, cospargere di pepe e servire.

  • 4 ALITER CUCURBITAS ELIXATAS Ex liquamine, oleo, mero.
  • Zucche lessate con garum o liquamen (salsa a base di pesce azzurro messo a macerare per mesi in piccole vasche con sale ed erbe aromatiche), olio.
  • 5 ALITER CUCURBITAS FRICTAS Oenogaro simplici et pipere.
  • Zucche fritte si condiscono con vino e garum
  • 6 ALITER CUCURBITAS ELIXATAS ET FRICTAS In patina compones, cuminatum superfundes, modico oleo super adiecto. Fervere facies et inferes.
  • Zucche lessate e fritte. Disporre in un vassoio, versarvi sopra il cumino, aggiungere un filo d’olio. Lo farai bollire e lo servi.
  • 7 ALITER CUCURBITAS FRICTAS TRITAS Piper, ligusticum, cuminun, origanum, cepam, vinum, liquamen et oleum. Amulo obligabis in patina et inferes.
  • Zucca fritta tritata Pepe, aglio, cumino, origano, cipolla, vino, salsa e olio. Legherai l’amido in un piatto e lo servi.
  • 8 ALITER CUCURBITAS CUM GALLINA Duracina, tubera, piper, careum, cuminum, silfi, condimenta viridia, mentam, apium, coriandrum, puleium, caryotam, mel, vinum, liquamen, oleum et acetum.
  • Zucca con gallina-pollo. Pesche duracina. tartufi, peperoni, cumino, cumino, silvestri, condimenti verdi, menta, sedano, coriandolo, prezzemolo, cariossidi, miele, vino, salsa, olio e aceto.
zucca, pepe, cumino, coriandolo, menta , 1 aglio, aceto, datteri, mandorle pelate, miele chiaro, garum-liquamen, Defritum (Succo d'uva), olio d'oliva, Sale marino

zucca, pepe, cumino, coriandolo, menta , 1 aglio, aceto, datteri, mandorle pelate, miele chiaro, garum-liquamen, Defritum (Succo d’uva), olio d’oliva, Sale marino

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apicio zucca pollo antica roma ricette

Foto e ricetta by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany. Wikimedia Commons pompeii.org.uk

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1 zucca Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23572880290).jpg[[File:Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23572880290).jpg|Cucurbitas_more_Alexandrino_(Alexandrine_Squash),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_3,4,3_(23572880290)]]
2 Ingredienti Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23825118696).jpg[[File:Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23825118696).jpg|Cucurbitas_more_Alexandrino_(Alexandrine_Squash),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_3,4,3_(23825118696)]]
3  presentazione Aliter Ius in Avibus (Poultry with Hazelnuts Sauce), Apicius, De Re Coquinaria 6,5,2 & Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23826940766).jpg[[File:Aliter Ius in Avibus (Poultry with Hazelnuts Sauce), Apicius, De Re Coquinaria 6,5,2 & Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3
zucca egiziana apicio Aliter_Ius_in_Avibus_(Poultry_with_Hazelnuts_Sauce),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_6,5,2_&_Cucurbitas_more_Alexandrino_(Alexandrine_Squash),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_3,4,3_(23852992435)

Cucurbitas more Alexandrino, Zucca all’egiziana con frutta secca – Apicius, De Re Coquinaria.

Aliter Ius in Avibus (Pollame con Salsa di mandorleApicius, De Re Quinaria e Cucurbitas more Alexandrian (zucca) Apicius, De Re Quinaria

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La zucca del genere “cucurbita” (quella arancione) è stata importata in Europa nel XVI secolo dai coloni spagnoli dall’America, dove era già coltivata nel Nord America, in Messico nord-orientale e Stati Uniti meridionali, pertanto in Europa era presente la zucca del genere “lagenaria” e la specie Lagenaria siceraria fu utilizzata già dagli egizi, dai greci, dagli etruschi e dai romani. Dioscoride e Plinio definirono la zucca “refrigerio della vita umana, balsamo dei guai”. Wikipedia

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Marcus Gavius Apiciius
De re coquinaria
Liber III – Cepuros
IV. Cucurbitas 4.3.3

zucca apicio egiziana

Cucurbitas more Alexandrino, Apicius, De Re Coquinaria

Foto e ricetta by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany. Wikimedia Commons pompeii.org.uk

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 Ingredienti:
  • 1 zucca (o zucchina, zucca piccola)
  • grani di pepe
  • cumino
  • semi di coriandolo
  • 3-4 foglie di menta, tritate
  • 1 aglio
  • 3 cucchiai di aceto
  • 50 g di datteri tritati finemente
  • 50 g di mandorle pelate, tritate finemente
  • 2 cucchiai di miele chiaro
  • 60 ml di garum o liquamen (in questo caso brodo vegetale)
  • 4 cucchiai di Defrutum (o Vino o Succo d’uva ridotto di due terzi)
  • 20 ml di olio d’oliva (o 25 g di burro)
  • Sale marino q.b.
zucca, pepe, cumino, coriandolo, menta , 1 aglio, aceto, datteri, mandorle pelate, miele chiaro, garum-liquamen, Defritum (Succo d'uva), olio d'oliva, Sale marino

zucca, pepe, cumino, coriandolo, menta , 1 aglio, aceto, datteri, mandorle pelate, miele chiaro, garum-liquamen, Defritum (Succo d’uva), olio d’oliva, Sale marino

Istruzioni:

Tagliare la zucca (o la zucchina) a pezzetti. Metterli in una vaporiera e cuocere fino a cottura. Mettete la carne cotta in un sacchetto di mussola o in un canovaccio e strizzate l’acqua in eccesso. Trasferire la polpa rimanente in una casseruola.

Mentre la zucca cuoce, mettete le spezie essiccate in un pestello e un mortaio e tritate. Successivamente aggiungere la menta e l’aglio, macinando fino ad ottenere una pasta liscia. Toglietelo dal mortaio e aggiungetelo alla zucca cotta.

Aggiungere poi i datteri, le mandorle e tutti gli ingredienti liquidi, compreso il miele. Infine aggiungete l’olio (o il burro) e amalgamate con la zucca. Rimettete il composto ottenuto sul fuoco e lasciate cuocere a fuoco lento per qualche minuto affinché i sapori si amalgamino.

Servire subito cosparso di sale e pepe nero.

pompeii.org.uk

apicio zucca pollo antica roma ricette

1 zucca Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23572880290).jpg[[File:Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23572880290).jpg|Cucurbitas_more_Alexandrino_(Alexandrine_Squash),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_3,4,3_(23572880290)]]
2 Ingredienti Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23825118696).jpg[[File:Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23825118696).jpg|Cucurbitas_more_Alexandrino_(Alexandrine_Squash),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_3,4,3_(23825118696)]]
3  presentazione Aliter Ius in Avibus (Poultry with Hazelnuts Sauce), Apicius, De Re Coquinaria 6,5,2 & Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23826940766).jpg[[File:Aliter Ius in Avibus (Poultry with Hazelnuts Sauce), Apicius, De Re Coquinaria 6,5,2 & Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3
4 Aliter Ius in Avibus (Poultry with Hazelnuts Sauce), Apicius, De Re Coquinaria 6,5,2 & Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23852992435).jpg
[[File:Aliter Ius in Avibus (Poultry with Hazelnuts Sauce), Apicius, De Re Coquinaria 6,5,2 & Cucurbitas more Alexandrino (Alexandrine Squash), Apicius, De Re Coquinaria 3,4,3 (23852992435).jpg|Aliter_Ius_in_Avibus_(Poultry_with_Hazelnuts_Sauce),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_6,5,2_&_Cucurbitas_more_Alexandrino_(Alexandrine_Squash),_Apicius,_De_Re_Coquinaria_3,4,3_(23852992435)]]
frittelle sambuco fiori fritti Hollerkiachal

Per far frittelle di fiori di sambuco, ricette di ieri e di oggi

Dolce tedesco regionale stagionale a base di fiori di sambuco fritti

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Maestro Martino da Como – Libro de Arte Coquinaria, a,d. 1450-60
maestro martino
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Capitolo II
Per far ogni manera de vivande Verzuso in Quadragesima
Bianco mangiare in Quadragesima
Piselli in Quadragesima
Frictelle de fior de sambuco
Libro de Arte Coquinaria, 1450-60 Capitolo V

Per fare frictelle quadragesimale (Quaresima).

frittelle sambuco maestro martino

Frictelle de fior de sambuco Libro de Arte Coquinaria, 1450-60 Cap. V

Per fare frictelle de fior de sambuco.
Piglia dell’amandole et pistale bene, overo di pignoli se più ti piacene, et passa le ditte amandole o pignoli per la stamegna¹ con un poca de acqua rosata² o con brodo di piselli; et poi habi un poco di bon lievito ben biancho et di fiori di sambuco como ti pare, et con un poco di fiore di farina mescolarai tutte queste cose inseme. Et nota che tal compositione vole essere apparecchiata la sera per la matina perché vengano le frittelle più spognose; et la matina gli agiognerai³ un poco di zuccaro, facendole in qualunqua forma ti piace, o tonde o altramente; et frigile in bono olio.

  • ¹Stamegna = stamigna:Tessuto di stame, cioè di lana sottile e resistente. In partic., qualsiasi tessuto, resistente e rado, usato per setacciare o colare.
  • ²Acqua rosata =  Che contiene essenza di rose, aromatizzato con essenza di rose: acqua r., acqua di rose (niuna altra acqua che o rosata o di fior d’aranci, Boccaccio)
  • ³agiognerai = aggiungerai

Torta con i fiori sambuco

Cristoforo da Messisbugo – Banchetti, compositioni di vivande et apparecchio generale 1549 

frittelle sambuco messisbugo

Ricetta contemporanea delle frittelle dolci di fiori di sambuco  

scoprinorimberga.it “Il sambuco nella cucina tedesca
Dolce tedesco regionale stagionale a base di fiori di sambuco fritti. Il sambuco è diffuso nella cucina austriaca, ma non manca in quella tedesca. Deliziose sono le frittelle con i fiori di sambuco. Ecco una ricetta che abbiamo sperimentato ed è molto buona:

Ingredienti per 15-20 frittelle dolci di fiori di sambuco

  • 15-20 fiori di sambuco,
  • 4 uova medie,
  • 125 gr. di zucchero a velo,
  • 175 gr di farina,
  • 1 bustina di zucchero vanigliato,
  • 125 ml. di latte,
  • un pizzico di sale,
  • olio di semi di girasole,
  • zucchero
  • polvere di cannella.

Preparazione
Sciacquare accuratamente i fiori sotto l’acqua fredda e scolarli bene. Separare le uova. Montare gli albumi a neve, mescolarli con lo zucchero a velo e incorporare delicatamente la farina setacciata. Sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero vanigliato, il sale e il latte e incorporarli al composto. Scaldare abbondantemente l’olio in una padella dai bordi alti, immergere i fiori di sambuco (con i gambi) nella pastella e friggerli per 4-5 minuti, finché le frittelle non saranno dorate e galleggianti. I gambi rimangono fuori dall’olio. Scolare su carta da cucina e tagliare i gambi. Cospargere le frittelle con zucchero e polvere di cannella e servire.

frittelle sambuco fiori

Altre ricette con i fiori di sambuco

creme colorate di fiori di sambuco svizzeraliquore fiori sambuco cocktail

minestra di sambuco Lemon_posset-3

 

 

 

 

Sciroppo di fiori di sambucotorta fiori sambuco frittelle di fiori di sambuco Hollerkiachal

Confettura di bacche di sambuco

lavanda frollini pasta frolla

Biscottini di pasta frolla al profumo di lavanda per il tè delle cinque

Lavender Shortbread Cookies Turku Gingerbread from Finland

Sono biscottini raffinati ideali da servire con il tè delle cinque.

 Ingredienti per circa 25-30 biscotti
  • 250 gr. di farina 00,
  • 100 gr. di burro,
  • 130 gr. di zucchero semolato
  • un cucchiaio di zucchero a velo,
  • 1 uovo intero e 1 tuorlo,
  • 2 cucchiai di fiori eduli di lavanda freschi oppure essiccati.
 Preparazione

Se optate per i fiori freschi, per prima cosa staccateli dal ramo.

Se preferite quelli essiccati, lasciateli in infusione (un cucchiaino di fiori in un bicchiere d’acqua) per almeno una notte. L’infuso rimasto, dopo averlo aggiunto all’impasto, potrà essere versato nel tè che servirete con i frollini.

In una ciotola formate la fontana di farina e al centro mettete il burro freddo tagliato a cubetti, lo zucchero semolato e lo zucchero a velo. Aggiungete l’ uovo intero e il tuorlo, i fiori di lavanda freschi (e 2 cucchiai di infuso di fiori essiccati) e un pizzico di sale. Con le mani impastate il tutto fino ad ottenere un composto di consistenza sabbiosa. Continuate ad impastare fino ad ottenere un panetto omogeneo e liscio.

Avvolgete il panetto di frolla alla lavanda nella pellicola trasparente. Lasciate riposare in frigorifero per circa un’ora. Dopo aver tolto il panetto dal frigorifero, lasciatelo qualche minuto a temperatura ambiente. Stendete, quindi, la sfoglia con il mattarello (fino ad uno spessore di circa mezzo cm.) e ritagliatela, con gli stampini¹ che preferite, in tanti frollini che metterete in una teglia foderata con carta forno.

Shortgirl Shortbread 2016 (Unsplash).jpg

Infornate nel forno statico preriscaldato a 180 gradi e cuocete per circa 10-15 minuti: non devono essere eccessivamente dorati. Fate raffreddare su una griglia.

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¹In mancanza degli stampini potete usare un bicchierino da liquore

confettura lavandaCrème brûlée lavandaProfumo di fiori di lavanda, profumo di Cupcakes.

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Sciroppo lavanda pisco sourTorta alla lavanda

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Crème brûlée lavanda

Crème brûlée à la Lavande, «Crema bruciata» ai fiori di lavanda

Ricetta di Inprovenza.it
Ingredienti per 4 persone
  • 40 cl¹ di latte,
  • 10 cl. di panna liquida,
  • 2 cucchiaini di fiori di lavanda per alimenti,
  • 6 tuorli d’uovo,
  • 60 gr. di zucchero semolato,
  • 20 gr. di zucchero vanigliato,
  • 1 goccia o mezza stecca di vaniglia,
  • 4 cucchiai di zucchero di canna.
¹1 cL = 10 mL = 10 gr. quindi un centilitro di acqua corrisponde a 10 grammi.  (40 cl = 400 gr. e 10 cl. = 100 gr.)

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 Preparazione

Preriscaldate il forno a 100 gradi (le diverse versioni partono da 90 gradi e arrivano a 130. Varia di conseguenza il tempo di cottura che diminuisce all’aumentare della temperatura impostata).

Versate il latte e la panna in una casseruola e unitevi i fiori di lavanda e la vaniglia. Portate il liquido ad ebollizione e poi toglietelo dal fuoco. Lasciatelo riposare 1 o 2 minuti, a seconda dell’intensità dell’aroma di lavanda desiderato, e poi filtratelo per rimuovere i fiori (e la bacca e i semi di vaniglia se avete optato per questa soluzione).

In una terrina abbastanza grande sbattete insieme i tuorli, lo zucchero e lo zucchero vanigliato, fino a che il composto diventa bianco e morbido. Unite il liquido (latte più panna) poco alla volta mescolando delicatamente con una frusta.

Versate il composto ottenuto nelle pirofile mono porzione e mettete queste ultime in una teglia contenente acqua bollente fino alla metà della loro altezza, in modo da far cuocere la crema a bagnomaria.

Infornate la teglia e lasciate cuocere a 10 gradi per circa un’ora.

Lasciate raffreddare del tutto le mini pirofile con la Crème brûlée e poi mettetele in frigorifero per almeno 4 ore, fino al momento di servire.

Appena prima di portarle in tavola, per caramellare la superficie, spargete su ogni crema un cucchiaio di zucchero di canna e utilizzate l’apposito cannello. In alternativa, dopo aver cosparso lo zucchero, mettete le pirofile nel forno (statico) utilizzando la funzione grill ad alta temperatura per ottenere una crosta sottile e croccante.

Decorate la superficie con qualche petalo e la vostra Crème brûlée al profumo di lavanda sarà pronta da servire.

Inprovenza.it

lavanda Crème brûlée

Altre ricette con la lavanda
Profumo di fiori di lavanda, profumo di Cupcakesconfettura lavandalavanda frollini pasta frolla.

 

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Sciroppo lavanda pisco sourTorta alla lavanda

 

 

 

 

Differenta tra Crème brûlée e crema catalana
La principale differenza fra la crema catalana e la crème brûlée sta nel fatto che, mentre la prima viene preparata sul fornello, la crème brûlée va fatta cuocere in forno a bagnomaria. Inoltre nella preparazione della crema catalana non è previsto l’uso della panna, bensì del latte intero con una piccola percentuale  grassa.

crema caramellaCrema caramella alla maniera di PetronillaCrème caramel alle castagne Alberello natalizio di brownie ed amaretti

 

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Di Fefe0406 – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21946489 Di cyclonebill from Copenhagen, Denmark – Crème brûléeUploaded by FAEP, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=26890639
anguilla capitone marinata

Ricetta classica delle Anguille marinate

Per la Vigilia di Natale, il precetto impone “pranzo di magro”, ma la festosa attesa che è nell’aria, la serenità  che regna nelle case mal si conciliano con l’astinenza. Pranzo di magro, quindi, secondo tradizione, ma un “magro” del tutto particolare, tanto particolare da presentare come piatto forte il CAPITONE, il pesce più grasso che esista. Capitone, abbiamo detto, e non semplicemente anguilla, perchè si tratta dell’anguilla femmina giunta all’età adulta: può raggiungere la lunghezza di 1 metro e 80 cm. e il peso di 5 kg. (i maschio arriva al massimo alla lunghezza di 55 cm. e al peso di 400 gr.).

Risi Bisi e Bisato (riso, piselli e anguilla) di magro Petronilla

Anguille e pesci Gò, pescati in capanno da pesca a Porto Corsini (Ra)

L’anguilla marinata è un piatto tradizionale della cucina romagnola, molto tipico delle Valli di Comacchio, e diffuso anche in Veneto e in Toscana, in particolare a Viareggio.
L’anguilla marinata è la meno indigesta. I sistemi di cottura influiscono sensibilmente sulla digeribilità di questo pesce; il sistema migliore è quello praticato dai pescatori di Comacchio. Essi lo fanno cuocere sulla gratella, senza aggiunta d’alcun condimento. In tal modo, parte del grasso trasuda e l’anguilla diventa più digeribile. Chi non vuole rinunciare a questo piatto, scelga femmine giovani o maschi; la loro carne è più digeribile di quella delle femmine adulte perchè contiene meno grasso. Oppure, scelga anguille marinate, cioè cotte sulla gratella o allo spiedo, e poi trattate con la “marinata”.
Gli ingredienti della marinata (concia), penetrando lentamente ed intimamente nei tessuti, rendono le carni più digeribili e dà loro un sapore appetitoso e piccante.

Buonissimo.it: Anguille marinate, ricetta classica dei Lidi di Comacchio e Ferraresi 

Ingredienti per 4 persone
  • Anguilla di 1 kg.
  • 1,5 l. di aceto,
  • 2 spicchi d’aglio,
  • alloro secco qb,
  • un ciuffo di salvia,
  • una scorza di arancia,
  • 2 cucchiai di uvetta,
  • sale qb,
  • qualche grano di pepe.
Preparazione

Pulite e lavate l’anguilla senza spellarla. Tagliatele a tocchetti lunghi 5-6 cm. che infilerete su spiedini di legno, intervallati a foglie di alloro. Dosate sale e pepe e cuocete gli spiedini alla griglia o al grill del forno, girandoli a metà cottura (4 minuti per lato).

Versate l’aceto in una casseruola: unite qualche grano di pepe, una ciocca di salvia, l’aglio, la scorza dell’arancia e un pugnetto di uvetta. Fate spiccare il bollore, coprite il recipiente e lasciate bollire mezz’ora.

Filtrate la marinata attraverso un colino fine, travasandola in una casseruola (meglio se di terracotta) ove deporrete i tocchetti d’anguilla sfilati dagli spiedini. Ponete la casseruola al fuoco, fate riprendere il bollore e mantenetelo per qualche minuto.

La prelibata anguilla, tradizionale a Comacchio e dintorni, si gusta fredda; la si può conservare (naturalmente immersa nella marinata) in vasi di vetro a tenuta ermetica.

Vino

Vino bianco secco anche frizzante:  Pignoletto Colli d’Imola, Trebbiano, (…)

Buonissimo.it

Anguilla con verdure alla maniera di Petronillaanguilla verdure-Risotto con l'anguilla

 

 

 

 

anguilla capitoneanguilla capitone spiedo spiedinianguilla padella

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Anguilla arrosto per Nota di Pranzo di Quaresima di Pellegrino Artusi

 n barbeque-Jangeo.gui-01.jpg [[File:Korean barbeque-Jangeo.gui-01.jpg|Korean_barbeque-Jangeo.gui-01]]
Capitone e Anguilla

Inguèla int la gardêla, anguilla in graticola alla romagnola

Per la Vigilia di Natale, il precetto impone “pranzo di magro”, ma la festosa attesa che è nell’aria, la serenità  che regna nelle case mal si conciliano con l’astinenza. Pranzo di magro, quindi, secondo tradizione, ma un “magro” del tutto particolare, tanto particolare da presentare come piatto forte il CAPITONE, il pesce più grasso che esista. Capitone, abbiamo detto, e non semplicemente anguilla, perchè si tratta dell’anguilla femmina giunta all’età adulta: può raggiungere la lunghezza di 1 metro e 80 cm. e il peso di 5 kg. (i maschio arriva al massimo alla lunghezza di 55 cm. e al peso di 400 gr.).
La ricetta in dialetto romagnolo “Romagna in cucina” ed. Gulliver 1998

anguilla graticola

E’ questo un modo semplice per gustare al meglio le famose anguille di Comacchio. Per questo tipo di cottura è necessaria una anguilla piuttosto grossa. Per togliere la vischiosità estrema strofinatela, come si faceva una volta, con della cenere di legna. Quindi pulitela, lavatela e tagliatela in pezzi di circa 10 cm. Sistemate l’anguilla su una graticola posta sulla brace e lasciatela cuocere senza altra aggiunta che una presa di sale e qualche foglia di alloro. Girate spesso la graticola, finchè la pelle dell’anguilla avrà fatto una bella crosticina croccante. Volendo cuocere l’anguilla allo spiedo condirla con appena un filo d’olio e sale, alternando ciascun pezzo di anguilla con una foglia di alloro.

Risi Bisi e Bisato (riso, piselli e anguilla) di magro Petronilla

Anguille e pesci Gò, pescati in capanno da pesca a Porto Corsini (Ra)

Anguilla con verdure alla maniera di Petronillaanguilla verdure-Risotto con l'anguilla

 

 

 

 

anguilla capitone marinataanguilla capitone spiedo spiedinianguilla padella

 

 

 

 

Sulle tavole napoletane del periodo natalizio è tradizione presentare il Capitone.

Nota di Pranzo di Quaresima di Pellegrino Artusi

rotolo di pasta funghi prosciutto

La ricetta in dialetto romagnolo del Rotolo di pasta o “Nidi di rondine”

La ricetta in dialetto romagnolo su carta paglia – “Romagna in cucina” ed. Gulliver 1998
rotolo di pasta funghi prosciutto 3
Traduzione

Rotolo di pasta

Per 6 persone lavate con cura e lessate 2 kg. di spinaci. Scottateli bene, tritateli e ripassateli in tegame con 50 gr. di burro, abbondante parmigiano grattugiato e il sale necessario. Lavate e tagliate a fettine 400 gr. di funghi e cuoceteli in 2 o 3 cucchiai d’olio. A parte lessate intanto le rigaglie di un pollo e tagliatele a dadini. Tritate anche 70 gr. di prosciutto. Mescolate insieme tutti questi ingredienti e uniteli agli spinaci. Impastate quindi 200 gr. di farina e 2 uova e ricavatene una sfoglia piuttosto sottile di forma rettangolare.

straccio1pasta ripiena stracciostraccio3

Stendetevi uniformemente l’impasto e arrotolate la pasta su se stessa, formando come un grosso salsicciotto. Avvolgete il rotolo in una salvietta, legatene le due estremità, e fatelo cuocere in acqua bollente per circa 20 minuti. Estraete il rotolo dall’acqua con delicatezza per evitare di romperlo, e tagliatelo a fette dello stesso spessore di un dito. Sistemate le fette in un piatto da forno, conditele con abbondante burro fuso e parmigiano grattugiato e infornate fino al momento di servire. Se preferite potete condire il rotolo con del ragù o anche con salsa di pomodoro.

rotolo di pasta funghi prosciutto 2

Pasta ripiena e arrotolata nello “straccio” alla romagnola

Nidi di rondine 1.jpg [[File:Nidi di rondine 1.jpg|Nidi_di_rondine_1]] Nidi 2.jpg [[File:Nidi 2.jpg|Nidi_2]]
Minestra di pasta e ceci alla toscana

Minestra di pasta e ceci alla toscana

Zuppa di ceci con Palmazio bianco, ottenuto da un vitigno autoctono dell’Isola di Capraia (Li) che è la terza isola dell’Arcipelago Toscano.
Rustico e dalle mille versioni (con pomodoro o senza, brodoso o asciutto, con pasta di semola o all’uovo, con solo ceci o con altre verdure) è questo un piatto della tradizione contadina con origini lontanissime.
Tempo di ammollo dei ceci: 24h.  Tempo di preparazione: 10′ . Tempo di cottura: 3h. 30′

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Ingredienti per 4 persone
  • 200 gr. di ceci
  • 200 gr. di pasta di semola corta (ma va benissimo anche la pasta all’uovo come le tagliatelle spezzettate o i maltagliati),
  • 2 spicchi d’aglio,
  • 4 pomodori pelati,
  • 1 rametto di rosmarino,
  • 50 gr. d’olio e.v.o. toscano,
  • sale
  • pepe nero macinato al momento.
Preparazione

Ponete i ceci in acqua fredda per 24 ore. Scolateli e fateli cuocere, senza sale, in 2 litri d’acqua a pentola coperta su fuoco molto basso e costante, senza mescolarli, per circa 3 ore,.

Preparate intanto un soffritto con metà dell’olio a disposizione, l’aglio e il rametto di rosmarino, aggiungete i pomodori sminuzzati,, il sale e un po’ di pepe macinato, lasciate cuocere 10 minuti, poi togliete aglio e rosmarino.

Accertata la cottura dei ceci, raccoglietene metà circa con un mestolo forato e passateli al setaccio; rimetteteli nella stessa pentola e unitevi anche il soffritto e la pasta che farete cuocere assieme ai ceci (aggiungendo un po’ di acqua se occorre). Regolate il sale e pepate.

Servite caldo, ma non bollente, cospargendo con il rimanente olio crudo la minestra nei piatti e (facoltativo) una manciata di formaggio grattugiato.

Vino

Chianti a 19° (Toscana), Bonarda a 19° (Lombardia), Merlot a 19° (Friuli), Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese di Romagna.

Minestra di pasta e ceci alla toscana (2)

Minestra di ceci con palmazio.jpg [[File:Minestra di ceci con palmazio.jpg| Minestra_di_ceci_con_palmazio]]
Piadòt, gialletti, biscottini pasquali romagnoli

Piadòt, gialletti, biscottini pasquali romagnoli.

La ricetta in dialetto romagnolo “Romagna in cucina” ed. Gulliver 1998

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  • Piadòt (gialletti), biscotti di farina di granoturco (furmintôn)
da non confondere con
  • Piadotto, antica piadina di farina di granoturco (furmintôn); nell’Ottocento veniva preparata dalle famiglie povere in quanto la farina di furmintôn era piu economica di quella di grano. Veniva accompagnata alla pancetta.
Traduzione

Gialletti

Per questa vecchissima specialità romagnola occorrono 450 gr. di farina di mais (furmintôn) e 200 gr. di farina bianca. Impastate le due farine con 2 uova, 150 gr. di burro (butì), 200 gr. di zucchero (zòcar), un pizzico di vaniglia, una presa di sale e la scorza grattugiata di mezzo limone. Dopo aver ottenuto un impasto omogeneo e compatto unite anche 100 gr. di uvetta sultanina e 100 gr. di pinoli. Dividete l’impasto in tante piccole pagnottine della grossezza di un mandarino e infornatele, dopo aver imburrato la placca, in forno molto caldo per circa mezz’ora.

File:Ginny's Toll House Cookies Alc1 (cropped 3 icon).png

Piadotto, antica piadina di farina di granoturco (furmintôn)

Ginny’s Toll House Cookies Alc1 (cropped 3 icon).png [[File:Ginny’s Toll House Cookies Alc1 (cropped 3 icon).png|Ginny’s_Toll_House_Cookies_Alc1_(cropped_3_icon)]]
tinca carpionata XXVII_Fiesta_de_la_Tenca_

Tinca carpionata. Ricetta del 1901

Economia domestica

Tinca carpionata.

Polite la tinca, infarinatela e fatela friggere nell’olio bollente.
Ponete poi a fuoco e fate bollire in un etto d’olio alcune foglie di salvia, della maggiorana e del finocchio.
Indi aggiungetevi un cucchiaio di farina bianca, e, poco dopo, un bicchiere di aceto, uno di vino bianco, pepe, sale, e una presa di zucchero.
Quando la salsa si sarà quasi a metà consumata, toglietela dal fuoco, passatela allo staccio versatela sul pesce, che conserverete così buonissimo per qualche giorno.

tinca carpionata Linjak

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Tenche an carpion
(dialetto piemontese) Ciapulé ij gust e la cipolla e gionteje marlipò (salvia), laur e rosmarin. Rasaté tut ant l’euli, slongand con vin bianch e asil. Salé, ampeivré e lassé mitoné tre quarto d’ora. Buté le tenche antunatarin-a e quateje con la bagna marinà. lasciate arposé për un paira d’ore

Fesa di tacchino in carpione alla medievale

Il carpione per marinare carne, pesce e verdure: Filetti di trota in carpione

XXVII Fiesta de la Tenca (20839247609).jpg [[File:XXVII Fiesta de la Tenca (20839247609).jpg|XXVII_Fiesta_de_la_Tenca_(20839247609)]] Linjak.jpg [[File:Linjak.jpg|Linjak]]
tonno rutabaga rape barbabietola rossa

Radici piccole in stufato ordinario e Salsa eccellente per mostarda. Ricetta del 1901

Tonno con barbabietola rossa bollita e casseruola di Rutabaga (navone, rapa svedese, brassica)

Economia domestica

 Navóne (Rutabaga, rapa svedese, brassica) in stufato e salsa per mostarda

  • Radici piccole in stufato ordinario. Preparate delle piccole radici, carote, navoni¹, erbe fini, e date alle medesime quella forma che più vi piace, fatele friggere un poco nel burro, ritiratele e fatele rosolare bagnandole con brodo e sugo, fatele cuocere, sgrassate la salsa e legatela con un poco di botirro ed un po’ di zuccaro. cavolo navone
  • Salsa eccellente per mostarda Una bottiglia vino malaga, 2 litri siroppo a 30°.Aggiungere senape nostrale 250 gr. e agitare il miscuglio.

¹Navóne s. m. [der. del lat. napus, che aveva lo stesso sign.]. – (Rutabaga, rapa svedese, brassica) Erba delle crocifere (Brassica napus, cv. napobrassica), con radice carnosa e allungata, di aspetto simile alle rape, di color bianco, rosso o giallo, coltivata per foraggio e anche per l’alimentazione dell’uomo.

File:-2020-10-27 A growing Swede beet (Brassica napus subsp. Rapifera), Trimingham.JPG

File: Salsa alla crema di pollame, 2006.jpg

-2020-10-27 A growing Swede beet (Brassica napus subsp. Rapifera), Trimingham.JPG
[[File:-2020-10-27 A growing Swede beet (Brassica napus subsp. Rapifera), Trimingham.JPG|-2020-10-27_A_growing_Swede_beet_(Brassica_napus_subsp._Rapifera),_Trimingham]]
storione sainte menehould

Storione in salsa Saint-Ménèould (Sainte-Menehould). Ricetta del 1901

Economia domestica

Storione alla Saint-Ménèould

Preparate una *Saint-Ménèould* come d’ordinario, conditela con sale, pepe, vino bianco, lauro fette di lardo, collocate poscia le fette di storione e fatele cuocere a fuoco lento in una piccola marmitta ben chiusa. Quando sono cotte sgrassate e servitele in tavola calde.

storione sainte menehould (3)

Salsa Saint- Ménéould

Si adatta ad avanzi impanati, o fritti con una crosta di impanatura, o cotti in graticola, come cotolette di vitello, piedi di maiale, ecc. Mettete in casseruola del brodo buono o, in caso, ben aiutato con estratto di carne od altro, con un bel pezzo di burro impastato nella farina, sale e pepe, circa tre rossi di uovo, tre o quattro scalogni triti, e legate il tutto sul fuoco, tacendo la salsa densa. Stendete questa salsa sugli avanzi di carne o di pesce che furono cotti con impanatura, che si scaldano bene in tegame, bagnandoli con burro od olio per farli dorare al forno di campagna.

storione sainte menehould (2)

File: Salsa alla crema di pollame, 2006.jpg

mangiari Favata, Ceciata, Fagiolata, Poveretta

Mangiari di Quaresima dei ricchi e dei poveri di inizio ‘900: Favata, Ceciata, Fagiolata, Poveretta

 Mangiari di QUARESIMA dei RICCHI e dei POVERI 
Cucinario di una vecchia famiglia nobiliare dei primi del 900”: Menù per festività e ricorrenze con oltre 350 ricette raccolti in un cucinario di una vecchia famiglia nobiliare romagnola che il rampollo Giovanni Manzoni ha svelato in questo libro ricco di suggerimenti e leccornie. Tra le ricette più selezionate ben otto modi di fare i cappelletti romagnoli ed altrettanti per i tortellini bolognesi con tanto di brodo doc per palati fini. Da citare la polenta alla Manzoni che riporta gli antichi sapori nostrani, poi per sbizzarrirsi si può provare a cucinare altre ricette che si adattano a qualsiasi piatto ed accostamento di cibi. Lugo di Romagna 1985.

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zuppa farro fave (2)

Minestra di fave detta “Favata”
Cuocere le fave secche in acqua piovana bollente con cipolla, sedano e pancetta tritati, due cucchiaiate di grasso, un bicchiere o due di vino bianco secco, conserva di pomodori, formaggio grattugiato, sale e pepe.

Tempia e ceci

Minestra di ceci detta “Ceciata”
Simile in tutto alla minestra di fave.

Fagiolata

Fagiolata

Minestra di fagioli detta “Fagiolata
Simile in tutto alla minestra di fave o alla minestra di ceci. Per ottenere una fagiolata migliore alcuni aggiungevano prezzemolo tritato.

Poveretta

Poveretta

Minestra di lenticchie detta “Poveretta”
Simile in tutto alla minestra di fave o di ceci o di fagioli.

Guarnizioni per minestre e zuppe

Red lentil curry soup.jpg [[File:Red lentil curry soup.jpg|Red_lentil_curry_soup]]
gnocchi ricotta fave menta

Gnocchetti con ricotta, fave fresche e profumati alla menta

Piatto primaverile
Ricetta di Fornelli di Sicilia

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Ingredienti per 4 persone
  • 1,5 kg di fave fresche,
  • 359 gr, di gnocchetti,
  • 200 gr. di ricotta di pecora,
  • una manciata di foglioline di menta fresca,
  • uno scalogno,
  • peperoncino qb,
  • olio evo,
  • sale e pepe.
 Preparazione

Fate appassire, lo scalogno tritato, nell’olio. Unite le fave precedentemente sgranate. Versate una tazza di acqua, salate e pepate. Fate cuocere a fuoco lento per 15 minuti. Aggiungete acqua a sufficienza per cuocere gli gnocchi, appena bolle, portare a cottura.

Impiattate mettendo ciuffetti di ricotta sul piatto, foglioline di menta e spolverizzate il peperoncino.

Varianti
  • Per rendere il piatto più cremoso, sciogliere la ricotta con un mestolino di acqua di cottura ed amalgamarla alla pasta.
  • Servire con una grattugiata di pecorino.
  • Si può insaporire con pancetta, o finocchietto selvatico.
  • E’ ottima anche il giorno dopo e gustata fredda.

gnocchi ricotta fave

Altre ricette con le fave

Fave in minestra di riso

Zuppa di grano saraceno, farro e fave

Fave, Herbe e Fonghi alla maniera di Maestro Martino da Como

OSPREON Dei Legumi, Baccelli verdi di fave comuni e baiane, nelle ricette di Apicio

Stuffed “Gnocchi,” ricotta, fava beans, mint ($16) (27653685317).jpgm[[File:Stuffed “Gnocchi,” ricotta, fava beans, mint ($16) (27653685317).jpg|Stuffed_“Gnocchi,”_ricotta,_fava_beans,_mint_($16)_(27653685317)]]
salmone salsa rosa Finnish_summer_food_in_Lohja

Salmone in Salsa rosa

Un piatto tipico dell’estate finlandese: salmone, patate bollite, insalata e salsa, cetrioli e aringhe, servito in una baita estiva privata a Lohja, in Finlandia.

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 Ingredienti per 4 persone
  • 600 gr di salmone fresco,
  • 5 patate medie,
  • 3 carote,
  • olio extra qb,
  • sale e pepe,
  • prezzemolo tritato.

salmonepurè di patate 1

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Per 300 gr di salsa rosa:

  • 2 vasetti di yougurt bianco,
  • 6 cucchiai di maionese,
  • 4 spruzzate di ketchup,
  • qualche goccia di salsa worcester,
  • paprika dolce.
Salsa Maionese

Salsa Maionese

Ketchup

Ketchup

Salsa Worcester

Salsa Worcester

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Preparazione

Preparare la salsa rosa mettendo in una terrina lo yougurt, la maionese, il ketchup, la salsa worcester e la paprika. Mescolare bene gli ingredienti per ottenere una crema.

Pulire il salmone, togliere la pelle e cuocerlo al vapore per qualche minuto.

Lessare le patate e tagliarle a piccoli pezzi.

Formare un letto di patate sul piatto da portata caldo e adagiarvi sopra il salmone, salare e decorare con un ciuffo di prezzemolo. Presentare il piatto con accanto una ciotola con la salsa rosa.

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Salsa rosa

File: Salsa alla crema di pollame, 2006.jpg

[[File:Finnish summer food in Lohja.jpg|Finnish_summer_food_in_Lohja]] Finnish summer food in Lohja.jpg Di Authalic – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4469654